Basket
Il Talos stende Avellino, riscatta lo stop di Bisceglie e "avvisa" Corato
Successo straripante dei biancazzurri, che lanciano segnali in vista del derby di domenica al PalaLosito
Italia - sabato 19 ottobre 2019
23.15
Ha scelto il modo più eloquente, il Talos Ruvo, per lasciarsi alle spalle la sconfitta di giovedì a Bisceglie e lanciare un chiaro avvertimento a Corato in vista dell'attesissimo derby di domenica 27 ottobre al PalaLosito: rifilare 40 punti agli avversari non passa certo inosservato. E poco importa che la Scandone Avellino sia finita tritata, nonostante la sua gloriosa storia, sotto i colpi di un attacco biancazzurro in gran spolvero: la squadra di Dimitri Patella ha compiuto un passo deciso - e ci si augura decisivo - verso il raggiungimento degli equilibri interni necessari per puntare a un campionato tranquillo.
Simone Bonfiglio e compagni hanno confermato l'ottima impressione suscitata al PalaDolmen, replicando l'intensità difensiva espressa per oltre 30 minuti al cospetto dei Lions nel faccia a faccia con una squadra di caratura ovviamente inferiore. Benefici inevitabili per un team che in attacco ha le idee abbastanza chiare e comincia a maturare la convinzione di non dover dipendere da Laquintana, piuttosto renderlo il terminale privilegiato ma non l'unico. La trasformazione di Ruvo è in corso e sarà sostenuta dagli innesti di un Matteo De Leone il cui minutaggio è destinato a salire e dell'ex Bisceglie Sava Razic - al debutto - che ha avuto un impatto positivo nei 21 minuti che si è saputo ritagliare soprattutto nella seconda parte del match.
Avellino, malgrado l'encomiabile e continuo sostegno di una trentina di componenti degli Original Fans, ha palesato tutte le criticità e le contraddizioni che si possono rilevare in un gruppo costruito all'ultimo momento coi giocatori rimasti disponibili sul mercato. La partita si è conclusa senza dissipare in molti degli spettatori il dubbio su chi fosse il playmaker e quale l'idea di gioco offensivo della formazione irpina, nella quale i soli Marzaioli e Locci sono riusciti, per due quarti, ad arginare l'irruenza dei "padroni di casa" (costretti purtroppo a prolungare oltre il 31 ottobre il loro esilio a Molfetta). Discorso a parte merita Beppe De Leo, ruvese doc, tradito dall'emozione di affrontare la sua vita cestistica e tanti amici, con cui ha peraltro condiviso la gioia della promozione in B. Un cantiere coi cartelli ben visibili, insomma, ma se di tempo per sistemare le cose ce n'è, i margini di manovra per migliorare l'organico sono ristretti: non è la Serie A, resta un solo tesseramento senior possibile. Non sarà facile.
Ruvo ha abbozzato la fuga già sul finire del primo quarto, con una tripla di Bertocco che è valsa il primo vantaggio in doppia cifra (18-8). Gli ospiti hanno subito litigato col canestro a cronometro fermo (il 38% dalla lunetta grida vendetta) e faticato a reggere il confronto sia sotto i tabelloni, dove Ochoa ha assunto il controllo delle operazioni con fermezza, che fra gli esterni: Laquintana è rimasto un enigma irrisolto, Bini e Bertocco sono presto divenuti clienti scomodi per una squadra priva delle armi per limitarli. Due triple di Bonfiglio hanno marchiato il +14 di metà gara e di fatto chiuso i conti.
Il terzo quarto è stato dominato dai biancazzurri: 32-13 il parziale, aperto da un 9-0 tutto confezionato da Laquintana. La Scandone si è sciolta senza neppure provare a reagire. Un lungo garbage time ha intrattenuto il pubblico del PalaPoli fino alla sirena conclusiva: in mezzo qualche buono spunto di Razic, un provvidenziale e meritato riposo per Ochoa, minuti premio per Eremita e scampoli di gara per Dushi e Barnaba. Massimo vantaggio il +43 (93-50) a tre minuti dal termine.
Ippedico, come a Bisceglie, è stato ancora una volta sacrificato in tribuna perché ora i senior sono otto: la società, specie in seguito alle addizioni di Razic (un under) fra gli esterni e De Leone sotto canestro potrebbe decidere di tenere comunque il play-guardia ex Cerignola e magari alleggerire il roster liberando qualche under che sembra destinato ad avere poco spazio. Domenica, intanto, c'è il derby di Corato: la partita migliore per misurare le velleità di una matricola che vuole trovare la sua dimensione in questa Serie B.
Scandone Avellino: Marzaioli 9, Ondo Mengue 13, De Leo 4, Locci 10, Bianco 9, Cherubini 7, Genovese 2, Scardino 1, Rajacic, Ventrone, Pappalardo, Iovinella. Allenatore: Gianluca De Gennaro.
Arbitri: Matteo Bergami di San Pietro in Casale (Bologna), Elia Scaramellini di Colli al metauro (Pesaro).
Parziali: 20-11; 43-29; 75-42.
Note: nessun uscito per cinque falli. Tiri da due: Ruvo 16/34, Avellino 18/36. Tiri da tre: Ruvo 16/29, Avellino 2/11. Tiri liberi: Ruvo 15/16, Avellino 13/34. Rimbalzi: Ruvo 44, Avellino 24. Assists: Ruvo 19, Avellino 6.
Simone Bonfiglio e compagni hanno confermato l'ottima impressione suscitata al PalaDolmen, replicando l'intensità difensiva espressa per oltre 30 minuti al cospetto dei Lions nel faccia a faccia con una squadra di caratura ovviamente inferiore. Benefici inevitabili per un team che in attacco ha le idee abbastanza chiare e comincia a maturare la convinzione di non dover dipendere da Laquintana, piuttosto renderlo il terminale privilegiato ma non l'unico. La trasformazione di Ruvo è in corso e sarà sostenuta dagli innesti di un Matteo De Leone il cui minutaggio è destinato a salire e dell'ex Bisceglie Sava Razic - al debutto - che ha avuto un impatto positivo nei 21 minuti che si è saputo ritagliare soprattutto nella seconda parte del match.
Avellino, malgrado l'encomiabile e continuo sostegno di una trentina di componenti degli Original Fans, ha palesato tutte le criticità e le contraddizioni che si possono rilevare in un gruppo costruito all'ultimo momento coi giocatori rimasti disponibili sul mercato. La partita si è conclusa senza dissipare in molti degli spettatori il dubbio su chi fosse il playmaker e quale l'idea di gioco offensivo della formazione irpina, nella quale i soli Marzaioli e Locci sono riusciti, per due quarti, ad arginare l'irruenza dei "padroni di casa" (costretti purtroppo a prolungare oltre il 31 ottobre il loro esilio a Molfetta). Discorso a parte merita Beppe De Leo, ruvese doc, tradito dall'emozione di affrontare la sua vita cestistica e tanti amici, con cui ha peraltro condiviso la gioia della promozione in B. Un cantiere coi cartelli ben visibili, insomma, ma se di tempo per sistemare le cose ce n'è, i margini di manovra per migliorare l'organico sono ristretti: non è la Serie A, resta un solo tesseramento senior possibile. Non sarà facile.
Ruvo ha abbozzato la fuga già sul finire del primo quarto, con una tripla di Bertocco che è valsa il primo vantaggio in doppia cifra (18-8). Gli ospiti hanno subito litigato col canestro a cronometro fermo (il 38% dalla lunetta grida vendetta) e faticato a reggere il confronto sia sotto i tabelloni, dove Ochoa ha assunto il controllo delle operazioni con fermezza, che fra gli esterni: Laquintana è rimasto un enigma irrisolto, Bini e Bertocco sono presto divenuti clienti scomodi per una squadra priva delle armi per limitarli. Due triple di Bonfiglio hanno marchiato il +14 di metà gara e di fatto chiuso i conti.
Il terzo quarto è stato dominato dai biancazzurri: 32-13 il parziale, aperto da un 9-0 tutto confezionato da Laquintana. La Scandone si è sciolta senza neppure provare a reagire. Un lungo garbage time ha intrattenuto il pubblico del PalaPoli fino alla sirena conclusiva: in mezzo qualche buono spunto di Razic, un provvidenziale e meritato riposo per Ochoa, minuti premio per Eremita e scampoli di gara per Dushi e Barnaba. Massimo vantaggio il +43 (93-50) a tre minuti dal termine.
Ippedico, come a Bisceglie, è stato ancora una volta sacrificato in tribuna perché ora i senior sono otto: la società, specie in seguito alle addizioni di Razic (un under) fra gli esterni e De Leone sotto canestro potrebbe decidere di tenere comunque il play-guardia ex Cerignola e magari alleggerire il roster liberando qualche under che sembra destinato ad avere poco spazio. Domenica, intanto, c'è il derby di Corato: la partita migliore per misurare le velleità di una matricola che vuole trovare la sua dimensione in questa Serie B.
TALOS BASKET RUVO-SCANDONE AVELLINO 95-55
Talos Basket Ruvo: Bonfiglio 11, Laquintana 26, Bertocco 17, Bini 14, Ochoa 11, Razic 7, De Leone 5, Di Salvia 4, Dushi, Barnaba, Eremita. Allenatore: Dimitri Patella.Scandone Avellino: Marzaioli 9, Ondo Mengue 13, De Leo 4, Locci 10, Bianco 9, Cherubini 7, Genovese 2, Scardino 1, Rajacic, Ventrone, Pappalardo, Iovinella. Allenatore: Gianluca De Gennaro.
Arbitri: Matteo Bergami di San Pietro in Casale (Bologna), Elia Scaramellini di Colli al metauro (Pesaro).
Parziali: 20-11; 43-29; 75-42.
Note: nessun uscito per cinque falli. Tiri da due: Ruvo 16/34, Avellino 18/36. Tiri da tre: Ruvo 16/29, Avellino 2/11. Tiri liberi: Ruvo 15/16, Avellino 13/34. Rimbalzi: Ruvo 44, Avellino 24. Assists: Ruvo 19, Avellino 6.