Politica
Urbanistica, il PD ancora in dissenso: «Si ridiscuta il regolamento edilizio»
La segreteria dei democratici «si fa carico del malcontento diffuso»
Ruvo - giovedì 4 ottobre 2018
10.25
L'urbanistica divide ancora una volta la segreteria del Partito Democratico, partito di appartenenza del sindaco Chieco, con l'amministrazione comunale.
Con una nota a firma della segretaria di circolo Caterina Montaruli, il PD di Ruvo di Puglia «in quanto forza di maggioranza si fa carico del malcontento diffuso nella città manifestato da privati cittadini, dalle imprese e dai tecnici riguardo il Regolamento edilizio tipo (RET) che si intende portare in adozione nel Consiglio Comunale di venerdì 5 ottobre».
Non solo una presa d'atto del malcontento ma anche condivisione di alcune eccezioni sollevate: «Dopo approfondito esame al suo interno con la partecipazione di tecnici qualificati, ha difficoltà a non condividere note e documenti di dissenso che in queste ore vengono prodotte anche da associazioni locali».
Le motivazioni sono presto esplicitate: «Ritiene che tale provvedimento così come presentato, si configuri come variante (e non adeguamento) al fine di introdurre elementi che modificano norme urbanistiche vigenti di cui non si comprende la necessità, variante al PRG in presenza, tra l'altro, di un Regolamento adottato del PUG ancora in regime di salvaguardia».
E quindi la richiesta: «Alla luce di queste considerazioni e nello spirito di salvaguardare l'interesse generale, esprime dissenso nel procedere all'approvazione del documento tal quale ritenendo opportuno di dover ascoltare le istanze che vengono dalla città e dai professionisti al fine di rendere questo strumento realmente condiviso e partecipato»
Con una nota a firma della segretaria di circolo Caterina Montaruli, il PD di Ruvo di Puglia «in quanto forza di maggioranza si fa carico del malcontento diffuso nella città manifestato da privati cittadini, dalle imprese e dai tecnici riguardo il Regolamento edilizio tipo (RET) che si intende portare in adozione nel Consiglio Comunale di venerdì 5 ottobre».
Non solo una presa d'atto del malcontento ma anche condivisione di alcune eccezioni sollevate: «Dopo approfondito esame al suo interno con la partecipazione di tecnici qualificati, ha difficoltà a non condividere note e documenti di dissenso che in queste ore vengono prodotte anche da associazioni locali».
Le motivazioni sono presto esplicitate: «Ritiene che tale provvedimento così come presentato, si configuri come variante (e non adeguamento) al fine di introdurre elementi che modificano norme urbanistiche vigenti di cui non si comprende la necessità, variante al PRG in presenza, tra l'altro, di un Regolamento adottato del PUG ancora in regime di salvaguardia».
E quindi la richiesta: «Alla luce di queste considerazioni e nello spirito di salvaguardare l'interesse generale, esprime dissenso nel procedere all'approvazione del documento tal quale ritenendo opportuno di dover ascoltare le istanze che vengono dalla città e dai professionisti al fine di rendere questo strumento realmente condiviso e partecipato»