Cronaca
Una serra di plastica in mezzo al Parco dell'Alta Murgia
Blitz e sequestro da parte del Comando Stazione Forestale di Ruvo
Ruvo - venerdì 26 febbraio 2016
11.59
Un nuovo abuso edilizio è stato scoperto all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia dagli uomini del Comando Stazione Forestale di Ruvo. Gli agenti sono intervenuti in località "Masseria di Coppa" sempre in agro di Ruvo, ove hanno accertato la realizzazione in un fondo rustico, di una struttura metallica con copertura in teli di plastica utilizzata per attività agricole e ben ancorata al suolo per mezzo di malta cementizia.
Tale struttura è risultata priva delle autorizzazioni paesistico ambientali nonché del prescritto permesso di costruire. I forestali hanno verificato che secondo la vigente normativa, per poter usufruire dei regimi autorizzatori semplificati, l'opera doveva avere un'utilità massima non superiore a 120 giorni, cosa questa che i sopralluoghi hanno sconfessato dimostrando la permanenza al suolo ben oltre tale lasso di tempo. Le indagini hanno quindi acclarato che non si trattava di opera ad uso meramente temporaneo ma bensì destinata a durare nel tempo. Anche per questo l'immobile è stato posto sotto sequestro preventivo e due soggetti in qualità di committente ed esecutore materiale dei lavori, sono stati deferiti alla magistratura di Trani.
Tale struttura è risultata priva delle autorizzazioni paesistico ambientali nonché del prescritto permesso di costruire. I forestali hanno verificato che secondo la vigente normativa, per poter usufruire dei regimi autorizzatori semplificati, l'opera doveva avere un'utilità massima non superiore a 120 giorni, cosa questa che i sopralluoghi hanno sconfessato dimostrando la permanenza al suolo ben oltre tale lasso di tempo. Le indagini hanno quindi acclarato che non si trattava di opera ad uso meramente temporaneo ma bensì destinata a durare nel tempo. Anche per questo l'immobile è stato posto sotto sequestro preventivo e due soggetti in qualità di committente ed esecutore materiale dei lavori, sono stati deferiti alla magistratura di Trani.