Attualità
Un tuffo maledetto e poi una nuova vita. Ecco la storia di Luca, campione nello sport e nella vita
L'articolo pubblicato da Luce e Vita a settembre del 2008
Ruvo - martedì 20 settembre 2016
9.21
E' previsto per le prossime ore, il ritorno in Italia di Luca Mazzone, due volte medaglia d'oro alle paralimpiadi di Rio 2016 e vincitore di una medaglia d'argento. Il pluricampione di origine terlizzese, da anni residente a Ruvo, da Roma arriverà oggi a Roma dove lo ha raggiunto la moglie. Da lì non si sa ancora se arriverà direttamente a Ruvo con un mezzo privato (e non con un volo aereo a Bari come era stato programmato in un primo momento) o se nel frattempo non emerga qualche impegno istituzionale al Quirinale per celebrare le sue vittorie. In ogni caso ad attenderlo a Ruvo ci saranno la sua famiglia, gli amici e non solo. Tutta la città i giorni scorsi ha vissuto con grande partecipazione quest'avventura sportiva che ha portato Luca e la Puglia alla ribalta nazionale e internazionale. Tutta la città, dunque, si prepara ad accoglierlo con un grande abbraccio.
Ma chi è Luca, quale è la sua storia?
Vi proponiamo qui di seguito un articolo pubblicato sul settimane diocesano Luce e Vita a settembre 2008, un pezzo del direttore Gino Sparapano che per la prima volta raccontava la storia di questo ragazzo capace di trasformare un dramma in una nuova esaltante vita. Ve lo riproponiamo integralmente perché la storia di Luca è esemplare, è la storia di un uomo che ha dimostrato di essere un campione non soltanto nello sport, anche e soprattutto nella vita.
Nato a Terlizzi nel 1971 e da tre anni residente a Ruvo dove vive con la moglie Mara. A 19 anni, nel '90, un tuffo da uno scoglio di Giovinazzo gli causa la lesione del midollo spinale con una tragica diagnosi: tetraplegia. Agli inizialisintomi di pessimismo e di definitiva sconfitta, dopo 19 anni di vita trascorsi tra mille attività sportive (body building, calcio in squadre locali affermate, pugilato, palestra... e lavoro) grazie al supporto formidabile della famiglia (semplice famiglia paesana con 5 figli) non si rassegna ad una vita sacrificata. La sua forza di volontà lo spinge a vivere un anno di riabilitazione a Marsiglia, dove recupera un notevole livello di autonomia motoria, e successivamente a praticare idrokinesiterapia in una piscina di Corato aperta nel '93. Qui nasce la passione per il nuoto e le paralimpiadi di Atlanta '96 fanno scattare in Luca il desiderio di provarci. Già nel '97 le prime gare interregionali a Pozzuoli lo vedono primo aprendogli le porte ai Campionati italiani di San Benedetto del Tronto da dove, 12 anni fa', inizia la sua carriera atletica di Campione italiano nei 50, 100 e 200metri sempre premiato con medaglia d'oro. Negli anni 97-98-99 attraversa lo stretto di Messina con un tempo di 52'. Alle paralimpiadi di Sidney 2000 conquista due argenti (50 e 200 mt) mentre ad Atene 2004 colleziona tre quinte posizioni. Un bronzo ai mondiali di Mar del Plata (Argentina 2002) e due bronzi ai mondiali di Durban (Sud Africa 2006) grazie ai quali si qualifica per Pechino 2008 dove, il 15 settembre,spera di festeggiare il terzo anniversario di matrimonio con Mara, conquistando una medaglia nella gara dei 50 mt, la sua specialità.
(Articolo di Gino Sparapano, pubblicato su Luce e Vita del 7 settembre 2008)
Ma chi è Luca, quale è la sua storia?
Vi proponiamo qui di seguito un articolo pubblicato sul settimane diocesano Luce e Vita a settembre 2008, un pezzo del direttore Gino Sparapano che per la prima volta raccontava la storia di questo ragazzo capace di trasformare un dramma in una nuova esaltante vita. Ve lo riproponiamo integralmente perché la storia di Luca è esemplare, è la storia di un uomo che ha dimostrato di essere un campione non soltanto nello sport, anche e soprattutto nella vita.
Nato a Terlizzi nel 1971 e da tre anni residente a Ruvo dove vive con la moglie Mara. A 19 anni, nel '90, un tuffo da uno scoglio di Giovinazzo gli causa la lesione del midollo spinale con una tragica diagnosi: tetraplegia. Agli inizialisintomi di pessimismo e di definitiva sconfitta, dopo 19 anni di vita trascorsi tra mille attività sportive (body building, calcio in squadre locali affermate, pugilato, palestra... e lavoro) grazie al supporto formidabile della famiglia (semplice famiglia paesana con 5 figli) non si rassegna ad una vita sacrificata. La sua forza di volontà lo spinge a vivere un anno di riabilitazione a Marsiglia, dove recupera un notevole livello di autonomia motoria, e successivamente a praticare idrokinesiterapia in una piscina di Corato aperta nel '93. Qui nasce la passione per il nuoto e le paralimpiadi di Atlanta '96 fanno scattare in Luca il desiderio di provarci. Già nel '97 le prime gare interregionali a Pozzuoli lo vedono primo aprendogli le porte ai Campionati italiani di San Benedetto del Tronto da dove, 12 anni fa', inizia la sua carriera atletica di Campione italiano nei 50, 100 e 200metri sempre premiato con medaglia d'oro. Negli anni 97-98-99 attraversa lo stretto di Messina con un tempo di 52'. Alle paralimpiadi di Sidney 2000 conquista due argenti (50 e 200 mt) mentre ad Atene 2004 colleziona tre quinte posizioni. Un bronzo ai mondiali di Mar del Plata (Argentina 2002) e due bronzi ai mondiali di Durban (Sud Africa 2006) grazie ai quali si qualifica per Pechino 2008 dove, il 15 settembre,spera di festeggiare il terzo anniversario di matrimonio con Mara, conquistando una medaglia nella gara dei 50 mt, la sua specialità.
(Articolo di Gino Sparapano, pubblicato su Luce e Vita del 7 settembre 2008)