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Un finale da incorniciare: L’asd TT Ruvo chiude una stagione da sogno con una vittoria epica a Corato
Impresa del Tennistavolo Ruvo a Corato: vittoria da batticuore nell’ultima giornata e stagione chiusa con 11 successi su 14
Ruvo - lunedì 14 aprile 2025
C'è modo e modo di chiudere un campionato. L'ASD TT Ruvo ha scelto quello più emozionante, quello che ti lascia il fiato sospeso fino all'ultimo scambio e ti fa esplodere di gioia al punto decisivo. Nell'ultima giornata del campionato, giocata sul campo dei temibili avversari del "Sulema-Dea" di Corato, la formazione ruvese ha scritto un finale epico che resterà nella memoria dei tifosi e nella storia del club.
Nonostante le assenze pesanti dei top players Stragapede e Minafra, la squadra non si è lasciata intimidire e ha messo in campo determinazione, strategia e tanto cuore. Di Ceglie, Zappatore e Di Gioia: è questo il terzetto protagonista dell'impresa. E che impresa.
La partita si apre con un segnale negativo: il doppio Zappatore–Di Gioia cede di misura, e il Corato si porta avanti. Ma i ruvesi non si scompongono. Di Ceglie entra in scena e pareggia i conti battendo Vernice con una prestazione solida e precisa. La tensione però resta alta: Di Puppo riporta subito avanti i padroni di casa, superando Zappatore.
Ed è qui che la partita cambia volto. Di Gioia, con una gara da antologia, ribalta due set di svantaggio contro Recchia e vince al quinto, dando prova di nervi saldi e leadership. Ancora una volta, Corato si rifà sotto: Di Puppo ha la meglio su Di Ceglie e segna il 3-2 per i locali. Sembra finita.
Ma il finale, scritto dai ruvesi, ha il sapore della leggenda sportiva. Di Gioia domina Vernice con autorità, e Zappatore completa il capolavoro superando Zucaro. Il tabellone si fissa sul 3-4. È vittoria. Una di quelle che ti fa saltare in piedi, che ti fa abbracciare i compagni, che ti fa sognare in grande.
Con questo successo, il Tennistavolo Ruvo chiude la stagione con 22 punti, frutto di 11 vittorie su 14 gare: un risultato straordinario, superiore a ogni aspettativa della vigilia.
"Una stagione di ripartenza, di crescita, di emozioni vere – commentano con orgoglio dallo staff – I nostri ragazzi hanno dimostrato carattere, compattezza e passione. Non potevamo chiedere di meglio."
Ora è il momento di ricaricare le batterie, ma il futuro è già nei pensieri del club. Progetti, idee e sogni da inseguire non mancano. Intanto però, Ruvo di Puglia si gode un finale da applausi.
Perché questo "W il Ping" è diventato un grido di gioia, un inno alla tenacia e alla bellezza dello sport.
Nonostante le assenze pesanti dei top players Stragapede e Minafra, la squadra non si è lasciata intimidire e ha messo in campo determinazione, strategia e tanto cuore. Di Ceglie, Zappatore e Di Gioia: è questo il terzetto protagonista dell'impresa. E che impresa.
La partita si apre con un segnale negativo: il doppio Zappatore–Di Gioia cede di misura, e il Corato si porta avanti. Ma i ruvesi non si scompongono. Di Ceglie entra in scena e pareggia i conti battendo Vernice con una prestazione solida e precisa. La tensione però resta alta: Di Puppo riporta subito avanti i padroni di casa, superando Zappatore.
Ed è qui che la partita cambia volto. Di Gioia, con una gara da antologia, ribalta due set di svantaggio contro Recchia e vince al quinto, dando prova di nervi saldi e leadership. Ancora una volta, Corato si rifà sotto: Di Puppo ha la meglio su Di Ceglie e segna il 3-2 per i locali. Sembra finita.
Ma il finale, scritto dai ruvesi, ha il sapore della leggenda sportiva. Di Gioia domina Vernice con autorità, e Zappatore completa il capolavoro superando Zucaro. Il tabellone si fissa sul 3-4. È vittoria. Una di quelle che ti fa saltare in piedi, che ti fa abbracciare i compagni, che ti fa sognare in grande.
Con questo successo, il Tennistavolo Ruvo chiude la stagione con 22 punti, frutto di 11 vittorie su 14 gare: un risultato straordinario, superiore a ogni aspettativa della vigilia.
"Una stagione di ripartenza, di crescita, di emozioni vere – commentano con orgoglio dallo staff – I nostri ragazzi hanno dimostrato carattere, compattezza e passione. Non potevamo chiedere di meglio."
Ora è il momento di ricaricare le batterie, ma il futuro è già nei pensieri del club. Progetti, idee e sogni da inseguire non mancano. Intanto però, Ruvo di Puglia si gode un finale da applausi.
Perché questo "W il Ping" è diventato un grido di gioia, un inno alla tenacia e alla bellezza dello sport.