Religioni
Un dono al Papa e un pozzo in Africa: la Diocesi promuove una raccolta fondi in occasione della Visita Pastorale
L'iniziativa è spiegata da don Raffaele Tatulli, Vicario generale della Diocesi
Ruvo - sabato 24 febbraio 2018
14.58
E' affidato a don Raffaele Tatulli, Vicario generale della Diocesi di Molfetta-Terlizzi-Ruvo-Giovinazzo, il messaggio rivolto ai fedeli e a tutta la comunità per la promozione di una raccolta fondi in vista dell'arrivo di Papa Francesco a Molfetta il prossimo 20 aprile.
Infatti, è stato aperto un conto corrente bancario per l'evento ( IBAN IT 37 C 06175 41561 000000 517180 Banca CA.RI.G.E. filiale 596 Viale Pio XI, 4 – Molfetta): «Su esso confluiranno le offerte dei fedeli, delle comunità parrocchiali e religiose nonché dei singoli cittadini. Il ricavato della raccolta straordinaria sarà destinato in parte per il dono che si consegnerà al Santo Padre, per la sua Carità, e in parte per la realizzazione di un'opera-segno», spiega don Tatulli.
Perchè la visita del Santo Padre nella Diocesi deve essere non solo un momento di grande spiritualità ma anche uno strumento per aiutare concretamente chi ne ha più bisogno.
«Più che realizzare l'ennesimo monumento o altra opera qui da noi, abbiamo pensato che fosse il caso di sostenere la realizzazione di un'opera utile e simbolica in una chiesa lontana: un pozza Logologo per approvvigionarsi dell'acqua da bere, nonché per irrigare le coltivazioni! È quello che serve alla Parrocchia Immacolata della Diocesi di Marsabit in Kenya, dove opera, come sacerdote fidei donum, il nostro caro don Paolo Malerba», continua il Vicario.
Infatti, è stato aperto un conto corrente bancario per l'evento ( IBAN IT 37 C 06175 41561 000000 517180 Banca CA.RI.G.E. filiale 596 Viale Pio XI, 4 – Molfetta): «Su esso confluiranno le offerte dei fedeli, delle comunità parrocchiali e religiose nonché dei singoli cittadini. Il ricavato della raccolta straordinaria sarà destinato in parte per il dono che si consegnerà al Santo Padre, per la sua Carità, e in parte per la realizzazione di un'opera-segno», spiega don Tatulli.
Perchè la visita del Santo Padre nella Diocesi deve essere non solo un momento di grande spiritualità ma anche uno strumento per aiutare concretamente chi ne ha più bisogno.
«Più che realizzare l'ennesimo monumento o altra opera qui da noi, abbiamo pensato che fosse il caso di sostenere la realizzazione di un'opera utile e simbolica in una chiesa lontana: un pozza Logologo per approvvigionarsi dell'acqua da bere, nonché per irrigare le coltivazioni! È quello che serve alla Parrocchia Immacolata della Diocesi di Marsabit in Kenya, dove opera, come sacerdote fidei donum, il nostro caro don Paolo Malerba», continua il Vicario.