Cronaca
Tragedia a scuola, Chieco: "Dolore e disperazione"
Il sindaco esprime vicinanza e cordoglio alla famiglia dello studente precipitato dalla finestra del "Tedone"
Ruvo - mercoledì 1 dicembre 2021
18.21
Il sindaco Pasquale Chieco esprime vicinanza e cordoglio alla famiglia dello studente precipitato questa mattina dalla finestra del Liceo Scientifico "Tedone".
"Dolore e disperazione. Spente le sirene, passato il brusio delle mille voci, tornate nel silenzio le urla e le grida, chiusa la porta dell'ufficio di un Sindaco, non restano che dolore e disperazione.
Una vita giovanissima si è interrotta improvvisamente, con ancora intatti tutti i desideri, con il mondo intero ancora da conoscere.
Esprimo la vicinanza di tutta la nostra città alla famiglia di questo ragazzo alle prese con una sofferenza ingiusta e insostenibile.
Siamo vicini anche ai suoi insegnanti, ai suoi compagni, alla dirigente delle liceo, impegnati, come tutti noi, nel tentativo di decifrare questo indecifrabile rompicapo.
È difficile riprendere la vita quotidiana con un simile fardello addosso. Il solo impegno che ognuno di noi può prendere è quello di interrogarci sempre e con sincerità sulle fragilità nostre come su quelle di chi ci sta accanto, restare vicini, restare solidali.
E, naturalmente, non dimenticare".
"Dolore e disperazione. Spente le sirene, passato il brusio delle mille voci, tornate nel silenzio le urla e le grida, chiusa la porta dell'ufficio di un Sindaco, non restano che dolore e disperazione.
Una vita giovanissima si è interrotta improvvisamente, con ancora intatti tutti i desideri, con il mondo intero ancora da conoscere.
Esprimo la vicinanza di tutta la nostra città alla famiglia di questo ragazzo alle prese con una sofferenza ingiusta e insostenibile.
Siamo vicini anche ai suoi insegnanti, ai suoi compagni, alla dirigente delle liceo, impegnati, come tutti noi, nel tentativo di decifrare questo indecifrabile rompicapo.
È difficile riprendere la vita quotidiana con un simile fardello addosso. Il solo impegno che ognuno di noi può prendere è quello di interrogarci sempre e con sincerità sulle fragilità nostre come su quelle di chi ci sta accanto, restare vicini, restare solidali.
E, naturalmente, non dimenticare".