Eventi e cultura
Tappeti fatti con i fiori, domenica torna l'infiorata
Domenica 5 giugno in occasione del Corpus Domini
Ruvo - venerdì 3 giugno 2016
15.21
Domenica 5 giugno, in occasione della festività del Corpus Domini, per la seconda volta, la città di Ruvo di Puglia avrà la sua infiorata.
La tradizione nel realizzare tappeti per mezzo di fiori o parti di essi, generalmente in occasione della festività cattolica del Corpus Domini, è nata a Roma nella prima metà del XVII secolo come espressione della cosiddetta festa barocca. Si ritiene, infatti, che la tradizione di creare quadri per mezzo di fiori fosse nata nella basilica vaticana ad opera di Benedetto Drei, responsabile della Floreria vaticana, e di suo figlio Pietro, i quali avevano usato "fiori frondati e minuzzati ad emulazione dell'opere del mosaico" il 29 giugno 1625, festa dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma.
Non abbiamo date certe, ma la prima infiorata allestita per la festività del Corpus Domini risale al 1778 (anno in cui vennero allestiti alcuni quadri floreali nella via Sforza di Genzano) oppure al 1782 (anno in cui un tappeto coprì l'intera via senza soluzione di continuo). Da allora le località in cui si allestiscono infiorate in occasione nella ricorrenza del Corpus Domini sono numerose.
La seconda edizione della manifestazione è organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, il Comitato Feste Patronali e l'Unpli, vede il pieno coinvolgimento dell'Associazione "Caledda" di Galatone in provincia di Lecce e la preziosa partecipazione e generosità degli imprenditori floricoltori locali.
Dalle prime ore dell'alba, di domenica 5 Giugno, il sagrato della Cattedrale, allestimento scenico dell'evento, vedrà l'artista, Cinzia Griffini, realizzare con l'inconsueta tavolozza composta di petali di fiori il soggetto scelto nonché, "Gesù come la Vite". L'icona, rappresenterà la vite come una sagoma umana, quella di Gesù, con le braccia aperte ad abbracciare ogni uomo e ad accogliere su di Sé tutto il peccato del mondo ed offrire Sé stesso nel sacrificio eucaristico.
Il colore predominante del tappeto sarà il rosa del garofano, fiore che sarà maggiormente impiegato sia per le sue svariate sfumature che per la duttilità dei petali (circa 10.000 pezzi) i quali si prestano meglio degli altri al taglio; saranno adoperati anche molti crisantemi di colore giallo. Per il verde saranno adoperate le potature di tuia e abete, il mirto, il pepe e le foglie di carrubo. Per alcune minuzie invece sarà impiegata della segatura colorata, della posa di caffè, della paglia e del riso "spezzato" di colore bianco.
Sarà certamente la manifestazione che più delle altre richiamerà numerosi visitatori per assistere alla composizione del meraviglioso e profumato tappeto floreale en plein air.
L'atmosfera raggiugerà la piena solennità al "delicato" passaggio, in processione, del vescovo Domenico Cornacchia, con l'Ostensorio e la Particola consacrata sopra il morbido e multicolore tappeto di fiori, steso ai piedi della Cattedrale, rinnovando sentimenti di fratellanza e di pace.
FOTO DI CINZIA CANTATORE
La tradizione nel realizzare tappeti per mezzo di fiori o parti di essi, generalmente in occasione della festività cattolica del Corpus Domini, è nata a Roma nella prima metà del XVII secolo come espressione della cosiddetta festa barocca. Si ritiene, infatti, che la tradizione di creare quadri per mezzo di fiori fosse nata nella basilica vaticana ad opera di Benedetto Drei, responsabile della Floreria vaticana, e di suo figlio Pietro, i quali avevano usato "fiori frondati e minuzzati ad emulazione dell'opere del mosaico" il 29 giugno 1625, festa dei santi Pietro e Paolo, patroni di Roma.
Non abbiamo date certe, ma la prima infiorata allestita per la festività del Corpus Domini risale al 1778 (anno in cui vennero allestiti alcuni quadri floreali nella via Sforza di Genzano) oppure al 1782 (anno in cui un tappeto coprì l'intera via senza soluzione di continuo). Da allora le località in cui si allestiscono infiorate in occasione nella ricorrenza del Corpus Domini sono numerose.
La seconda edizione della manifestazione è organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, il Comitato Feste Patronali e l'Unpli, vede il pieno coinvolgimento dell'Associazione "Caledda" di Galatone in provincia di Lecce e la preziosa partecipazione e generosità degli imprenditori floricoltori locali.
Dalle prime ore dell'alba, di domenica 5 Giugno, il sagrato della Cattedrale, allestimento scenico dell'evento, vedrà l'artista, Cinzia Griffini, realizzare con l'inconsueta tavolozza composta di petali di fiori il soggetto scelto nonché, "Gesù come la Vite". L'icona, rappresenterà la vite come una sagoma umana, quella di Gesù, con le braccia aperte ad abbracciare ogni uomo e ad accogliere su di Sé tutto il peccato del mondo ed offrire Sé stesso nel sacrificio eucaristico.
Il colore predominante del tappeto sarà il rosa del garofano, fiore che sarà maggiormente impiegato sia per le sue svariate sfumature che per la duttilità dei petali (circa 10.000 pezzi) i quali si prestano meglio degli altri al taglio; saranno adoperati anche molti crisantemi di colore giallo. Per il verde saranno adoperate le potature di tuia e abete, il mirto, il pepe e le foglie di carrubo. Per alcune minuzie invece sarà impiegata della segatura colorata, della posa di caffè, della paglia e del riso "spezzato" di colore bianco.
Sarà certamente la manifestazione che più delle altre richiamerà numerosi visitatori per assistere alla composizione del meraviglioso e profumato tappeto floreale en plein air.
L'atmosfera raggiugerà la piena solennità al "delicato" passaggio, in processione, del vescovo Domenico Cornacchia, con l'Ostensorio e la Particola consacrata sopra il morbido e multicolore tappeto di fiori, steso ai piedi della Cattedrale, rinnovando sentimenti di fratellanza e di pace.
FOTO DI CINZIA CANTATORE