Eventi e cultura
Talos Festival, il sindaco Chieco: «Bellissimo ed emozionante»
Il primo cittadino: «Talos non è e non deve essere un festival elitario, ma di tutti, perché "popolare" per noi vuol dire "accessibile" ed educativo, non di consumo»
Ruvo - domenica 17 settembre 2017
9.17
Si è recentemente conclusa l'edizione 2017 del Talos Festival, tra grandi apprezzamenti di pubblico e di critica. Un evento che ha fortemente impegnato gli organizzatori e l'amministrazione comunale che, per tramite del primo cittadino Pasquale Chieco, esprime parole di apprezzamento per la manifestazione guardando già al futuro e dando l'arrivederci all'edizione 2018 del Talos Festival.
Ecco quanto scrive il primo cittadino sulla sua pagina Facebook.
A qualche giorno di distanza dalla fine del Talos Festival, abbiamo ancora occhi e orecchie piene dei suoni, delle immagini, delle suggestioni di questi intensi 8 giorni pieni di musica, danza, incontri, contaminazioni, relazioni.
Oggi possiamo dire che è stato bellissimo ed emozionante, che ci abbiamo creduto e che abbiamo scommesso bene, che vogliamo impegnarci a fondo in questo progetto culturale. Oggi possiamo rispondere a testa alta alla domanda "perché a Ruvo facciamo il Talos?". Perché quello che accade qui è unico, non si replica altrove ed è di tutti. A noi non interessano i grandi nomi delle tournée più commerciali, a noi interessa quel miracolo che abbiamo visto accadere nell'incontro fra grandi musicisti e giovani apprendisti con i loro maestri.
Noi vogliamo seminare e generare futuro "invogliando" grandi artisti a interagire con le nostre tradizioni musicali, con i nostri talenti e con i nostri spazi urbani. Per questo ci stiamo impegnando nel suo rilancio: perché Talos non è e non deve essere un festival elitario, ma di tutti, perché "popolare" per noi vuol dire "accessibile" ed educativo, non di consumo.
Il clima è buono, il momento è giusto. Talos può crescere sempre più come laboratorio permanente di questa città, che di musica è da sempre intrisa. Grazie a Pino Minafra, Monica Filograno, Giulio De Leo, Livio Minafra, Margherita Porfido, Paolo Paparella e tutti i volontari Talos Festival; a chi ha lavorato da artista o da tecnico, alla rete di ospitalità, ai partner e agli sponsor, agli uffici comunali. Grazie al pubblico, partecipe è convinto. La bellezza è sempre frutto della condivisione. Arrivederci alla prossima edizione #Talos2018
Ecco quanto scrive il primo cittadino sulla sua pagina Facebook.
A qualche giorno di distanza dalla fine del Talos Festival, abbiamo ancora occhi e orecchie piene dei suoni, delle immagini, delle suggestioni di questi intensi 8 giorni pieni di musica, danza, incontri, contaminazioni, relazioni.
Oggi possiamo dire che è stato bellissimo ed emozionante, che ci abbiamo creduto e che abbiamo scommesso bene, che vogliamo impegnarci a fondo in questo progetto culturale. Oggi possiamo rispondere a testa alta alla domanda "perché a Ruvo facciamo il Talos?". Perché quello che accade qui è unico, non si replica altrove ed è di tutti. A noi non interessano i grandi nomi delle tournée più commerciali, a noi interessa quel miracolo che abbiamo visto accadere nell'incontro fra grandi musicisti e giovani apprendisti con i loro maestri.
Noi vogliamo seminare e generare futuro "invogliando" grandi artisti a interagire con le nostre tradizioni musicali, con i nostri talenti e con i nostri spazi urbani. Per questo ci stiamo impegnando nel suo rilancio: perché Talos non è e non deve essere un festival elitario, ma di tutti, perché "popolare" per noi vuol dire "accessibile" ed educativo, non di consumo.
Il clima è buono, il momento è giusto. Talos può crescere sempre più come laboratorio permanente di questa città, che di musica è da sempre intrisa. Grazie a Pino Minafra, Monica Filograno, Giulio De Leo, Livio Minafra, Margherita Porfido, Paolo Paparella e tutti i volontari Talos Festival; a chi ha lavorato da artista o da tecnico, alla rete di ospitalità, ai partner e agli sponsor, agli uffici comunali. Grazie al pubblico, partecipe è convinto. La bellezza è sempre frutto della condivisione. Arrivederci alla prossima edizione #Talos2018