Vita di città
Storia Viva - Un falò per Santa Lucia: un rito antico che scalda i cuori
Ruvo di Puglia, un tempo avvolta dalle fiamme della tradizione
Ruvo - mercoledì 11 dicembre 2024
7.24
Immaginate un'intera città avvolta in un mare di fuoco, con alte lingue di fiamme che danzano nel cielo. Questo era il suggestivo scenario che si presentava a Ruvo di Puglia la sera del 13 dicembre, in occasione della festa di Santa Lucia. Un'usanza antica e profondamente radicata nella cultura locale, che vedeva l'accensione di numerosi falò in ogni angolo del paese.
Le origini di questa tradizione si perdono nella notte dei tempi, intrecciandosi con credenze popolari e pratiche agricole. Il fuoco, da sempre simbolo di purificazione e rinascita, rappresentava in questo caso un augurio per un nuovo anno ricco di prosperità e abbondanza.
Anche Ettore Bernich segnalò questo antico rito che a metà ottocento si svolgeva nei pressi della chiesa campestre dedicata alla Santa, non più esistente, posta sulla via per Calentano.
La preparazione dei falò iniziava giorni prima della festa. I ragazzi del paese, armati di ramazze e di grande entusiasmo, si dedicavano alla raccolta di legna, rami secchi e qualsiasi altro materiale combustibile potesse essere trovato. Le strade si riempivano così di piccoli gruppi di "questuanti" che, tra risate e scherzi, portavano a casa le loro preziose "scorte".
La sera del 13 dicembre, il culmine della festa. Le piazze, i vicoli e le strade si trasformavano in un unico grande braciere. Le famiglie si riunivano intorno ai falò e gustando le tradizionali leccornie: ceci fritti, noci, fichi secchi e, naturalmente, un buon bicchiere di vino rosso.
Negli ultimi decenni, a causa della modernizzazione e dei cambiamenti nelle abitudini di vita, l'usanza di accendere i falò si è progressivamente affievolita. Oggi, a Ruvo di Puglia, come in molti altri paesi, i falò sono diventati un rito più contenuto: solo tre sono quelli allestiti annualmente, uno dalla parrocchia di Santa Lucia, uno dalla Confraternita della Purificazione Addolorata e uno in piazza Matteotti dall'Amministrazione Comunale e dalla Pro Loco.
Preservare le tradizioni locali significa tramandare alle nuove generazioni un patrimonio culturale inestimabile. I falò di Santa Lucia sono molto più di un semplice rito: rappresentano un legame con il passato, un senso di appartenenza a una comunità e un'occasione per riscoprire valori come la condivisione, la solidarietà e il rispetto per la natura.
L'immagine di Ruvo di Puglia avvolta dalle fiamme dei falò è un'istantanea di un tempo che non c'è più, ma che continua a vivere nei ricordi degli anziani e nelle pagine della storia. Un'eredità da custodire gelosamente e da tramandare alle future generazioni, perché le tradizioni sono il cuore pulsante di un popolo.
Fonti: E. Bernich, Arte in Puglia, in 'Corriere delle Puglie', 17.10.1898. T. Tambone, Quando per S. Lucia si accendevano i falò, in 'La Gazzetta del Mezzogiorno', 13.12.1980.
Le origini di questa tradizione si perdono nella notte dei tempi, intrecciandosi con credenze popolari e pratiche agricole. Il fuoco, da sempre simbolo di purificazione e rinascita, rappresentava in questo caso un augurio per un nuovo anno ricco di prosperità e abbondanza.
Anche Ettore Bernich segnalò questo antico rito che a metà ottocento si svolgeva nei pressi della chiesa campestre dedicata alla Santa, non più esistente, posta sulla via per Calentano.
La preparazione dei falò iniziava giorni prima della festa. I ragazzi del paese, armati di ramazze e di grande entusiasmo, si dedicavano alla raccolta di legna, rami secchi e qualsiasi altro materiale combustibile potesse essere trovato. Le strade si riempivano così di piccoli gruppi di "questuanti" che, tra risate e scherzi, portavano a casa le loro preziose "scorte".
La sera del 13 dicembre, il culmine della festa. Le piazze, i vicoli e le strade si trasformavano in un unico grande braciere. Le famiglie si riunivano intorno ai falò e gustando le tradizionali leccornie: ceci fritti, noci, fichi secchi e, naturalmente, un buon bicchiere di vino rosso.
Negli ultimi decenni, a causa della modernizzazione e dei cambiamenti nelle abitudini di vita, l'usanza di accendere i falò si è progressivamente affievolita. Oggi, a Ruvo di Puglia, come in molti altri paesi, i falò sono diventati un rito più contenuto: solo tre sono quelli allestiti annualmente, uno dalla parrocchia di Santa Lucia, uno dalla Confraternita della Purificazione Addolorata e uno in piazza Matteotti dall'Amministrazione Comunale e dalla Pro Loco.
Preservare le tradizioni locali significa tramandare alle nuove generazioni un patrimonio culturale inestimabile. I falò di Santa Lucia sono molto più di un semplice rito: rappresentano un legame con il passato, un senso di appartenenza a una comunità e un'occasione per riscoprire valori come la condivisione, la solidarietà e il rispetto per la natura.
L'immagine di Ruvo di Puglia avvolta dalle fiamme dei falò è un'istantanea di un tempo che non c'è più, ma che continua a vivere nei ricordi degli anziani e nelle pagine della storia. Un'eredità da custodire gelosamente e da tramandare alle future generazioni, perché le tradizioni sono il cuore pulsante di un popolo.
Fonti: E. Bernich, Arte in Puglia, in 'Corriere delle Puglie', 17.10.1898. T. Tambone, Quando per S. Lucia si accendevano i falò, in 'La Gazzetta del Mezzogiorno', 13.12.1980.