Cronaca
Slot machine: a Ruvo nel 2016 spesi 15,80 milioni di euro
+9,9% rispetto al 2015. La spesa pro capite è stata di 620,70 euro: era di 563,10 euro nel 2015
Ruvo - domenica 17 dicembre 2017
11.16
15,80 milioni di euro. È la cifra spesa nel corso del 2016 dai ruvesi nel gioco: gratta e vinci, lotterie, lotto, superenalotto, scommesse sportive, totocalcio, totogol, macchinette, ippica, bingo e gioco online.
Quanto anche Ruvo di Puglia sia invasa dalle slot machine e quale sia la spesa a testa dei ruvesi è oggetto delle analisi di questo lavoro d'inchiesta dei quotidiani locali Gedi e del Visual Lab in collaborazione con Dataninja. Incrociando i dati di popolazione (Istat), reddito (Mef) e raccolta gioco (Aams) è stato creato un database interrogabile in grado di mostrare dove e quanto si gioca.
Una montagna di soldi che sono stati riversati anche nelle macchinette infernali di Ruvo di Puglia. Di questi 15,80 milioni di euro, 8,7 milioni di euro sono stati giocati su Awp, 7,1 milioni di euro su Vlt, acronimi rispettivamente di Amusement with Prizes e Video Lottery Terminal, più note come slot o new slot e video lottery: questi apparecchi si differenziano anche per tipo di gioco, puntata e vincita massima e regole di collocazione.
Le Awp possono essere installate in tutti gli esercizi commerciali individuati dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e possono essere bar, edicole, tabacchi, sale bingo, agenzie di scommesse ippiche e sportive, stabilimenti balneari, alberghi, ricevitorie del lotto. Il costo minimo della giocata è 1 euro e le erogazioni delle vincite, fino a un massimo di 100 euro, devono essere solo in monete.
Nelle Vlt, invece, il costo della partita varia da un minimo di 50 centesimi fino ad un massimo di 10 euro e accettano monete, banconote e ticket di gioco. Le Vlt non erogano soldi, ma un ticket da riscuotere presso il gestore. Questi apparecchi possono essere installati esclusivamente nelle sale bingo, agenzie e negozi di scommesse sportive e ippiche, sale giochi ed infine nelle sale dedicate.
Il numero degli apparecchi attivi sul territorio di Ruvo di Puglia, a fronte di una popolazione di 25.457 abitanti e con un reddito pro-capite pari a 14.064 euro, è di 147 (5,8 ogni 1.000 abitanti), così divisi: 127 Awp e 20 Vlt. Superiore a quella pugliese (603 euro), ma inferiore a quella della provincia di Bari (655 euro) la spesa pro capite di Ruvo di Puglia dove di spendono 620,70 euro a testa: di questi 342 euro sono destinati alle Aw, mentre 279 euro vanno a finire nelle Vlt.
Rispetto al 2015, infine, le giocate complessive a Ruvo di Puglia sono aumentate del 9,9%, è cresciuto il numero degli apparecchi Awp (+12,4%), degli apparecchi Vlt (+11,1%) e anche la spesa pro capite, che nel 2015 era di 563,10 euro. Nel 2016 i ruvesi hanno bruciato 620,70 euro a testa. Un dato che deve far riflettere.
Quanto anche Ruvo di Puglia sia invasa dalle slot machine e quale sia la spesa a testa dei ruvesi è oggetto delle analisi di questo lavoro d'inchiesta dei quotidiani locali Gedi e del Visual Lab in collaborazione con Dataninja. Incrociando i dati di popolazione (Istat), reddito (Mef) e raccolta gioco (Aams) è stato creato un database interrogabile in grado di mostrare dove e quanto si gioca.
Una montagna di soldi che sono stati riversati anche nelle macchinette infernali di Ruvo di Puglia. Di questi 15,80 milioni di euro, 8,7 milioni di euro sono stati giocati su Awp, 7,1 milioni di euro su Vlt, acronimi rispettivamente di Amusement with Prizes e Video Lottery Terminal, più note come slot o new slot e video lottery: questi apparecchi si differenziano anche per tipo di gioco, puntata e vincita massima e regole di collocazione.
Le Awp possono essere installate in tutti gli esercizi commerciali individuati dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e possono essere bar, edicole, tabacchi, sale bingo, agenzie di scommesse ippiche e sportive, stabilimenti balneari, alberghi, ricevitorie del lotto. Il costo minimo della giocata è 1 euro e le erogazioni delle vincite, fino a un massimo di 100 euro, devono essere solo in monete.
Nelle Vlt, invece, il costo della partita varia da un minimo di 50 centesimi fino ad un massimo di 10 euro e accettano monete, banconote e ticket di gioco. Le Vlt non erogano soldi, ma un ticket da riscuotere presso il gestore. Questi apparecchi possono essere installati esclusivamente nelle sale bingo, agenzie e negozi di scommesse sportive e ippiche, sale giochi ed infine nelle sale dedicate.
Il numero degli apparecchi attivi sul territorio di Ruvo di Puglia, a fronte di una popolazione di 25.457 abitanti e con un reddito pro-capite pari a 14.064 euro, è di 147 (5,8 ogni 1.000 abitanti), così divisi: 127 Awp e 20 Vlt. Superiore a quella pugliese (603 euro), ma inferiore a quella della provincia di Bari (655 euro) la spesa pro capite di Ruvo di Puglia dove di spendono 620,70 euro a testa: di questi 342 euro sono destinati alle Aw, mentre 279 euro vanno a finire nelle Vlt.
Rispetto al 2015, infine, le giocate complessive a Ruvo di Puglia sono aumentate del 9,9%, è cresciuto il numero degli apparecchi Awp (+12,4%), degli apparecchi Vlt (+11,1%) e anche la spesa pro capite, che nel 2015 era di 563,10 euro. Nel 2016 i ruvesi hanno bruciato 620,70 euro a testa. Un dato che deve far riflettere.