Attualità
Pulita dentro e sporca fuori. Rifiuti di ogni sorta nelle campagne ruvesi
A pochi chilometri dal centro abitato cumuli di rifiuti sul ciglio delle strade.
Ruvo - mercoledì 6 aprile 2016
I numeri, mese dopo mese, hanno confortato l'amministrazione e i cittadini. I ruvesi, dopo le prime resistenze e criticità pratiche, si sono arresi: raccolta differenziata sia! Piano piano hanno imparato a separare carta e plastica, umido e secco residuo.
Tutto molto bello, se non fosse che oltre il muro di cinta, a un paio di chilometri dall'estramurale, le campagne sono devastate da rifiuti inerti. È come se si pulisse la casa nascondendo polvere sotto il tappeto.
E così tra i campi coltivati e gli uliveti in fiore, tra gli asparagi selvatici agli angoli delle strade e i fiori di campo, spuntano sacchetti della spazzatura, residui di bottiglie infrante ai margini delle strade, ciarpame di ogni genere e residui edili difficili da bonificare.
Infatti non sono rari pezzi di eternit, materiale cancerogeno che, come si intuisce dalla parola stessa, è stato concepito per durare in eterno. La miscela di cemento e amianto tanto in voga 60, 70 anni fa è difficile e anche molto costosa da smaltire. Qualcuno ha pensato bene di abbandonare gli inerti sul ciglio delle strade a due passi dalla città.
Le condizioni dei rifiuti fanno pensare a gesti reiterati che non sono da associare alla bella stagione e alle recenti scampagnate. Sembra che sia abitudine di qualcuno e che gli episodi non siano isolati. Nelle strade secondarie che portano verso Bisceglie e Molfetta, ma anche nella zona detta della "difesa" ci sono numerosi casi di abbandono dei rifiuti.
L'Asipu ha il dovere di ripulire anche le zone rurali, certo, ma il cittadino ha l'assoluto divieto di inquinare e deturpare il territorio in cui tutti vivono, i terreni dai quali nasce e cresce ciò di cui la gente si nutre.
Tutto molto bello, se non fosse che oltre il muro di cinta, a un paio di chilometri dall'estramurale, le campagne sono devastate da rifiuti inerti. È come se si pulisse la casa nascondendo polvere sotto il tappeto.
E così tra i campi coltivati e gli uliveti in fiore, tra gli asparagi selvatici agli angoli delle strade e i fiori di campo, spuntano sacchetti della spazzatura, residui di bottiglie infrante ai margini delle strade, ciarpame di ogni genere e residui edili difficili da bonificare.
Infatti non sono rari pezzi di eternit, materiale cancerogeno che, come si intuisce dalla parola stessa, è stato concepito per durare in eterno. La miscela di cemento e amianto tanto in voga 60, 70 anni fa è difficile e anche molto costosa da smaltire. Qualcuno ha pensato bene di abbandonare gli inerti sul ciglio delle strade a due passi dalla città.
Le condizioni dei rifiuti fanno pensare a gesti reiterati che non sono da associare alla bella stagione e alle recenti scampagnate. Sembra che sia abitudine di qualcuno e che gli episodi non siano isolati. Nelle strade secondarie che portano verso Bisceglie e Molfetta, ma anche nella zona detta della "difesa" ci sono numerosi casi di abbandono dei rifiuti.
L'Asipu ha il dovere di ripulire anche le zone rurali, certo, ma il cittadino ha l'assoluto divieto di inquinare e deturpare il territorio in cui tutti vivono, i terreni dai quali nasce e cresce ciò di cui la gente si nutre.