Attualità
«Siamo angeli con un’ala soltanto». Mr Rain cita don Tonino Bello a Sanremo
La sua canzone "Supereroi" nella prima serata del Festival
Ruvo - mercoledì 8 febbraio 2023
10.18
«Siamo angeli con un'ala soltanto e riusciremo a volare solo restando l'uno accanto all'altro». Un passaggio fortemente simbolico del giovane cantante Mr. Rain nella prima serata del Festival di Sanremo, una frase che riprende una celebre frase associata al ricordo di don Tonino Bello.
Era il 1988 quando in "Alla Finestra, la speranza. Lettere di un vescovo" il vescovo di Molfetta riprendeva le stesse parole in un passo divenuto celebre come messaggio di fratellanza tra gli uomini. Il brano cantato all'Ariston fa riferimento a due persone unite che affrontano insieme lo stesso destino, con le sue avversità e le sue ferite. Il ritornello della canzone è accompagnato da un coro di bambini che lo rende suggestivo ed emozionante, ma Mr. Rain unisce il rap a una canzone più tradizionale.
Doveroso precisare, in ogni caso, che la frase a sua volta nasca dalla penna dello scrittore Luciano De Crescenzo. Ripresa successivamente da don Tonino nella raccolta di lettere sopra citata, fu anche cantata al termine del suo rito funebre, il 22 aprile 1993: «Noi siamo angeli con un'ala sola. Per volare, abbiamo bisogno di restare abbracciati al fratello, cui prestiamo la nostra ala e da cui prendiamo l'altra ala, necessaria per volare».
Tornando a Sanremo, il classe 1991 Mattia Belardi, in arte Mr. Rain, si muove tra ritmi e stili italiani e internazionali scrivendo e producendo canzoni fin dal 2009. Letteralmente il suo nome d'arte significa "Il signore della pioggia" che è il nome che rappresenta di più il suo lato artistico.
Il rapper ha infatti spiegato in diverse interviste il motivo di questa scelta, che fa riferimento al momento in cui si sente più ispirato a scrivere i suoi testi.
Era il 1988 quando in "Alla Finestra, la speranza. Lettere di un vescovo" il vescovo di Molfetta riprendeva le stesse parole in un passo divenuto celebre come messaggio di fratellanza tra gli uomini. Il brano cantato all'Ariston fa riferimento a due persone unite che affrontano insieme lo stesso destino, con le sue avversità e le sue ferite. Il ritornello della canzone è accompagnato da un coro di bambini che lo rende suggestivo ed emozionante, ma Mr. Rain unisce il rap a una canzone più tradizionale.
Doveroso precisare, in ogni caso, che la frase a sua volta nasca dalla penna dello scrittore Luciano De Crescenzo. Ripresa successivamente da don Tonino nella raccolta di lettere sopra citata, fu anche cantata al termine del suo rito funebre, il 22 aprile 1993: «Noi siamo angeli con un'ala sola. Per volare, abbiamo bisogno di restare abbracciati al fratello, cui prestiamo la nostra ala e da cui prendiamo l'altra ala, necessaria per volare».
Tornando a Sanremo, il classe 1991 Mattia Belardi, in arte Mr. Rain, si muove tra ritmi e stili italiani e internazionali scrivendo e producendo canzoni fin dal 2009. Letteralmente il suo nome d'arte significa "Il signore della pioggia" che è il nome che rappresenta di più il suo lato artistico.
Il rapper ha infatti spiegato in diverse interviste il motivo di questa scelta, che fa riferimento al momento in cui si sente più ispirato a scrivere i suoi testi.