Vita di città
Settimana Santa rubastina senza processioni né scoppio delle Quarantane
Chieco: "Salta anche la celebrazione del Centenario degli Otto Santi"
Ruvo - domenica 5 aprile 2020
11.48
In questa Domenica delle Palme che aprirebbe le porte ai tradizionali riti della Settimana Santa a Ruvo di Puglia, con manifestazioni di devozione popolare, processioni e celebrazioni liturgiche, sospese a causa dell'emergenza dell'epidemia da Coronavirus che ha richiesto doverose misure restrittive anti contagio, il sindaco Pasquale Chieco rivolge i suoi auguri con un messaggio alla città.
"In molte case oggi è una domenica di festa, la Domenica delle Palme, un giorno importante nel calendario cristiano, ma anche in quello delle nostre tradizioni e che ha sempre visto la città vivere l'inizio di un periodo importante dell'anno: la Settimana Santa.
Giornate dense di riti processionali, di musica di banda, di incontri nelle chiese, per le vie, nelle piazze del centro cittadino.
Un periodo che è sempre stato ideale per accogliere nella nostra città d'arte visitatori e mostrare le nostre bellezze artistiche e architettoniche, proporre le tipicità locali, i prodotti enogastronomici. Questa settimana è poi sempre culminata nel rito pagano dello scoppio delle quarantane, la domenica di Pasqua.
Quest'anno avremmo celebrato anche il centenario degli otto Santi con la suggestiva processione notturna fra mercoledì e giovedì.
Purtroppo però non sarà così.
Le misure di contrasto alla diffusione del contagio, valide sino al 13 aprile, non ci consentono di fare nulla di tutto questo: nessuna processione né celebrazione pubblica, nessuno scoppio di quarantane (le abbiamo lasciate dove sono per ora, ma NON potranno assolutamente essere esplose), nessuna passeggiata o gita fuori porta (nemmeno a Calendano!), nessun pranzo al ristorante.
Staremo a casa anche oggi e tutti i giorni che verranno sino a Pasqua compresa. Ma troveremo il modo per sentirci vicini comunque, per essere solidali con chi ha bisogno di supporto e di un conforto in più, per ricordare le nostre tradizioni e riviverle, per far sì che queste ci facciano sentire comunque vicini.
Ora tutto il nostro senso di responsabilità deve stare nel non abbassare la guardia, nel rimanere forti e rispettosi delle regole, per tornare appena sarà possibile a vivere insieme la nostra città e ad aprirla a chi viene.
Buona domenica, stare a casa con la propria famiglia, per chi può farlo senza troppe difficoltà, è comunque sempre un bel modo per trascorrere le feste".
"In molte case oggi è una domenica di festa, la Domenica delle Palme, un giorno importante nel calendario cristiano, ma anche in quello delle nostre tradizioni e che ha sempre visto la città vivere l'inizio di un periodo importante dell'anno: la Settimana Santa.
Giornate dense di riti processionali, di musica di banda, di incontri nelle chiese, per le vie, nelle piazze del centro cittadino.
Un periodo che è sempre stato ideale per accogliere nella nostra città d'arte visitatori e mostrare le nostre bellezze artistiche e architettoniche, proporre le tipicità locali, i prodotti enogastronomici. Questa settimana è poi sempre culminata nel rito pagano dello scoppio delle quarantane, la domenica di Pasqua.
Quest'anno avremmo celebrato anche il centenario degli otto Santi con la suggestiva processione notturna fra mercoledì e giovedì.
Purtroppo però non sarà così.
Le misure di contrasto alla diffusione del contagio, valide sino al 13 aprile, non ci consentono di fare nulla di tutto questo: nessuna processione né celebrazione pubblica, nessuno scoppio di quarantane (le abbiamo lasciate dove sono per ora, ma NON potranno assolutamente essere esplose), nessuna passeggiata o gita fuori porta (nemmeno a Calendano!), nessun pranzo al ristorante.
Staremo a casa anche oggi e tutti i giorni che verranno sino a Pasqua compresa. Ma troveremo il modo per sentirci vicini comunque, per essere solidali con chi ha bisogno di supporto e di un conforto in più, per ricordare le nostre tradizioni e riviverle, per far sì che queste ci facciano sentire comunque vicini.
Ora tutto il nostro senso di responsabilità deve stare nel non abbassare la guardia, nel rimanere forti e rispettosi delle regole, per tornare appena sarà possibile a vivere insieme la nostra città e ad aprirla a chi viene.
Buona domenica, stare a casa con la propria famiglia, per chi può farlo senza troppe difficoltà, è comunque sempre un bel modo per trascorrere le feste".