Vita di città
Ruvo di Puglia dice no ai botti: un’ordinanza per proteggere gli animali
Il Comune rinnova il divieto dei fuochi d’artificio durante le festività natalizie, grazie alla collaborazione con ENPA e LNDC
Ruvo - venerdì 27 dicembre 2024
Anche quest'anno Ruvo di Puglia si distingue come esempio virtuoso di sensibilità e responsabilità, scegliendo di vietare l'uso di petardi, fuochi d'artificio e botti durante le festività natalizie.
La decisione, presa dall'Amministrazione Comunale in sinergia con le associazioni animaliste ENPA ODV e LNDC-Aps Ruvo di Puglia, è un atto normativo ma anche una dichiarazione di intenti: tutelare la sicurezza di tutti, esseri umani e animali, e promuovere una cultura del rispetto e della consapevolezza.
Da anni, le associazioni animaliste denunciano le conseguenze devastanti dei botti di Capodanno, una tradizione tanto diffusa quanto nociva. Se gli effetti sui cittadini, in termini di feriti e danni materiali, sono oggetto di attenzione mediatica, i danni inflitti agli animali rimangono spesso nell'ombra, nonostante la loro gravità.
"Il fragore dei botti rappresenta un vero e proprio incubo per gli animali" spiega Rossella Ulloa Severino, responsabile della sezione ENPA ODV di Ruvo di Puglia. "Cani e gatti, spaventati dal rumore assordante, vivono episodi di panico acuto che possono provocare reazioni incontrollate: fuga, crisi cardiache, incontinenza. Non meno drammatiche sono le conseguenze per i gatti di colonia, molti dei quali scompaiono nei giorni successivi". Una sofferenza che non si limita agli animali domestici ma coinvolge anche la fauna selvatica, compromettendo ecosistemi già fragili.
L'ordinanza anti-botti è il risultato di una lunga e fruttuosa collaborazione tra l'Amministrazione Comunale e le associazioni animaliste operanti sul territorio. ENPA e LNDC non si sono limitate a chiedere un divieto, ma hanno svolto un intenso lavoro di sensibilizzazione attraverso progetti nelle scuole, collaborazioni con altre realtà di volontariato e campagne di informazione rivolte ai cittadini.
"Non si tratta solo di proibire, ma di educare" sottolinea Enza Cantatore, presidente della LNDC-Aps Ruvo di Puglia. "Questa ordinanza è uno strumento per favorire una nuova consapevolezza e per instillare un senso di responsabilità collettiva verso gli animali e l'ambiente". Le due associazioni invitano inoltre la cittadinanza a collaborare attivamente, segnalando eventuali violazioni con documentazione fotografica o video alla Polizia Locale.
Con questa scelta, Ruvo di Puglia si conferma un modello di civiltà e mostra come una comunità possa essere capace di evolversi nel rispetto della vita in tutte le sue forme. Il silenzio che sostituirà il frastuono dei botti non sarà una rinuncia, ma un atto di responsabilità. È una dimostrazione concreta di come una tradizione possa trasformarsi, senza perdere il suo valore celebrativo, ma abbracciando al contempo una prospettiva più etica e inclusiva.
Un ringraziamento speciale va a ENPA ODV e LNDC-Aps di Ruvo di Puglia, e a tutte le volontarie e i volontari che con impegno e dedizione si battono ogni anno per questa causa, diffondendo un messaggio di rispetto, cura e sensibilità. Grazie al loro instancabile lavoro, la tutela degli animali trova sempre più spazio nell'agenda pubblica e nella coscienza collettiva.
La decisione, presa dall'Amministrazione Comunale in sinergia con le associazioni animaliste ENPA ODV e LNDC-Aps Ruvo di Puglia, è un atto normativo ma anche una dichiarazione di intenti: tutelare la sicurezza di tutti, esseri umani e animali, e promuovere una cultura del rispetto e della consapevolezza.
Da anni, le associazioni animaliste denunciano le conseguenze devastanti dei botti di Capodanno, una tradizione tanto diffusa quanto nociva. Se gli effetti sui cittadini, in termini di feriti e danni materiali, sono oggetto di attenzione mediatica, i danni inflitti agli animali rimangono spesso nell'ombra, nonostante la loro gravità.
"Il fragore dei botti rappresenta un vero e proprio incubo per gli animali" spiega Rossella Ulloa Severino, responsabile della sezione ENPA ODV di Ruvo di Puglia. "Cani e gatti, spaventati dal rumore assordante, vivono episodi di panico acuto che possono provocare reazioni incontrollate: fuga, crisi cardiache, incontinenza. Non meno drammatiche sono le conseguenze per i gatti di colonia, molti dei quali scompaiono nei giorni successivi". Una sofferenza che non si limita agli animali domestici ma coinvolge anche la fauna selvatica, compromettendo ecosistemi già fragili.
L'ordinanza anti-botti è il risultato di una lunga e fruttuosa collaborazione tra l'Amministrazione Comunale e le associazioni animaliste operanti sul territorio. ENPA e LNDC non si sono limitate a chiedere un divieto, ma hanno svolto un intenso lavoro di sensibilizzazione attraverso progetti nelle scuole, collaborazioni con altre realtà di volontariato e campagne di informazione rivolte ai cittadini.
"Non si tratta solo di proibire, ma di educare" sottolinea Enza Cantatore, presidente della LNDC-Aps Ruvo di Puglia. "Questa ordinanza è uno strumento per favorire una nuova consapevolezza e per instillare un senso di responsabilità collettiva verso gli animali e l'ambiente". Le due associazioni invitano inoltre la cittadinanza a collaborare attivamente, segnalando eventuali violazioni con documentazione fotografica o video alla Polizia Locale.
Con questa scelta, Ruvo di Puglia si conferma un modello di civiltà e mostra come una comunità possa essere capace di evolversi nel rispetto della vita in tutte le sue forme. Il silenzio che sostituirà il frastuono dei botti non sarà una rinuncia, ma un atto di responsabilità. È una dimostrazione concreta di come una tradizione possa trasformarsi, senza perdere il suo valore celebrativo, ma abbracciando al contempo una prospettiva più etica e inclusiva.
Un ringraziamento speciale va a ENPA ODV e LNDC-Aps di Ruvo di Puglia, e a tutte le volontarie e i volontari che con impegno e dedizione si battono ogni anno per questa causa, diffondendo un messaggio di rispetto, cura e sensibilità. Grazie al loro instancabile lavoro, la tutela degli animali trova sempre più spazio nell'agenda pubblica e nella coscienza collettiva.