Religioni
Ruvo di Puglia celebra San Rocco: fede, tradizione e rinnovamento nel giorno del santo
Restaurato il simulacro del santo patrono e realizzata una nuova base processionale
Ruvo - mercoledì 14 agosto 2024
Il 16 agosto, Ruvo di Puglia celebra la festa liturgica di San Rocco, uno degli appuntamenti più sentiti dalla comunità locale.
Questo giorno di festa, intriso di tradizione e devozione popolare, si aprirà alle 08:00 con una solenne celebrazione eucaristica, presieduta da Don Michele Stragapede. Durante questa funzione, avrà luogo il rito suggestivo della benedizione del pane, una consuetudine che affonda le sue radici nel ricordo del miracolo attribuito a San Rocco: il cane che, secondo la leggenda, nutrì il santo durante il suo pellegrinaggio, testimonianza di un prodigioso gesto di solidarietà divina.
Le celebrazioni proseguiranno alle 09:30 con un'altra messa celebrata da Don Francesco De Leo, seguita alle 11:00 da un'ulteriore celebrazione presieduta da Don Tonino Brattoli, nella quale si svolgerà l'ammissione ufficiale dei nuovi confratelli al sodalizio. Questo momento riveste un'importanza simbolica elevata, segnando l'ingresso di nuovi membri in una confraternita che da secoli custodisce e tramanda la devozione a San Rocco, con un impegno che trascende il tempo e le generazioni.
Nel pomeriggio, a partire dalle 17:00, i confratelli compiranno un atto di carità concreta visitando gli anziani presso l'Istituto delle Suore Gerardine, portando il pane benedetto del mattino. Questo gesto simbolico, carico di significati spirituali e umani, si inserisce in una tradizione che vede il culto di san Rocco non solo come un momento di raccoglimento religioso, ma anche come un'occasione per manifestare la carità cristiana attraverso azioni tangibili e solidali.
La recita del Santo Rosario, prevista per le 19:00, anticiperà la solenne celebrazione eucaristica delle 19:30, presieduta da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Domenico Cornacchia, Vescovo Diocesano. Durante questa funzione, Mons. Cornacchia procederà alla benedizione della nuova base processionale e del simulacro di San Rocco, che sarà esposto al pubblico per la prima volta dopo un importante intervento di restauro.
La statua lignea del santo, risalente alla seconda metà del XIX secolo, attribuita allo scultore andriese Nicolantonio Brudaglio, è stata oggetto di un meticoloso restauro ad opera della rinomata ditta Esedra di Barletta ed eseguito dalle restauratrici Maria Riefolo e Maria Stragapede. Questo intervento ha permesso di restituire alla comunità un'opera d'arte sacra nella sua originaria bellezza, riportando alla luce dettagli iconografici e cromatici che il tempo e le stratificazioni successive avevano celato. Il restauro non ha solo ridonato integrità estetica al simulacro, ma ha anche permesso di recuperare il suo profondo valore simbolico e spirituale, riaffermando la centralità della figura di san Rocco, quale patrono minore della città di Ruvo, nel cuore dei fedeli.
La realizzazione della nuova base processionale, commissionata con l'obiettivo di garantire maggiore stabilità durante le processioni senza compromettere l'armonia stilistica della scultura, rappresenta un ulteriore segno di rispetto e cura verso le tradizioni religiose locali. Questo intervento si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale e religioso di Ruvo di Puglia, confermando la volontà della comunità di perpetuare un culto che ha attraversato i secoli.
Le celebrazioni in onore di San Rocco rappresentano per Ruvo di Puglia un momento di preghiera e raccoglimento e un'occasione per rinsaldare i legami comunitari e riaffermare l'identità collettiva attraverso gesti di devozione e carità. La figura di san Rocco, venerato come protettore contro le malattie contagiose, assume oggi un significato ancora più profondo, richiamando la necessità di solidarietà e mutualità in un mondo sempre più frammentato.
Alla conclusione di questa intensa giornata di celebrazioni, in attesa dei festeggiamenti popolari di inizio settembre, la comunità ruvese si raccoglierà in preghiera, riflettendo sul significato profondo della devozione a san Rocco e anche sull'importanza di coltivare e trasmettere valori di fraternità, carità e speranza. Valori che trovano nella figura del santo pellegrino una delle loro più alte e significative incarnazioni.
Questo giorno di festa, intriso di tradizione e devozione popolare, si aprirà alle 08:00 con una solenne celebrazione eucaristica, presieduta da Don Michele Stragapede. Durante questa funzione, avrà luogo il rito suggestivo della benedizione del pane, una consuetudine che affonda le sue radici nel ricordo del miracolo attribuito a San Rocco: il cane che, secondo la leggenda, nutrì il santo durante il suo pellegrinaggio, testimonianza di un prodigioso gesto di solidarietà divina.
Le celebrazioni proseguiranno alle 09:30 con un'altra messa celebrata da Don Francesco De Leo, seguita alle 11:00 da un'ulteriore celebrazione presieduta da Don Tonino Brattoli, nella quale si svolgerà l'ammissione ufficiale dei nuovi confratelli al sodalizio. Questo momento riveste un'importanza simbolica elevata, segnando l'ingresso di nuovi membri in una confraternita che da secoli custodisce e tramanda la devozione a San Rocco, con un impegno che trascende il tempo e le generazioni.
Nel pomeriggio, a partire dalle 17:00, i confratelli compiranno un atto di carità concreta visitando gli anziani presso l'Istituto delle Suore Gerardine, portando il pane benedetto del mattino. Questo gesto simbolico, carico di significati spirituali e umani, si inserisce in una tradizione che vede il culto di san Rocco non solo come un momento di raccoglimento religioso, ma anche come un'occasione per manifestare la carità cristiana attraverso azioni tangibili e solidali.
La recita del Santo Rosario, prevista per le 19:00, anticiperà la solenne celebrazione eucaristica delle 19:30, presieduta da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Domenico Cornacchia, Vescovo Diocesano. Durante questa funzione, Mons. Cornacchia procederà alla benedizione della nuova base processionale e del simulacro di San Rocco, che sarà esposto al pubblico per la prima volta dopo un importante intervento di restauro.
La statua lignea del santo, risalente alla seconda metà del XIX secolo, attribuita allo scultore andriese Nicolantonio Brudaglio, è stata oggetto di un meticoloso restauro ad opera della rinomata ditta Esedra di Barletta ed eseguito dalle restauratrici Maria Riefolo e Maria Stragapede. Questo intervento ha permesso di restituire alla comunità un'opera d'arte sacra nella sua originaria bellezza, riportando alla luce dettagli iconografici e cromatici che il tempo e le stratificazioni successive avevano celato. Il restauro non ha solo ridonato integrità estetica al simulacro, ma ha anche permesso di recuperare il suo profondo valore simbolico e spirituale, riaffermando la centralità della figura di san Rocco, quale patrono minore della città di Ruvo, nel cuore dei fedeli.
La realizzazione della nuova base processionale, commissionata con l'obiettivo di garantire maggiore stabilità durante le processioni senza compromettere l'armonia stilistica della scultura, rappresenta un ulteriore segno di rispetto e cura verso le tradizioni religiose locali. Questo intervento si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale e religioso di Ruvo di Puglia, confermando la volontà della comunità di perpetuare un culto che ha attraversato i secoli.
Le celebrazioni in onore di San Rocco rappresentano per Ruvo di Puglia un momento di preghiera e raccoglimento e un'occasione per rinsaldare i legami comunitari e riaffermare l'identità collettiva attraverso gesti di devozione e carità. La figura di san Rocco, venerato come protettore contro le malattie contagiose, assume oggi un significato ancora più profondo, richiamando la necessità di solidarietà e mutualità in un mondo sempre più frammentato.
Alla conclusione di questa intensa giornata di celebrazioni, in attesa dei festeggiamenti popolari di inizio settembre, la comunità ruvese si raccoglierà in preghiera, riflettendo sul significato profondo della devozione a san Rocco e anche sull'importanza di coltivare e trasmettere valori di fraternità, carità e speranza. Valori che trovano nella figura del santo pellegrino una delle loro più alte e significative incarnazioni.