
Religioni
Ruvo di Puglia celebra la decima marcia diocesana della pace tra testimonianze e preghiera - LE FOTO
“Non un popolo di rassegnati, ma un popolo pasquale”: il messaggio di don Nicolò Tempesta
Ruvo - lunedì 27 gennaio 2025
Nella serata di ieri, Ruvo di Puglia è stata protagonista della decima edizione della Marcia diocesana della pace, un appuntamento che ha trasformato le strade cittadine in un luogo di riflessione e di speranza.
Questa iniziativa ha coinvolto soprattutto giovani e ragazzi, diventando un'occasione privilegiata per riflettere sul messaggio del Papa: "Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace". Le parole del Santo Padre si sono rivolte a chi vive situazioni di difficoltà, schiacciato dal peso degli errori o dal giudizio altrui, invitando tutti a ricostruire la pace partendo dalle relazioni quotidiane.
Durante il percorso, reso vivo dalla partecipazione di associazioni cattoliche e non (AC e AGESCI), si sono alternati momenti di preghiera e testimonianze significative, culminati in una riflessione guidata dal procuratore Giancarlo Sinisi nella parrocchia di San Giacomo.
Don Nicolò Tempesta, parroco di Santa Lucia, ha voluto sottolineare l'importanza di un cammino di fede che non sia sterile rassegnazione, ma un impegno pasquale, attivo e speranzoso. Di seguito riportiamo integralmente il suo messaggio.
Si è tenuta a Ruvo ieri sera la decima edizione della marcia diocesana della pace con partenza dalla parrocchia di S. Lucia che ha visto soprattutto ragazzi e giovani protagonisti del lancio del messaggio del Papa "Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace" dedicato" a "chi si sente prostrato dalla propria condizione esistenziale, condannato dai propri errori, schiacciato dal giudizio altrui e non riesce a scorgere più alcuna prospettiva per la propria vita". È stato bello vedere soprattutto l'associazionismo cattolico e non solo (AC e AGESCI) che si occupano di formazione dei ragazzi incentivare a vivere una domenica pomeriggio d'inverno per strada e camminare dicendo a tutta la comunità cittadina che si può, si deve costruire la pace a partire dalle nostre relazioni feriali!!! Esempi sono state le testimonianze ascoltate nelle tappe del percorso che ha portato il popolo della pace a vivere un momento forte nella parrocchia di S. Giacomo con un momento di riflessione e preghiera aiutati dal procuratore Giancarlo Sinisi. Ruvo domenica sera si è riscoperta terra di pace e speriamo sia l'inizio di un cammino innanzitutto formativo che ci porta a vivere la nostra fede non come "atei devoti" ma come, direbbe don Tonino "non un popolo di rassegnati, ma un popolo pasquale, che sta in piedi, come quello dell'Apocalisse: 'Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello'. Davanti al 'trono' di Dio. Non davanti alle poltrone dei tiranni, o davanti agli idoli di metallo!"
Questa iniziativa ha coinvolto soprattutto giovani e ragazzi, diventando un'occasione privilegiata per riflettere sul messaggio del Papa: "Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace". Le parole del Santo Padre si sono rivolte a chi vive situazioni di difficoltà, schiacciato dal peso degli errori o dal giudizio altrui, invitando tutti a ricostruire la pace partendo dalle relazioni quotidiane.
Durante il percorso, reso vivo dalla partecipazione di associazioni cattoliche e non (AC e AGESCI), si sono alternati momenti di preghiera e testimonianze significative, culminati in una riflessione guidata dal procuratore Giancarlo Sinisi nella parrocchia di San Giacomo.
Don Nicolò Tempesta, parroco di Santa Lucia, ha voluto sottolineare l'importanza di un cammino di fede che non sia sterile rassegnazione, ma un impegno pasquale, attivo e speranzoso. Di seguito riportiamo integralmente il suo messaggio.
Si è tenuta a Ruvo ieri sera la decima edizione della marcia diocesana della pace con partenza dalla parrocchia di S. Lucia che ha visto soprattutto ragazzi e giovani protagonisti del lancio del messaggio del Papa "Rimetti a noi i nostri debiti, concedici la tua pace" dedicato" a "chi si sente prostrato dalla propria condizione esistenziale, condannato dai propri errori, schiacciato dal giudizio altrui e non riesce a scorgere più alcuna prospettiva per la propria vita". È stato bello vedere soprattutto l'associazionismo cattolico e non solo (AC e AGESCI) che si occupano di formazione dei ragazzi incentivare a vivere una domenica pomeriggio d'inverno per strada e camminare dicendo a tutta la comunità cittadina che si può, si deve costruire la pace a partire dalle nostre relazioni feriali!!! Esempi sono state le testimonianze ascoltate nelle tappe del percorso che ha portato il popolo della pace a vivere un momento forte nella parrocchia di S. Giacomo con un momento di riflessione e preghiera aiutati dal procuratore Giancarlo Sinisi. Ruvo domenica sera si è riscoperta terra di pace e speriamo sia l'inizio di un cammino innanzitutto formativo che ci porta a vivere la nostra fede non come "atei devoti" ma come, direbbe don Tonino "non un popolo di rassegnati, ma un popolo pasquale, che sta in piedi, come quello dell'Apocalisse: 'Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello'. Davanti al 'trono' di Dio. Non davanti alle poltrone dei tiranni, o davanti agli idoli di metallo!"