carafa marco fiore. <span>Foto Marco Fiore</span>
carafa marco fiore. Foto Marco Fiore
Vita di città

Ruvo, Carafa , la leggenda. La ricerca storica su una leggenda

La conferenza stampa si terrà il 28 alle 17.00

Dopo la terza edizione, quella dell'anno scorso, che ha portato all'apice l'evento, ritorna "Ruvo, Carafa e la leggenda". La tre giorni, 17, 18, 19 Giugno, che si sviluppa in piazza Matteotti e per le vie del centro antico è attesa con entusiasmo dai cittadini ruvesi.
Quella che nasce come una iniziativa scolastica, entra a gamba tesa nella cultura della città, incontrando le braccia aperte di una comunità intera. Vincenza Tedone, madre del progetto ci racconta la nascita.

"Quattro anni fa il mio figlio più piccolo frequentava la scuola materna di Don Bosco e c'era la necessità di impegnarci per un progetto legato alle tradizioni. Abbiamo pensato di tirare fuori la leggenda del conte Carafa."
La leggenda, ricordiamo, narra la storia della tracotanza del conte di Carafa che non volle mostrare rispetto nei confronti della processione del Corpus Domini, e irruppe nella stessa, a cavallo. Ma questo davanti all'ostia, si inginocchiò al posto del suo padrone, disarcionando il cavaliere, che si trovò comunque sdraiato davanti al corpo di cristo.

"E' una leggenda - ci tiene a precisare Vincenza Tedone - infatti una testimonianza storica non c'è se escludiamo il quadro che è sul cappellone della chiesa di San Giacomo. Il primo anno coinvolgemmo solamente tutto l'istituto del sacro scuore: il Ciofs, l'oratorio, la scuola materna, il teatro. Tutte le attività che erano coinvolte nella struttura. Il tutto organizzato in due mesi. Eravamo solo 100 persone."

Sollecitati dall'ex assessore alla cultura Pasquale De Palo, la parata è stata realizzata anche negli anni successivi. "Ma l'istituto non riusciva a tenere il passo per portare avanti tutta questa giostra c'era bisogno di andare a trovare i discendenti dei carafa, coinvolgere le sorelle era faticoso. Nasce così il Centro studi "cultura ed memoria" di Ruvo di Puglia. Il contesto storico di questa bella leggenda è quella del XVI secolo. Portiamo in auge un corteo processionale storicamente accertato, quello del corpus domini. E per farlo ci siamo documentati sugli usi e soprattutto siu costumi dell'epoca. Negli anni ci siamo affinati e abbiamo corretto i difetti di stile che abbiamo commesso il primo anno. Gli abiti sono fedeli all'epoca"
La dedizione ha premiato questo gruppo di appassionati: "L'evento è stato accolto dalla cittadinanza con entusiasmo, e ci siamo trovati a dover coinvolgere molti cittadini. Il clou raggiunto lo scorso anno 400 persone è di certo dipeso dalla presenza di Luca Capuano ma quest'anno abbiamo preferito una celebrità locale: Dario Zifarelli. Ci siamo resi conto che per entrare nella parte avevamo bisogno di un ruvese doc."

Quest'anno i figuranti saranno di meno ma l'evento sarà più impegnativo poiché si svolgerà in ben tre giorni.
"Quello che ci tengo a precisare è il lavoro storico che c'è dietro a questa bella parata. Ho sempre amato la storia, e mi sono trovata con i membri del centro studi a cercare documenti nei vari archivi a Napoli, a Bari, a Foggia. Questa è la cultura e la storia sulla quale bisogna puntare per far vivere la nostra città. I commercianti hanno visto in questi anni la crescita esponenziale di questo evento e anno dopo anno hanno sempre più creduto in noi. A gestire tutto questo sono soltanto sei persone.

Il progetto è stato registrato e in seguito donato all'associazione, dalla stessa Enza Tedone.
Un lavoro non indifferente ma che non si esaurisce qui. Quello di cui la Tedone va davvero fiera sono le pubblicazioni nate dalle ricerche sulla nostra città. La prima, pubblicata l'anno scorso era incentrata sul monastero delle benedettine di San Matteo, un tempo nell'attuale piazza Le Monache. La seconda sarà un approfondimento sui piedritti che sovrastavano le quattro porte della città.

La seconda pubblicazione uscirà a settembre: "Le quattro porte del Paese e le chiese ormai estinte". Un' anteprima del lavoro di ricerca svolto sarà reso visibile in occasione della IV edizione di Ruvo, Carafa e la leggenda, poiché si inseriranno nel centro antico, rispettando l' esatta collocazione, i modelli in scala 1:1 rappresentativi delle quattro porte del paese attraverso la realizzazione dei piedritti e dell' imposta degli archi.


In trepidazione per l'evento più atteso della stagione, ricordiamo la conferenza stampa che si terrà a palazzo Jatta il 28 Maggio alle 17.00


Foto di Marco Fiore e Chiara Cioce
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  • Carafa e la Leggenda
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