Politica
Rifondazione Comunista: «Fiducia piena al sindaco, no alla politica del fango»
« In quei manifesti è stata espressa una condanna senza appello, utilizzando le modalità comunicative più becere».
Ruvo - venerdì 13 maggio 2022
8.39
Rifondazione Comunista prende posizione a difesa del sindaco e respinge al mittente gli attacchi delle opposizioni sul presunto conflitto d'interessi del sindaco in merito alla delibera di giunta sui valori dei lotti in zona PIP. Ecco di seguito la nota:
«Non diremo che il consiglio comunale di mercoledì ha fatto chiarezza, perché per noi le idee erano già chiare.
Il respingimento da parte del Consiglio Comunale dell'istanza di decadenza del Sindaco Pasquale Chieco non ha fatto altro che confermare ulteriormente la nostra fiducia nei confronti del Primo cittadino.
Le nostre idee erano chiare fin dal momento in cui quei manifesti osceni prodotti dal centrodestra hanno invaso la città. In quei manifesti è stata espressa una condanna senza appello, utilizzando le modalità comunicative più becere. In questi anni abbiamo imparato a conoscere sui social quello stile comunicativo tipico della destra italiana, utile solo ad acchiappare click, a infangare la reputazione e ad attaccare individui o settori sociali fragili (dai migranti alla comunità LGBT). Abbiamo conosciuto numerosi esempi di questo modo di fare politica e la disinformazione che genera.
Ci chiediamo: è questo il modo di fare politica che attende Ruvo nei prossimi anni?
Può il solo fatto di citare atti pubblici legittimare l'utilizzo di grassetti, virgolettati e titoloni per suggerire associazioni mentali tra i fatti documentali e reati neppure attribuiti dalla magistratura?
Si può allestire una campagna a mezzo stampa solo per creare diffidenza verso il Sindaco senza nemmeno conoscere i pareri dei soggetti interpellati?
E soprattutto: si può lanciare un attacco di questo tipo e poi provare a smorzare i toni nelle dichiarazioni pubbliche, affermando di voler solo "accertare" e "chiarire" mentre quella campagna mediatica esprimeva già una condanna netta? Dov'è finito il tanto ostentato garantismo del centrodestra?
Pensiamo che il Consiglio Comunale di mercoledì sia stato utile a molti, soprattutto ai cittadini, per rendere chiare e limpide le motivazioni di quanto accaduto e la totale infondatezza degli attacchi subiti dal Sindaco e dalla coalizione.
Perché non esistono uomini soli al comando con al seguito coorti obbedienti, citando l'ormai storica narrazione del centrodestra locale. Esiste un dibattito nella maggioranza, che è costante, schietto e alimentato dalle diverse sensibilità di cui i partiti sono portatori e attraverso le quali sono protagonisti e responsabili dell'azione amministrativa.
Dal canto nostro non possiamo fare altro che ribadire la nostra solidarietà e il nostro sostegno all'Amministrazione e ai dipendenti del nostro Comune addosso ai quali si è preteso di gettare quello stesso fango.»
«Non diremo che il consiglio comunale di mercoledì ha fatto chiarezza, perché per noi le idee erano già chiare.
Il respingimento da parte del Consiglio Comunale dell'istanza di decadenza del Sindaco Pasquale Chieco non ha fatto altro che confermare ulteriormente la nostra fiducia nei confronti del Primo cittadino.
Le nostre idee erano chiare fin dal momento in cui quei manifesti osceni prodotti dal centrodestra hanno invaso la città. In quei manifesti è stata espressa una condanna senza appello, utilizzando le modalità comunicative più becere. In questi anni abbiamo imparato a conoscere sui social quello stile comunicativo tipico della destra italiana, utile solo ad acchiappare click, a infangare la reputazione e ad attaccare individui o settori sociali fragili (dai migranti alla comunità LGBT). Abbiamo conosciuto numerosi esempi di questo modo di fare politica e la disinformazione che genera.
Ci chiediamo: è questo il modo di fare politica che attende Ruvo nei prossimi anni?
Può il solo fatto di citare atti pubblici legittimare l'utilizzo di grassetti, virgolettati e titoloni per suggerire associazioni mentali tra i fatti documentali e reati neppure attribuiti dalla magistratura?
Si può allestire una campagna a mezzo stampa solo per creare diffidenza verso il Sindaco senza nemmeno conoscere i pareri dei soggetti interpellati?
E soprattutto: si può lanciare un attacco di questo tipo e poi provare a smorzare i toni nelle dichiarazioni pubbliche, affermando di voler solo "accertare" e "chiarire" mentre quella campagna mediatica esprimeva già una condanna netta? Dov'è finito il tanto ostentato garantismo del centrodestra?
Pensiamo che il Consiglio Comunale di mercoledì sia stato utile a molti, soprattutto ai cittadini, per rendere chiare e limpide le motivazioni di quanto accaduto e la totale infondatezza degli attacchi subiti dal Sindaco e dalla coalizione.
Perché non esistono uomini soli al comando con al seguito coorti obbedienti, citando l'ormai storica narrazione del centrodestra locale. Esiste un dibattito nella maggioranza, che è costante, schietto e alimentato dalle diverse sensibilità di cui i partiti sono portatori e attraverso le quali sono protagonisti e responsabili dell'azione amministrativa.
Dal canto nostro non possiamo fare altro che ribadire la nostra solidarietà e il nostro sostegno all'Amministrazione e ai dipendenti del nostro Comune addosso ai quali si è preteso di gettare quello stesso fango.»