Lilli Piarulli
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Cronaca

Rapina a Calendano, Piarulli: «Più telecamere, ci aspettiamo un segnale concreto»

Il presidente dell'associazione del borgo chiede di «installare le telecamere agli ingressì del comprensorio e non solo al centro di Ruvo»

«Credo che sia il momento, per l'amministrazione, di intervenire, incominciando ad installare le telecamere a Calendano e non solo a Ruvo. Noi possiamo contare soltanto sulla Metronotte. Adesso ci aspettiamo un segnale concreto». Così Lilli Piarulli, presidente dell'associazione Calendano, dopo quanto avvenuto venerdì.

I banditi, incappucciati, a bordo di una Alfa Romeo Giulia, hanno intercettato un 34enne, di rientro a casa dopo una giornata di lavoro, al volante di un'Alfa Romeo Stelvio: in due, armi in pugno, lo hanno fermato vicino alla propria casa e lo hanno costretto a seguirli. Un sequestro lampo. Il conducente, infatti, è stato preso in ostaggio e liberato solo dopo vari chilometri, nei pressi della 231. Infine, la fuga verso Corato. Qui, però, sono stati intercettati da una pattuglia della Metronotte.

Ne è scaturito un breve inseguimento sino in via Giappone, a Corato, dove i balordi, dopo aver «bloccato la Stelvio a centro strada per impedire di essere seguiti, sono saliti a bordo della Giulia e armati di mitra e di pistola hanno esploso almeno quattro colpi di arma da fuoco verso le guardie particolari giurate». Piarulli si è rivolta all'amministrazione «augurandosi che prenda una seria posizione per ciò che riguarda la sicurezza sul territorio di Ruvo e sul borgo rurale di Calendano».

«Ho posto più volte all'attenzione dell'amministrazione comunale e delle forze dell'ordine il problema sicurezza nel nostro comprensorio, ma - conclude Piarulli - la richiesta, avanzata più volte con pec, è rimasta inevasa. Credo che sia il momento, per l'amministrazione, di intervenire, cominciando a installare telecamere».
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