Eventi e cultura
Pino Minafra e l'Italian Instabile Orchestra: il ritorno trionfale alla Casa del Jazz di Roma
Dopo 12 anni di silenzio, la celebre orchestra si riunisce per un evento unico, esaltando la potenza dell'improvvisazione e della sperimentazione jazzistica
Ruvo - martedì 15 ottobre 2024
Dopo dodici anni di silenzio, la leggendaria Italian Instabile Orchestra torna a calcare le scene, e lo fa in grande stile con un concerto straordinario alla Casa del Jazz di Roma, mercoledì 16 ottobre 2024.
Un evento destinato a segnare la memoria collettiva degli appassionati di musica d'avanguardia, che vedrà riunita una delle più iconiche formazioni jazz italiane. L'orchestra, fondata nel 1990 dal trombettista ruvese Pino Minafra, insieme a Riccardo Bergerone e Vittorino Curci, nacque nell'ambito dell'Europa Jazz Festival di Noci, in Puglia, segnando un'epoca di esplorazione sonora e sperimentazione collettiva. Concepita come un laboratorio musicale in cui ogni strumentista è al tempo stesso solista e compositore, la formazione ha tracciato una via inedita nel panorama del jazz contemporaneo, ricevendo riconoscimenti di rilievo, tra cui il titolo di miglior orchestra in quattro edizioni del prestigioso referendum della rivista Musica Jazz.
L'Italian Instabile Orchestra si è distinta per la sua capacità di mescolare l'energia travolgente dell'improvvisazione con una struttura orchestrale flessibile e non gerarchica, un approccio che ha permesso a ciascun musicista di esprimere appieno la propria individualità creativa. Come ha sottolineato Ugo Sbisà, critico musicale di rilievo, "Un'orchestra senza leadership individuale che consente a tutti i propri componenti di essere al contempo solisti e compositori è cosa rara. E che questo sia accaduto in Italia, nascendo addirittura al Sud, è cosa ancor più preziosa". Questa visione, che sfida le convenzioni tradizionali, si è tradotta in un successo che ha varcato i confini nazionali, portando l'orchestra a esibirsi nei più prestigiosi festival e teatri del mondo.
La formazione che si esibirà a Roma vedrà in scena alcuni tra i più importanti esponenti del jazz italiano contemporaneo: ai sassofoni e clarinetti Gianluigi Trovesi, Eugenio Colombo, Roberto Ottaviano, Daniele Cavallanti e Vittorino Curci, mentre ai tromboni si esibiranno Giancarlo Schiaffini, Lauro Rossi e Sebi Tramontana. Il corno sarà affidato a Martin Mayes, mentre alla tromba troveremo Alberto Mandarini e Luca Calabrese.
Pino Minafra stesso contribuirà alla performance con il suo didgeridoo e il megafono, strumenti che aggiungono una dimensione ulteriore di sperimentazione sonora. Emanuele Parrini al violino, Fabrizio Puglisi al pianoforte, Paolo Damiani al violoncello e contrabbasso e Tiziano Tononi alla batteria completeranno questo straordinario collettivo.
La serata del 16 ottobre sarà una celebrazione della musica, ma anche un viaggio attraverso l'imprevedibilità dell'improvvisazione e la potenza del dialogo musicale, in cui ogni esecutore avrà la possibilità di brillare come solista, pur mantenendo l'armonia di un complesso polifonico.
Le immagini della serata saranno catturate dai fotografi Roberto Masotti e Lelli e Masotti Milano, testimonianza visiva di un evento che si preannuncia memorabile.
L'Italian Instabile Orchestra si presenta così come una fucina di libertà creativa, un progetto capace di rinnovarsi costantemente e di fondere radici jazzistiche con slanci sperimentali. Il concerto alla Casa del Jazz rappresenterà dunque una rara occasione di riascoltare una delle formazioni più influenti e innovative della scena musicale internazionale.
Dopo dodici anni di assenza, l'Italian Instabile Orchestra torna con la stessa potenza e urgenza creativa che ne hanno fatto una delle formazioni più apprezzate nel panorama mondiale. Un evento che promette di lasciare un segno profondo nella storia musicale contemporanea, e che non sarà facilmente dimenticato.
Un evento destinato a segnare la memoria collettiva degli appassionati di musica d'avanguardia, che vedrà riunita una delle più iconiche formazioni jazz italiane. L'orchestra, fondata nel 1990 dal trombettista ruvese Pino Minafra, insieme a Riccardo Bergerone e Vittorino Curci, nacque nell'ambito dell'Europa Jazz Festival di Noci, in Puglia, segnando un'epoca di esplorazione sonora e sperimentazione collettiva. Concepita come un laboratorio musicale in cui ogni strumentista è al tempo stesso solista e compositore, la formazione ha tracciato una via inedita nel panorama del jazz contemporaneo, ricevendo riconoscimenti di rilievo, tra cui il titolo di miglior orchestra in quattro edizioni del prestigioso referendum della rivista Musica Jazz.
L'Italian Instabile Orchestra si è distinta per la sua capacità di mescolare l'energia travolgente dell'improvvisazione con una struttura orchestrale flessibile e non gerarchica, un approccio che ha permesso a ciascun musicista di esprimere appieno la propria individualità creativa. Come ha sottolineato Ugo Sbisà, critico musicale di rilievo, "Un'orchestra senza leadership individuale che consente a tutti i propri componenti di essere al contempo solisti e compositori è cosa rara. E che questo sia accaduto in Italia, nascendo addirittura al Sud, è cosa ancor più preziosa". Questa visione, che sfida le convenzioni tradizionali, si è tradotta in un successo che ha varcato i confini nazionali, portando l'orchestra a esibirsi nei più prestigiosi festival e teatri del mondo.
La formazione che si esibirà a Roma vedrà in scena alcuni tra i più importanti esponenti del jazz italiano contemporaneo: ai sassofoni e clarinetti Gianluigi Trovesi, Eugenio Colombo, Roberto Ottaviano, Daniele Cavallanti e Vittorino Curci, mentre ai tromboni si esibiranno Giancarlo Schiaffini, Lauro Rossi e Sebi Tramontana. Il corno sarà affidato a Martin Mayes, mentre alla tromba troveremo Alberto Mandarini e Luca Calabrese.
Pino Minafra stesso contribuirà alla performance con il suo didgeridoo e il megafono, strumenti che aggiungono una dimensione ulteriore di sperimentazione sonora. Emanuele Parrini al violino, Fabrizio Puglisi al pianoforte, Paolo Damiani al violoncello e contrabbasso e Tiziano Tononi alla batteria completeranno questo straordinario collettivo.
La serata del 16 ottobre sarà una celebrazione della musica, ma anche un viaggio attraverso l'imprevedibilità dell'improvvisazione e la potenza del dialogo musicale, in cui ogni esecutore avrà la possibilità di brillare come solista, pur mantenendo l'armonia di un complesso polifonico.
Le immagini della serata saranno catturate dai fotografi Roberto Masotti e Lelli e Masotti Milano, testimonianza visiva di un evento che si preannuncia memorabile.
L'Italian Instabile Orchestra si presenta così come una fucina di libertà creativa, un progetto capace di rinnovarsi costantemente e di fondere radici jazzistiche con slanci sperimentali. Il concerto alla Casa del Jazz rappresenterà dunque una rara occasione di riascoltare una delle formazioni più influenti e innovative della scena musicale internazionale.
Dopo dodici anni di assenza, l'Italian Instabile Orchestra torna con la stessa potenza e urgenza creativa che ne hanno fatto una delle formazioni più apprezzate nel panorama mondiale. Un evento che promette di lasciare un segno profondo nella storia musicale contemporanea, e che non sarà facilmente dimenticato.