Vita di città
Pino e Rosanna. Un San Valentino che dura da cinquant'anni
Una lunga e felice storia d'amore
Ruvo - martedì 14 febbraio 2017
08.00
San Valentino è una giornata strana. C'è chi la odia e chi la ama. C'è chi coglie l'occasione per celebrare l'amore, c'è chi vive il 14 febbraio come un giorno qualunque. Noi di Ruvoviva.it abbiamo proviamo a celebrare la giornata con la cosa che ci riesce meglio: il racconto. Racconteremo di Pino e Rosanna e della loro lunga storia d'amore che nasce cinquat'anni fa e che li vede da quarantacinque felicemente sposati.
La nostra storia ci porta a Gela, in Sicilia, nell'Ottobre del 1968. Giuseppe Brucoli lavora per l'Anisc, attuale Agip, come perito industriale presso la raffineria. Ventun'anni e quindici ore di viaggio alla scoperta di una nuova terra. Giuseppe vive per tre anni a Gela e conosce tanta gente, passeggia per le strade e sul lungo mare di Marina di Modica.
"In Sicilia vai? E ti sposi!" gli dice un parente. Mai parole furono più profetiche!
Giuseppe ha un po' di storie con varie ragazze ma nessuna gli ruba il cuore. Nessuna come Rosanna che incontra in un ristorante, a Marina di Modica, ristorante della zia di lei.
Rosanna ha 15 anni, bionda, bellissima. Va a scuola e aiuta la mamma in una profumeria di Gela. Il commercio nel sangue, sa stare tra la gente. E' gentile ma riservata e per niente attratta dal "barese". Quel brutto barese che inizia a corteggiarla.
Lui si innamora dei suoi lunghi capelli color del grano, dei suoi occhi profondi e del suo corpo esile.
«Lui non mi piaceva» racconta Rosanna « Era brutto lui, per me»
Ma alla mamma di Rosanna non sfugge l'interesse del ragazzo « Io non so questo barese che cosa va cercando» racconta.
« Veniva al negozio, passava di là con delle belle ragazze, molto belle ma questo non mi interessava per niente. Ma guarda un po' questo barese è proprio brutto, e tutte le ragazze più belle passeggiano con lui, dicevo» Ma si sa, chi disprezza compra.
Lui non era per nulla il suo genere, ma andava spesso in profumeria per comprare cavolate. Il disinteresse della ragazza era palese e Giuseppe per ripicca iniziava a tirarsela. Ma un fiore che sboccia fa gola a molti. Un pretendente di Rosanna, inisistente e pressante le faceva il filo da tanto e lei, stanca, un giorno, nella profumeria pensa: devo togliermelo di mezzo. Il primo che entra lo faccio passare per il mio fidanzato. Mentre lo spasimante le faceva la corte, entra Giuseppe e Rosanna prende la palla al balzo. Ecco, è lui il mio fidanzato! Lo spasimante viene fatto fuori e a Giuseppe si apre una porta. Coglie la possibilità al volo.
«Sì, »dice lui al ragazzo assillante «sono il suo fidanzato.»
Al compleanno dei quindici anni di Rosanna viene invitato Giuseppe con altri suoi colleghi. lui la invita a ballare e scocca la scintilla. La abbraccia stretta, lei ritrosa gli punta i gomiti al petto, ma poi piano si scioglie.
«Vestita di bianco, con la coroncina, l'ho guardata e ho capito che mi ero proprio innamorato. Ho lasciato tutte le altre ragazze e mi sono dedicato completamente a lei.
Dopo otto mesi sono stato trasferito a Bari ma appena potevo correvo giù in Sicilia.»
«Io ero ormai irrimediabilmente cotta.» Per due anni e mezzo vivono di tante telefonate, programmate, e tantissime lettere.
Quindici ore di macchina, in una cinquecento non pesavano tanto, se pensava a lei.
Il racconto passa da uno all'altra, come una danza. Giuseppe e Rosanna vicini, raccontano la loro storia guardandosi negli occhi, rivivendo i primi momenti della loro storia d'amore. Che come tutte le storie d'amore ha i propri impedimenti. Vogliono stare insieme ma i genitori non vogliono questo matrimonio. Lei deve abbandonare la Sicilia, lui è più grande di ben nove anni. Il papà di Giuseppe, quando conosce Rosanna gli dice «è molto bella, ma non va bene per te.» Lei si presenta in short e ombelico da fuori, pelle abbronzata, capelli color del sole. La mamma di Rosanna non vuole che lei vada via, a diciasette anni, in sposa ad un barese. La guarda in abito bianco e le dice « Non lo sposare, ti compro una Fulvia Coupè» il desiderio effimero sebbene tanto bramato non la ferma. Davanti al ricatto, al regalo materiale, Rosanna non cede. Ama Pino, lo seguirà a Ruvo di Puglia.
La differenza di cultura è stridente. Gela è una città di centomila abitanti, città di mare, mentalità aperta seppur siciliana. A Ruvo Rosanna nota la differenza abissale di una cultura strettamente contadina, chiusa, un po' retrogada. Ma questo non la ferma. Si sposa a diciasette anni, illibata, solo per amore. Ci tiene molto a dire che non si è sposata perché era incinta. Ha Tiziana dopo quasi due anni. Lui lavora tanto, fa due lavori, per arrotondare. Ma le regala la Lancia coupè che la mamma le aveva promesso in cambio del matrimonio. Arriva la prima bimba, poi la seconda, Olga.
Rosanna è molto impegnata con le piccole, e presa completamente dal suo matrimonio, ma spesso sente nostalgia di casa. Giuseppe, che le aveva promesso la felicità, appena può la porta fin giù in Sicilia, a Gela, a trovare la sua famiglia. Un lunghissimo viaggio, fatto spesso di notte, con le piccole dormienti sul sedile posteriore, per mantenere fede alla promessa fatta alla moglie.
E per seguir la regola... l'amor non è bello se non è litigarello: i battibecchi ci sono stati. La differenza d'età è tanta, e Giuseppe la controlla nelle minuzie, ma imparano a conoscersi e si vengono incontro. Lei avrebbe voluto iniziare subito a lavorare, essendo figlia di commercianti la vita da casalinga le sta stretta. Lui tentenna un po', non vuole investire, non vuole rischiare.
Gli anni passano, le ragazze crescono e finalmente Rosanna decide di realizzare anche i suoi sogni personali. Apre un negozio, a Ruvo, con tutti i rischi del caso. Inizia a lavorare nel 1999 e il negozio inizia ad avere successo. Adesso l'attività è gestita dalle due figlie ormai adulte e sposate, (la seconda da soli tre giorni!).
«L'attività va bene perché stiamo sempre insieme. Siamo una famiglia tranquilla. Ci aiutiamo molto. Siamo uniti.» dice Rosanna, «c'è molta felicità. Vedo Tiziana con il marito, le mie nipoti. E Olga che si è sposata sabato scorso. Ho visto finalmente mia figlia felice e mi sono commossa. Il matrimonio di Olga è stato il nostro coronamento d'amore. Vedere entrambe le nostre figlie felici era quello che più desideravamo. Adesso dovremmo mollare un po' le figlie e goderci un po' di vacanza. Ma lavorare tra le persone mi piace moltissimo. Sono una persona molto soddisfatta.»
Qual è il segreto per una vita felice?
«Il compromesso» rispondono entrambi.
«Vedi? se c'è una cosa che non mi piace di lei è che fuma» dice Pino.
Lei sorride. « Se c'è l'amore c'è tutto. C'è il rispetto nella diversità, ma resta la voglia di stare insieme, di condividere tutto con l'altra persona. Noi siamo ancora molto innamorati anche adesso, dopo quarantacinque anni di matrimonio. Non ci si può stancare di stare con la persona che ami.»
Che fate per San Valentino?
«Non lo so ancora. Decidiamo sul momento. Probabilmente domani sera chiuderemo il negozio e andremo a cenare da qualche parte, noi due» risponde lei.
La nostra storia ci porta a Gela, in Sicilia, nell'Ottobre del 1968. Giuseppe Brucoli lavora per l'Anisc, attuale Agip, come perito industriale presso la raffineria. Ventun'anni e quindici ore di viaggio alla scoperta di una nuova terra. Giuseppe vive per tre anni a Gela e conosce tanta gente, passeggia per le strade e sul lungo mare di Marina di Modica.
"In Sicilia vai? E ti sposi!" gli dice un parente. Mai parole furono più profetiche!
Giuseppe ha un po' di storie con varie ragazze ma nessuna gli ruba il cuore. Nessuna come Rosanna che incontra in un ristorante, a Marina di Modica, ristorante della zia di lei.
Rosanna ha 15 anni, bionda, bellissima. Va a scuola e aiuta la mamma in una profumeria di Gela. Il commercio nel sangue, sa stare tra la gente. E' gentile ma riservata e per niente attratta dal "barese". Quel brutto barese che inizia a corteggiarla.
Lui si innamora dei suoi lunghi capelli color del grano, dei suoi occhi profondi e del suo corpo esile.
«Lui non mi piaceva» racconta Rosanna « Era brutto lui, per me»
Ma alla mamma di Rosanna non sfugge l'interesse del ragazzo « Io non so questo barese che cosa va cercando» racconta.
« Veniva al negozio, passava di là con delle belle ragazze, molto belle ma questo non mi interessava per niente. Ma guarda un po' questo barese è proprio brutto, e tutte le ragazze più belle passeggiano con lui, dicevo» Ma si sa, chi disprezza compra.
Lui non era per nulla il suo genere, ma andava spesso in profumeria per comprare cavolate. Il disinteresse della ragazza era palese e Giuseppe per ripicca iniziava a tirarsela. Ma un fiore che sboccia fa gola a molti. Un pretendente di Rosanna, inisistente e pressante le faceva il filo da tanto e lei, stanca, un giorno, nella profumeria pensa: devo togliermelo di mezzo. Il primo che entra lo faccio passare per il mio fidanzato. Mentre lo spasimante le faceva la corte, entra Giuseppe e Rosanna prende la palla al balzo. Ecco, è lui il mio fidanzato! Lo spasimante viene fatto fuori e a Giuseppe si apre una porta. Coglie la possibilità al volo.
«Sì, »dice lui al ragazzo assillante «sono il suo fidanzato.»
Al compleanno dei quindici anni di Rosanna viene invitato Giuseppe con altri suoi colleghi. lui la invita a ballare e scocca la scintilla. La abbraccia stretta, lei ritrosa gli punta i gomiti al petto, ma poi piano si scioglie.
«Vestita di bianco, con la coroncina, l'ho guardata e ho capito che mi ero proprio innamorato. Ho lasciato tutte le altre ragazze e mi sono dedicato completamente a lei.
Dopo otto mesi sono stato trasferito a Bari ma appena potevo correvo giù in Sicilia.»
«Io ero ormai irrimediabilmente cotta.» Per due anni e mezzo vivono di tante telefonate, programmate, e tantissime lettere.
Quindici ore di macchina, in una cinquecento non pesavano tanto, se pensava a lei.
Il racconto passa da uno all'altra, come una danza. Giuseppe e Rosanna vicini, raccontano la loro storia guardandosi negli occhi, rivivendo i primi momenti della loro storia d'amore. Che come tutte le storie d'amore ha i propri impedimenti. Vogliono stare insieme ma i genitori non vogliono questo matrimonio. Lei deve abbandonare la Sicilia, lui è più grande di ben nove anni. Il papà di Giuseppe, quando conosce Rosanna gli dice «è molto bella, ma non va bene per te.» Lei si presenta in short e ombelico da fuori, pelle abbronzata, capelli color del sole. La mamma di Rosanna non vuole che lei vada via, a diciasette anni, in sposa ad un barese. La guarda in abito bianco e le dice « Non lo sposare, ti compro una Fulvia Coupè» il desiderio effimero sebbene tanto bramato non la ferma. Davanti al ricatto, al regalo materiale, Rosanna non cede. Ama Pino, lo seguirà a Ruvo di Puglia.
La differenza di cultura è stridente. Gela è una città di centomila abitanti, città di mare, mentalità aperta seppur siciliana. A Ruvo Rosanna nota la differenza abissale di una cultura strettamente contadina, chiusa, un po' retrogada. Ma questo non la ferma. Si sposa a diciasette anni, illibata, solo per amore. Ci tiene molto a dire che non si è sposata perché era incinta. Ha Tiziana dopo quasi due anni. Lui lavora tanto, fa due lavori, per arrotondare. Ma le regala la Lancia coupè che la mamma le aveva promesso in cambio del matrimonio. Arriva la prima bimba, poi la seconda, Olga.
Rosanna è molto impegnata con le piccole, e presa completamente dal suo matrimonio, ma spesso sente nostalgia di casa. Giuseppe, che le aveva promesso la felicità, appena può la porta fin giù in Sicilia, a Gela, a trovare la sua famiglia. Un lunghissimo viaggio, fatto spesso di notte, con le piccole dormienti sul sedile posteriore, per mantenere fede alla promessa fatta alla moglie.
E per seguir la regola... l'amor non è bello se non è litigarello: i battibecchi ci sono stati. La differenza d'età è tanta, e Giuseppe la controlla nelle minuzie, ma imparano a conoscersi e si vengono incontro. Lei avrebbe voluto iniziare subito a lavorare, essendo figlia di commercianti la vita da casalinga le sta stretta. Lui tentenna un po', non vuole investire, non vuole rischiare.
Gli anni passano, le ragazze crescono e finalmente Rosanna decide di realizzare anche i suoi sogni personali. Apre un negozio, a Ruvo, con tutti i rischi del caso. Inizia a lavorare nel 1999 e il negozio inizia ad avere successo. Adesso l'attività è gestita dalle due figlie ormai adulte e sposate, (la seconda da soli tre giorni!).
«L'attività va bene perché stiamo sempre insieme. Siamo una famiglia tranquilla. Ci aiutiamo molto. Siamo uniti.» dice Rosanna, «c'è molta felicità. Vedo Tiziana con il marito, le mie nipoti. E Olga che si è sposata sabato scorso. Ho visto finalmente mia figlia felice e mi sono commossa. Il matrimonio di Olga è stato il nostro coronamento d'amore. Vedere entrambe le nostre figlie felici era quello che più desideravamo. Adesso dovremmo mollare un po' le figlie e goderci un po' di vacanza. Ma lavorare tra le persone mi piace moltissimo. Sono una persona molto soddisfatta.»
Qual è il segreto per una vita felice?
«Il compromesso» rispondono entrambi.
«Vedi? se c'è una cosa che non mi piace di lei è che fuma» dice Pino.
Lei sorride. « Se c'è l'amore c'è tutto. C'è il rispetto nella diversità, ma resta la voglia di stare insieme, di condividere tutto con l'altra persona. Noi siamo ancora molto innamorati anche adesso, dopo quarantacinque anni di matrimonio. Non ci si può stancare di stare con la persona che ami.»
Che fate per San Valentino?
«Non lo so ancora. Decidiamo sul momento. Probabilmente domani sera chiuderemo il negozio e andremo a cenare da qualche parte, noi due» risponde lei.