Territorio
Ospedale Nord Barese, nessuna richiesta di finanziamento: «Manca ancora lo studio di fattibilità»
Il presidente di Commissione Fabiano Amati: «Tempo perso per niente»
Ruvo - lunedì 23 maggio 2022
15.21
L'ospedale del Nordbarese, almeno per il momento, non s'ha da fare. Lo ammette Fabiano Amati, presidente Commissione bilancio del Consiglio regionale della Regione Puglia con un tono peraltro stizzito: «Abbiamo perso diversi mesi nell'attesa dello studio di fattibilità del nuovo ospedale del nord barese, che ad oggi non è stato ancora predisposto a dispetto del vecchio cronoprogramma».
Insomma, del tanto declamato ospedale di primo livello immaginato per accogliere i pazienti di Ruvo di Puglia, Molfetta, Terlizzi, Corato, Giovinazzo e parte di Bitonto non c'è, al momento, nemmeno l'ombra.
Di un presidio unico a servizio dell'intero bacino del Nord Barese in realtà se ne parla già dal 2018 quando proprio a Ruvo di Puglia venne presentata quella che fu ribattezzata la "Carta di Ruvo", un memorandum che poneva l'esigenza di individuare una struttura ospedaliera (tra quelle allora in funzione a Corato, Molfetta e Terlizzi) completa di tutti i principali reparti previsti dalla legge. Il presidente Emiliano firmò quel memorandum. Nel frattempo, però, si è registrata solo la chiusura del Pronto Soccorso e dell'Ospedale di Terlizzi e nulla di più.
Da allora è stato un continuo ping-pong di responsabilità, un continuo cercare luoghi su costruire il nuovo ospedale (l'ultima ipotesi era quella di un'area tra Bisceglie e Molfetta), ma di fatto da allora sono passati ben quattro anni senza mai arrivare a una progettualità concreta.
Secondo lo stesso Amati, durante questi mesi, il mancato studio di fattibilità dell'ospedale Nord Barese aveva «fermato ingiustificatamente 17 interventi di edilizia sanitaria già pronti per essere inviati al Ministero nell'ambito dei finanziamenti delle delibere CIPE del 2008». «Oggi - aggiunge Amati - si è preso finalmente atto di quanto era già chiaro, cioè l'impossibilità di avere in tempi brevi lo studio di fattibilità del nuovo ospedale del nord barese, avviando a finanziamento i 17 interventi già dotati di studio di fattibilità e nella speranza che, anche quello del nuovo ospedale, possa essere pronto al più presto».
Ecco quali sono gli interventi finora bloccati: arredi e attrezzature nuovo ospedale Monopoli-Fasano per € 28,500 milioni; riqualificazione ospedale San Paolo di Bari per € 11,020 milioni; riqualificazione ospedale Di Venere di Bari per € 11,020 milioni; riqualificazione ospedale Perrino di Brindisi per € 12,540 milioni; riqualificazione ospedale Francavilla Fontana per € 6,840 milioni; riqualificazione ospedale Giovanni XXIII di Bari per € 23,750 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del corpo infettivo ospedale Giovanni XXIII per € 8,455 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione oculistica del Policlinico di Bari per € 3,420 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione dermatologia del Policlinico di Bari per € 7,030 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione gastroenterologia del Policlinico di Bari per € 3,230 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione patologia medica del Policlinico di Bari per € 6,175 milioni; riqualificazione ospedale Dimiccoli per € 8,455 milioni; riqualificazione ospedale San Pio per € 4,370 milioni; riqualificazione ospedale Cerignola per € 6,840 milioni; riqualificazion
Insomma, del tanto declamato ospedale di primo livello immaginato per accogliere i pazienti di Ruvo di Puglia, Molfetta, Terlizzi, Corato, Giovinazzo e parte di Bitonto non c'è, al momento, nemmeno l'ombra.
Di un presidio unico a servizio dell'intero bacino del Nord Barese in realtà se ne parla già dal 2018 quando proprio a Ruvo di Puglia venne presentata quella che fu ribattezzata la "Carta di Ruvo", un memorandum che poneva l'esigenza di individuare una struttura ospedaliera (tra quelle allora in funzione a Corato, Molfetta e Terlizzi) completa di tutti i principali reparti previsti dalla legge. Il presidente Emiliano firmò quel memorandum. Nel frattempo, però, si è registrata solo la chiusura del Pronto Soccorso e dell'Ospedale di Terlizzi e nulla di più.
Da allora è stato un continuo ping-pong di responsabilità, un continuo cercare luoghi su costruire il nuovo ospedale (l'ultima ipotesi era quella di un'area tra Bisceglie e Molfetta), ma di fatto da allora sono passati ben quattro anni senza mai arrivare a una progettualità concreta.
Secondo lo stesso Amati, durante questi mesi, il mancato studio di fattibilità dell'ospedale Nord Barese aveva «fermato ingiustificatamente 17 interventi di edilizia sanitaria già pronti per essere inviati al Ministero nell'ambito dei finanziamenti delle delibere CIPE del 2008». «Oggi - aggiunge Amati - si è preso finalmente atto di quanto era già chiaro, cioè l'impossibilità di avere in tempi brevi lo studio di fattibilità del nuovo ospedale del nord barese, avviando a finanziamento i 17 interventi già dotati di studio di fattibilità e nella speranza che, anche quello del nuovo ospedale, possa essere pronto al più presto».
Ecco quali sono gli interventi finora bloccati: arredi e attrezzature nuovo ospedale Monopoli-Fasano per € 28,500 milioni; riqualificazione ospedale San Paolo di Bari per € 11,020 milioni; riqualificazione ospedale Di Venere di Bari per € 11,020 milioni; riqualificazione ospedale Perrino di Brindisi per € 12,540 milioni; riqualificazione ospedale Francavilla Fontana per € 6,840 milioni; riqualificazione ospedale Giovanni XXIII di Bari per € 23,750 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del corpo infettivo ospedale Giovanni XXIII per € 8,455 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione oculistica del Policlinico di Bari per € 3,420 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione dermatologia del Policlinico di Bari per € 7,030 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione gastroenterologia del Policlinico di Bari per € 3,230 milioni; riqualificazione energetica e messa a norma del padiglione patologia medica del Policlinico di Bari per € 6,175 milioni; riqualificazione ospedale Dimiccoli per € 8,455 milioni; riqualificazione ospedale San Pio per € 4,370 milioni; riqualificazione ospedale Cerignola per € 6,840 milioni; riqualificazion