Politica
Ospedale Nord Barese, Barione: «Non capisco cosa ci sia da esultare»
L'esponente terlizzese di Fratelli d'Italia critica i ritardi con cui si sta procedendo verso la realizzazione del nuovo ospedale di Ruvo e Terlizzi
Ruvo - sabato 30 luglio 2022
8.11
«Faccio davvero fatica a comprendere tutto questo entusiasmo da parte del consigliere regionale Saverio Tammacco attorno all'Ospedale del Nord Barese. Siamo ancora all'anno zero, non capisco cosa ci sia da esultare». Francesco Barione, consigliere comunale di Terlizzi (Fratelli d'Italia), rappresentante regionale Fials (sindacato degli infermieri), nonché operatore del 118, commenta così le notizie di stampa delle ultime ore relative allo studio di fattibilità sul nuovo ospedale del nord barese approntato dalla ASL BAT.
«Stiamo parlando di un documento preliminare che dice cose che si conoscono già da anni» fa notare Barione. «Per di più è un documento che gli uffici della Regione Puglia si erano dimenticati di inviare per tempo al Ministero della Salute ed approntato con grandissimo ritardo rispetto alle progettualità di altri ospedali pugliesi, le cui procedure sono a uno stato molto più avanzato, oltre che essere già dotate di specifica copertura finanziaria».
«Nel caso del presidio del Nord Barese siamo ancora alle chiacchiere. Che debba essere un ospedale di primo livello previsto dalla dimensione del bacino di utenza e dotato di circa 250 posti letto lo stabilisce la legge non il Consigliere Tammacco; che sarà a servizio delle comunità di Molfetta, Terlizzi, Ruvo, Corato, Bisceglie e Trani, anche questa è un'ovvietà e peraltro lo si sa già da almeno sei-sette anni; che sarà realizzato tra Molfetta e Bisceglie, anche questo più o meno era stato già detto e a dire il vero ancora oggi nessuno ha ancora chiarito dove precisamente sorgerà il nuovo ospedale (spero non all'interno di una lama); che dovrà essere un ospedale all'avanguardia con strumentazioni innovative, dotato di moderni reparti medici e chirurgici, anche questo mi pare sia del tutto ovvio visto che stiamo parlando di un ospedale di primo livello. E ci mancherebbe che si vada a realizzare un nuovo ospedale che non sia all'avanguardia!»
«Altro che esultare - conclude il consigliere Barione - Tammacco e tutta la classe politica che sostiene Michele Emiliano dovrebbero fare mea culpa invece per l'inerzia di questi anni. La smettano di utilizzare l'ospedale del Nord Barese come argomento elettorale a orologeria, piuttosto lavorino e si diano da fare per dare risposte reali e concrete ai cittadini ormai esasperati dalle carenze della rete di emergenza-urgenza del 118. Le ambulanze che trasportano pazienti in emergenza fanno attese di ore davanti al Pronto Soccorso di Molfetta: questo è lo scenario indegno e reale che i cittadini si trovano di fronte ogni giorno».
«Non abbiamo bisogno dunque di un elenco di banalità utile solo per farsi belli in campagna elettorale. I cittadini hanno bisogno di una sanità che funzioni realmente, di una rete di emergenza-urgenza che risponda tempestivamente almeno alle telefonate, di un'assistenza territoriale efficiente e di reparti ospedalieri specialistici che diano possibilità concrete di cura»
«Stiamo parlando di un documento preliminare che dice cose che si conoscono già da anni» fa notare Barione. «Per di più è un documento che gli uffici della Regione Puglia si erano dimenticati di inviare per tempo al Ministero della Salute ed approntato con grandissimo ritardo rispetto alle progettualità di altri ospedali pugliesi, le cui procedure sono a uno stato molto più avanzato, oltre che essere già dotate di specifica copertura finanziaria».
«Nel caso del presidio del Nord Barese siamo ancora alle chiacchiere. Che debba essere un ospedale di primo livello previsto dalla dimensione del bacino di utenza e dotato di circa 250 posti letto lo stabilisce la legge non il Consigliere Tammacco; che sarà a servizio delle comunità di Molfetta, Terlizzi, Ruvo, Corato, Bisceglie e Trani, anche questa è un'ovvietà e peraltro lo si sa già da almeno sei-sette anni; che sarà realizzato tra Molfetta e Bisceglie, anche questo più o meno era stato già detto e a dire il vero ancora oggi nessuno ha ancora chiarito dove precisamente sorgerà il nuovo ospedale (spero non all'interno di una lama); che dovrà essere un ospedale all'avanguardia con strumentazioni innovative, dotato di moderni reparti medici e chirurgici, anche questo mi pare sia del tutto ovvio visto che stiamo parlando di un ospedale di primo livello. E ci mancherebbe che si vada a realizzare un nuovo ospedale che non sia all'avanguardia!»
«Altro che esultare - conclude il consigliere Barione - Tammacco e tutta la classe politica che sostiene Michele Emiliano dovrebbero fare mea culpa invece per l'inerzia di questi anni. La smettano di utilizzare l'ospedale del Nord Barese come argomento elettorale a orologeria, piuttosto lavorino e si diano da fare per dare risposte reali e concrete ai cittadini ormai esasperati dalle carenze della rete di emergenza-urgenza del 118. Le ambulanze che trasportano pazienti in emergenza fanno attese di ore davanti al Pronto Soccorso di Molfetta: questo è lo scenario indegno e reale che i cittadini si trovano di fronte ogni giorno».
«Non abbiamo bisogno dunque di un elenco di banalità utile solo per farsi belli in campagna elettorale. I cittadini hanno bisogno di una sanità che funzioni realmente, di una rete di emergenza-urgenza che risponda tempestivamente almeno alle telefonate, di un'assistenza territoriale efficiente e di reparti ospedalieri specialistici che diano possibilità concrete di cura»