Eventi e cultura
Ogni poesia una canzone diversa: a Ruvo presentato "Dissolute Dissolvenze"
L'incontro si è tenuto a Palazzo Caputi lo scorso venerdì
Ruvo - lunedì 18 dicembre 2023
10.01
Nella splendida cornice di Palazzo Caputi è stato presentato, venerdì 15 dicembre, il libro Dissolute Dissolvenze, una raccolta di poesie a cura di Cosimo Damiano Dingeo, edito da Schena Editorie e pubblicato lo scorso settembre. Il titolo del compendio poetico è il medesimo di una poesia che, a detta dell'autore, risale ad una poesia composta 20 anni fa e che è stato volutamente lasciato come memorabilia affettivo.
Lo stile poetico dell'autore è ben espresso nella prefazione di Nicola Panizza, filologo e critico, il quale diviene un ritratto tout cour dell'impetuosità e della soverchiante sensibilità delle composizioni del Dingeo. Nelle sue opere poesia e pittura sono le arti che, attraverso parole e colori, meglio riescono ad esprimere i sentimenti più intimi dell'uomo. La moltitudine dei temi trattati nei componimenti segue un fil rouge ben definito, il viaggio. «È importante viaggiare per il semplice motivo che vedi persone diverse da te e luoghi diversi dai tuoi – risponde l'autore nel corso della presentazione – quando parlo dello ionio faccio rimando al mare che unisce due terre a me care». Prendendo come riferimento Puglia e Calabria, regioni che ricoprono un ruolo preminente nel trascorso dell'autore, Dingeo sottolinea l'importanza sia delle proprie radici quanto della vicinanza tra popoli, essendo entrambe le regioni legate storicamente alla Grecia classica, culla della cultura e della civilizzazione del mondo.
Importante per la formazione dell'artista è stata la sua collaborazione, nonché amicizia, con la cantautrice palermitana Giuni Russo, al quale ha dedicato un brano dal titolo gli uomini di hammamet.
Al termine della presentazione, ha voluto congedarsi dall'uditorio con un messaggio di speranza: «È assurdo che in mare debba morire della gente, il mare è da intendere come simbolo di scambio e di possibilità, non come una barrica».
Lo stile poetico dell'autore è ben espresso nella prefazione di Nicola Panizza, filologo e critico, il quale diviene un ritratto tout cour dell'impetuosità e della soverchiante sensibilità delle composizioni del Dingeo. Nelle sue opere poesia e pittura sono le arti che, attraverso parole e colori, meglio riescono ad esprimere i sentimenti più intimi dell'uomo. La moltitudine dei temi trattati nei componimenti segue un fil rouge ben definito, il viaggio. «È importante viaggiare per il semplice motivo che vedi persone diverse da te e luoghi diversi dai tuoi – risponde l'autore nel corso della presentazione – quando parlo dello ionio faccio rimando al mare che unisce due terre a me care». Prendendo come riferimento Puglia e Calabria, regioni che ricoprono un ruolo preminente nel trascorso dell'autore, Dingeo sottolinea l'importanza sia delle proprie radici quanto della vicinanza tra popoli, essendo entrambe le regioni legate storicamente alla Grecia classica, culla della cultura e della civilizzazione del mondo.
Importante per la formazione dell'artista è stata la sua collaborazione, nonché amicizia, con la cantautrice palermitana Giuni Russo, al quale ha dedicato un brano dal titolo gli uomini di hammamet.
Al termine della presentazione, ha voluto congedarsi dall'uditorio con un messaggio di speranza: «È assurdo che in mare debba morire della gente, il mare è da intendere come simbolo di scambio e di possibilità, non come una barrica».