Cronaca
Officina meccanica abusiva scoperta dalla Guardia di Finanza
Sequestrate tutte le attrezzature presenti nell'officina
Ruvo - venerdì 25 gennaio 2019
12.30
I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Trani, nell'ambito di un servizio di controllo economico del territorio finalizzato al contrasto delle diverse forme di abusivismo commerciale ed evasione fiscale, hanno individuato, a Bisceglie e a Ruvo di Puglia, due officine meccaniche per la riparazione di autoveicoli completamente abusive e sconosciute al fisco.
Le Fiamme Gialle hanno trovato all'interno dei locali attrezzature e strumentazioni varie, nonché alcuni soggetti intenti a riparare autovetture. I successivi riscontri effettuati hanno accertato che entrambe le officine sono risultate prive della prescritta iscrizione nel registro delle imprese degli esercenti l'attività di autoriparazione e dei titoli autorizzativi previsti per legge per l'esercizio dell'attività.
Per tali aspetti, i militari hanno provveduto al sequestro amministrativo di tutte le attrezzature presenti nelle carrozzerie abusive, costituite da attrezzi meccanici vari e materiale per la verniciatura degli automezzi. In un caso, sono stati scoperti anche tre lavoratori completamente a nero.
Inoltre, durante il controllo, a Bisceglie, i militari hanno rinvenuto rifiuti speciali pericolosi, olii esausti, innumerevoli scarti di lavorazione di autocarrozzeria e materiale ferroso di vario genere, conservati in violazione della normativa che disciplina lo smaltimento dei rifiuti.
Conseguentemente, sulla base degli elementi di prova acquisiti, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro dell'intera area di circa 2.500 metri quadrati e alla denuncia di due soggetti alla Procura della Repubblica di Trani per la violazione alle norme del Testo Unico Ambientale (decreto legislativo n. 152/2006) in materia di mancato smaltimento dei rifiuti speciali. A loro carico anche l'obbligo della immediata bonifica del sito con il ripristino dello stato dei luoghi.
L'operazione rientra nell'ambito del quotidiano impegno della Guardia di Finanza volto a contrastare le violazioni economiche e finanziarie e l'abusivismo commerciale, che ingenera una concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori che agiscono in conformità alla vigente normativa fiscale e amministrativa.
L'attività di servizio si inserisce altresì nell'ambito della collaborazione con la Regione Puglia in materia di azioni di monitoraggio dei siti inquinati nel territorio pugliese, nella cornice dell'Accordo di Programma Quadro per la Tutela Ambientale, sottoscritto dal Comando Regionale della Guardia di Finanza.
Le Fiamme Gialle hanno trovato all'interno dei locali attrezzature e strumentazioni varie, nonché alcuni soggetti intenti a riparare autovetture. I successivi riscontri effettuati hanno accertato che entrambe le officine sono risultate prive della prescritta iscrizione nel registro delle imprese degli esercenti l'attività di autoriparazione e dei titoli autorizzativi previsti per legge per l'esercizio dell'attività.
Per tali aspetti, i militari hanno provveduto al sequestro amministrativo di tutte le attrezzature presenti nelle carrozzerie abusive, costituite da attrezzi meccanici vari e materiale per la verniciatura degli automezzi. In un caso, sono stati scoperti anche tre lavoratori completamente a nero.
Inoltre, durante il controllo, a Bisceglie, i militari hanno rinvenuto rifiuti speciali pericolosi, olii esausti, innumerevoli scarti di lavorazione di autocarrozzeria e materiale ferroso di vario genere, conservati in violazione della normativa che disciplina lo smaltimento dei rifiuti.
Conseguentemente, sulla base degli elementi di prova acquisiti, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro dell'intera area di circa 2.500 metri quadrati e alla denuncia di due soggetti alla Procura della Repubblica di Trani per la violazione alle norme del Testo Unico Ambientale (decreto legislativo n. 152/2006) in materia di mancato smaltimento dei rifiuti speciali. A loro carico anche l'obbligo della immediata bonifica del sito con il ripristino dello stato dei luoghi.
L'operazione rientra nell'ambito del quotidiano impegno della Guardia di Finanza volto a contrastare le violazioni economiche e finanziarie e l'abusivismo commerciale, che ingenera una concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori che agiscono in conformità alla vigente normativa fiscale e amministrativa.
L'attività di servizio si inserisce altresì nell'ambito della collaborazione con la Regione Puglia in materia di azioni di monitoraggio dei siti inquinati nel territorio pugliese, nella cornice dell'Accordo di Programma Quadro per la Tutela Ambientale, sottoscritto dal Comando Regionale della Guardia di Finanza.