Speciale
Oct, il raggio laser che scopre le malattie dell’occhio
Un esame a immagini che consente di rilevare con precisione eventuali anomalie della cornea e della retina. Ecco come funziona
Ruvo - venerdì 5 gennaio 2018
L'offerta di diagnostica strumentale avanzata del centro oculistico del dott. Gianfranco Seclì, in via Bari a Giovinazzo, si arricchisce di un nuovo strumento all'avanguardia per le diagnosi di malattie della cornea, della retina e del nervo ottico.
Il nuovo sistema OCT prodotto dalla Zeiss ha il vantaggio di essere una tecnologia non invasiva e non a contatto, ripetibile senza mezzo di contrasto, senza limiti di età o stato di salute del paziente che permette di osservare la struttura oculare ad alta definizione.
Le applicazioni cliniche dell'angiografia OCT sono numerose e in continua evoluzione e comprendono malattie vascolari quali retinopatia diabetica (RD), occlusioni venose retiniche (OVR), degenerazione maculare legata all'età (DMLE), neo vascolarizzazioni sottoretiniche della miopia (CNVM), teleangectasie maculari (TM) (2), corioretinopatie sierose centrali acute e croniche (CRSC).
Dott. Seclì, ma che cos'è l'Oct?
«OCT è l'acronimo di "Optical Coherence Tomography" (Tomografia a Coerenza Ottica). È una tecnica di diagnosi per immagini non invasiva, basata sull'interferometria a luce bianca o a bassa coerenza, un fascio laser privo di radiazioni nocive che si impiegato per analizzare le strutture oculari soprattutto retiniche e corneali mediante sezioni ad alta risoluzione.
L'OCT permette di ottenere delle scansioni corneali e retiniche molto precise che consentono di analizzare nel dettaglio gli strati della cornea, la regione centrale della retina denominata macula ed il nervo ottico. Questa metodica di "imaging" consente la diagnosi e il follow-up di numerose patologie corneali e retiniche. In definitiva l'OCT funziona grazie ad una tecnica di misurazione ottica detta interferometria in bassa coerenza.
Il funzionamento è simile a quello dell'ecografia da cui però si differenzia perché invece del suono ricorre alla luce che si propaga molto più velocemente. In questo modo è possibile misurare strutture e distanze nell'ordine di 5 micron rispetto ai 100 degli ultrasuoni».
In quali malattie della retina si può usare?
«L'OCT maculare risulta indispensabile nella diagnosi e nel follow-up della degenerazione maculare senile, nella stadiazione dei fori maculari, nello studio delle membrane epiretiniche maculari (pucker maculare), nei controlli dopo intervento di vitrectomia, nell'edema maculare in particolare in quello presente nella retinopatia diabetica».
OCT e diagnosi del glaucoma. Cosa ci dice a proposito?
«Un altro importante campo di applicazione è il glaucoma dove risulta essere indispensabile per la valutazione della situazione anatomica e dell'eventuale danno a carico delle fibre del nervo ottico.
Grazie all'OCT possiamo misurare lo spessore dello strato delle fibre nervose, uno dei segni precoci di glaucoma è infatti la diminuzione dello spessore di tali fibre evidenziando, in alcuni casi, una alterazione precoce delle stesse in presenza di un campo visivo normale. Ciò permette di iniziare tempestivamente una terapia per rallentare la progressione della patologia.
Possiamo anche misurare i vari parametri della papilla ottica, nello specifico l'escavazione della papilla, che è un altro dei segni precoci del glaucoma. Essendo un esame preciso e riproducibile, permette di seguire l'evoluzione del glaucoma in maniera più accurata che non con altre metodiche».
Un esame veloce, indolore che non utilizza radiazioni, ma un semplice fascio di luce
«Si tratta di un esame molto rapido. L'esecuzione è semplice e veloce dura circa 10-15 minuti. Il paziente è seduto di fronte allo strumento e viene invitato dall'operatore a fissare una mira luminosa: la scansione parte nel momento in cui viene messa a fuoco la struttura oculare da analizzare.
La maggior parte del tempo è necessaria per l'analisi delle scansioni stesse da parte dell'esaminatore che rilascerà il referto. Un altro aspetto importante è che l'interferometria ottica non necessita di contatto con il tessuto da esaminare.
Quindi per eseguire l'OCT non sono necessari colliri anestetici, non è necessaria l'iniezione di sostanze di contrasto e non c'è bisogno di dilatare la pupilla del paziente».
Come prenotare l'esame?
«L'esame OCT è eseguibile presso il centro oculistico del dott. Gianfranco Seclì in tempi rapidi e allo stesso costo del S.S.N. telefonando al numero 349.18.99.374».
Il nuovo sistema OCT prodotto dalla Zeiss ha il vantaggio di essere una tecnologia non invasiva e non a contatto, ripetibile senza mezzo di contrasto, senza limiti di età o stato di salute del paziente che permette di osservare la struttura oculare ad alta definizione.
Le applicazioni cliniche dell'angiografia OCT sono numerose e in continua evoluzione e comprendono malattie vascolari quali retinopatia diabetica (RD), occlusioni venose retiniche (OVR), degenerazione maculare legata all'età (DMLE), neo vascolarizzazioni sottoretiniche della miopia (CNVM), teleangectasie maculari (TM) (2), corioretinopatie sierose centrali acute e croniche (CRSC).
Dott. Seclì, ma che cos'è l'Oct?
«OCT è l'acronimo di "Optical Coherence Tomography" (Tomografia a Coerenza Ottica). È una tecnica di diagnosi per immagini non invasiva, basata sull'interferometria a luce bianca o a bassa coerenza, un fascio laser privo di radiazioni nocive che si impiegato per analizzare le strutture oculari soprattutto retiniche e corneali mediante sezioni ad alta risoluzione.
L'OCT permette di ottenere delle scansioni corneali e retiniche molto precise che consentono di analizzare nel dettaglio gli strati della cornea, la regione centrale della retina denominata macula ed il nervo ottico. Questa metodica di "imaging" consente la diagnosi e il follow-up di numerose patologie corneali e retiniche. In definitiva l'OCT funziona grazie ad una tecnica di misurazione ottica detta interferometria in bassa coerenza.
Il funzionamento è simile a quello dell'ecografia da cui però si differenzia perché invece del suono ricorre alla luce che si propaga molto più velocemente. In questo modo è possibile misurare strutture e distanze nell'ordine di 5 micron rispetto ai 100 degli ultrasuoni».
In quali malattie della retina si può usare?
«L'OCT maculare risulta indispensabile nella diagnosi e nel follow-up della degenerazione maculare senile, nella stadiazione dei fori maculari, nello studio delle membrane epiretiniche maculari (pucker maculare), nei controlli dopo intervento di vitrectomia, nell'edema maculare in particolare in quello presente nella retinopatia diabetica».
OCT e diagnosi del glaucoma. Cosa ci dice a proposito?
«Un altro importante campo di applicazione è il glaucoma dove risulta essere indispensabile per la valutazione della situazione anatomica e dell'eventuale danno a carico delle fibre del nervo ottico.
Grazie all'OCT possiamo misurare lo spessore dello strato delle fibre nervose, uno dei segni precoci di glaucoma è infatti la diminuzione dello spessore di tali fibre evidenziando, in alcuni casi, una alterazione precoce delle stesse in presenza di un campo visivo normale. Ciò permette di iniziare tempestivamente una terapia per rallentare la progressione della patologia.
Possiamo anche misurare i vari parametri della papilla ottica, nello specifico l'escavazione della papilla, che è un altro dei segni precoci del glaucoma. Essendo un esame preciso e riproducibile, permette di seguire l'evoluzione del glaucoma in maniera più accurata che non con altre metodiche».
Un esame veloce, indolore che non utilizza radiazioni, ma un semplice fascio di luce
«Si tratta di un esame molto rapido. L'esecuzione è semplice e veloce dura circa 10-15 minuti. Il paziente è seduto di fronte allo strumento e viene invitato dall'operatore a fissare una mira luminosa: la scansione parte nel momento in cui viene messa a fuoco la struttura oculare da analizzare.
La maggior parte del tempo è necessaria per l'analisi delle scansioni stesse da parte dell'esaminatore che rilascerà il referto. Un altro aspetto importante è che l'interferometria ottica non necessita di contatto con il tessuto da esaminare.
Quindi per eseguire l'OCT non sono necessari colliri anestetici, non è necessaria l'iniezione di sostanze di contrasto e non c'è bisogno di dilatare la pupilla del paziente».
Come prenotare l'esame?
«L'esame OCT è eseguibile presso il centro oculistico del dott. Gianfranco Seclì in tempi rapidi e allo stesso costo del S.S.N. telefonando al numero 349.18.99.374».