Politica
Nuova legge regionale sulle ristrutturazioni edilizie, c'è la mozione di Forza Italia Ruvo
«La città possiede un’enorme patrimonio edilizio che va rigenerato e riportato a ecologia»
Ruvo - lunedì 29 gennaio 2024
10.50 Comunicato Stampa
«Senza la delibera del Consiglio comunale che recepisce la legge, non possono essere attuate tutte le misure previste dal nuovo Piano Casa. La Legge regionale 36 è una norma che introduce ristrutturazioni urbanistiche con delocalizzazioni, misure finalizzate alle realizzazioni di Ers, edilizia residenziale sociale, in una città come la nostra che ha estremo bisogno di edilizia residenziale e che rappresenterebbe un'opportunità per far scorrere la graduatoria degli aventi diritto agli alloggi. Ruvo possiede un'enorme patrimonio edilizio che va rigenerato e riportato ad ecologia, anche perché fortemente energivoro».
Inizia così la nota stampa diffusa da Forza Italia Ruvo di Puglia.
«Di fatto gli interventi che saranno eseguiti dovranno, essere finalizzati alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente ed alla promozione degli interventi di edilizia residenziale sociale e dovranno essere orientati alla progressiva riduzione del degrado, del sottoutilizzo e dell'abbandono degli ambiti urbanizzati interessati, contribuendo al contenimento del consumo di suolo, all'adattamento ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici a scala urbana".
Saranno riconosciuti degli incentivi volumetrici del 20% del totale complessivo, e comunque non oltre 300 metri cubi, per gli interventi di ampliamento di edifici esistenti; del 20% della volumetria complessiva, e comunque non oltre 200 metri cubi, per gli interventi di ampliamento di edifici residenziali esistenti, che non comportino la modifica della destinazione d'uso; del 35% della volumetria complessiva per gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti, legittimi o legittimati, ricadenti nelle zone omogenee B e C, aventi qualsiasi destinazione d'uso, da destinare alla residenza; del 35% della volumetria complessiva, e comunque non oltre 200 metri cubi, per gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali esistenti, legittimi o legittimati, nei contesti rurali identificati dal proprio strumento urbanistico come zone omogenee E, che non comportino la modifica della destinazione d'uso; del 35% della volumetria complessiva per gli interventi di delocalizzazione all'interno delle zone B e C, delle volumetrie rivenienti dalla demolizione di edifici esistenti, aventi qualsiasi destinazione d'uso, da destinare alla residenza.
Il procedimento per il riconoscimento degli incentivi previsti, sarà disciplinato dai Comuni che saranno tenuti ad approvare una delibera di Consiglio, che con la mozione depositata oggi da Mariatiziana Rutigliani capogruppo di Forza Italia si sollecita, con la quale vengono individuati gli specifici ambiti all'interno dei quali consentire il riconoscimento degli incentivi volumetrici per gli interventi di ampliamento o demolizione e ricostruzione.
"In fatto di enunciazioni di principio abbiamo ascoltato tante volte queste volontà dai banchi della maggioranza, ora è il momento di essere consequenziali adoperandosi in tempi brevi per il recepimento della Legge Regionale 36,per ribadire la centralità del diritto alla casa, venire incontro alle esigenze dei cittadini, favorire l'edilizia quale settore trainante dell'economia anche locale, e stabilire regole chiare e stabili nel tempo vieppiù in considerazione degli strumenti urbanistici attualmente a disposizione oltre che consentire l'accoglimento delle istanze delle imprese per le ristrutturazioni che in caso contrario sarebbero bloccate ed irricevibili».
Inizia così la nota stampa diffusa da Forza Italia Ruvo di Puglia.
«Di fatto gli interventi che saranno eseguiti dovranno, essere finalizzati alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente ed alla promozione degli interventi di edilizia residenziale sociale e dovranno essere orientati alla progressiva riduzione del degrado, del sottoutilizzo e dell'abbandono degli ambiti urbanizzati interessati, contribuendo al contenimento del consumo di suolo, all'adattamento ed alla mitigazione dei cambiamenti climatici a scala urbana".
Saranno riconosciuti degli incentivi volumetrici del 20% del totale complessivo, e comunque non oltre 300 metri cubi, per gli interventi di ampliamento di edifici esistenti; del 20% della volumetria complessiva, e comunque non oltre 200 metri cubi, per gli interventi di ampliamento di edifici residenziali esistenti, che non comportino la modifica della destinazione d'uso; del 35% della volumetria complessiva per gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici esistenti, legittimi o legittimati, ricadenti nelle zone omogenee B e C, aventi qualsiasi destinazione d'uso, da destinare alla residenza; del 35% della volumetria complessiva, e comunque non oltre 200 metri cubi, per gli interventi di demolizione e ricostruzione di edifici residenziali esistenti, legittimi o legittimati, nei contesti rurali identificati dal proprio strumento urbanistico come zone omogenee E, che non comportino la modifica della destinazione d'uso; del 35% della volumetria complessiva per gli interventi di delocalizzazione all'interno delle zone B e C, delle volumetrie rivenienti dalla demolizione di edifici esistenti, aventi qualsiasi destinazione d'uso, da destinare alla residenza.
Il procedimento per il riconoscimento degli incentivi previsti, sarà disciplinato dai Comuni che saranno tenuti ad approvare una delibera di Consiglio, che con la mozione depositata oggi da Mariatiziana Rutigliani capogruppo di Forza Italia si sollecita, con la quale vengono individuati gli specifici ambiti all'interno dei quali consentire il riconoscimento degli incentivi volumetrici per gli interventi di ampliamento o demolizione e ricostruzione.
"In fatto di enunciazioni di principio abbiamo ascoltato tante volte queste volontà dai banchi della maggioranza, ora è il momento di essere consequenziali adoperandosi in tempi brevi per il recepimento della Legge Regionale 36,per ribadire la centralità del diritto alla casa, venire incontro alle esigenze dei cittadini, favorire l'edilizia quale settore trainante dell'economia anche locale, e stabilire regole chiare e stabili nel tempo vieppiù in considerazione degli strumenti urbanistici attualmente a disposizione oltre che consentire l'accoglimento delle istanze delle imprese per le ristrutturazioni che in caso contrario sarebbero bloccate ed irricevibili».