Cronaca
Nessuna violenza sessuale nei confronti di una minore, assolto un 70enne
I fatti nel 2016. Dal Tribunale di Trani è arrivata l'assoluzione con formula piena: «Non ha commesso il fatto»
Ruvo - martedì 5 febbraio 2019
Il Tribunale Collegiale di Trani ha assolto un 70enne di Ruvo di Puglia, difeso dall'avvocato Maurizio Masellis, dall'accusa di violenza sessuale, per fatti risalenti al 2016, ai danni di una ragazza sua concittadina, all'epoca di 16 anni.
A dare avvio alle indagini, condotte dai Carabinieri, il racconto della presunta vittima, avvicinata dall'uomo nei pressi di un locale frequentato da giovani: l'uomo - secondo la versione della 16enne - approfittando di un momento di intensa emotività della ragazza, fortemente turbata a causa di un litigio con il fidanzato, con il pretesto di consolarla avrebbe compiuto una serie di atteggiamenti fortemente equivocabili.
Piccole carezze sul volto, ma anche apprezzamenti diretti, fino, contro la volontà della stessa, ad infilarle una mano all'interno della camicetta, palpandola. E così l'uomo, pensionato e dalla fedina penale immacolata, accusato di aver avuto attenzioni sessuali nei confronti della ragazza, fu tratto in arresto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare e collocato agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Accusato di violenza sessuale, durante l'interrogatorio di garanzia respinse qualsiasi addebito, ma non riuscì ad evitare il processo, tenutosi dinanzi al presidente Marina Chiddo che ha assolto l'imputato per «non aver commesso il fatto»: Maurizio Masellis, infatti, facendo emergere l'infondatezza delle accuse, è riuscito a dimostrare la completa estraneità ai fatti che erano stati contestati all'uomo sulla scorta delle dichiarazioni della 16enne.
Dichiarazioni rilevatesi, evidentemente infondate, almeno nei suoi confronti. E così il 70enne, dopo 3 anni passati fra domiciliari ed un processo, può finalmente tirare un grosso sospiro di sollievo dopo aver vissuto un vero e proprio incubo.
A dare avvio alle indagini, condotte dai Carabinieri, il racconto della presunta vittima, avvicinata dall'uomo nei pressi di un locale frequentato da giovani: l'uomo - secondo la versione della 16enne - approfittando di un momento di intensa emotività della ragazza, fortemente turbata a causa di un litigio con il fidanzato, con il pretesto di consolarla avrebbe compiuto una serie di atteggiamenti fortemente equivocabili.
Piccole carezze sul volto, ma anche apprezzamenti diretti, fino, contro la volontà della stessa, ad infilarle una mano all'interno della camicetta, palpandola. E così l'uomo, pensionato e dalla fedina penale immacolata, accusato di aver avuto attenzioni sessuali nei confronti della ragazza, fu tratto in arresto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare e collocato agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
Accusato di violenza sessuale, durante l'interrogatorio di garanzia respinse qualsiasi addebito, ma non riuscì ad evitare il processo, tenutosi dinanzi al presidente Marina Chiddo che ha assolto l'imputato per «non aver commesso il fatto»: Maurizio Masellis, infatti, facendo emergere l'infondatezza delle accuse, è riuscito a dimostrare la completa estraneità ai fatti che erano stati contestati all'uomo sulla scorta delle dichiarazioni della 16enne.
Dichiarazioni rilevatesi, evidentemente infondate, almeno nei suoi confronti. E così il 70enne, dopo 3 anni passati fra domiciliari ed un processo, può finalmente tirare un grosso sospiro di sollievo dopo aver vissuto un vero e proprio incubo.