Speciale
Nel cielo di Roma, la poesia del pallone areostatico del ruvese Biagio Di Rella – LE FOTO
L’arte di Biagio Di Rella conquista Papa Francesco: un gesto di fede e tradizione universale
Ruvo - giovedì 19 dicembre 2024
12.51
Ieri, il Vaticano ha combinato la maestosità della fede alla delicatezza dell'artigianato. Un pallone aerostatico, creato dal Cavaliere Biagio Di Rella, maestro indiscusso dell'arte ruvese, si è sollevato verso il cielo in un silenzioso dialogo con l'eterno, incantando migliaia di fedeli e trasformando l'udienza di Papa Francesco in un'esperienza indimenticabile.
Un'opera d'arte vivente, progettata per durare il tempo di un respiro e destinata a lasciare un'impronta simbolica. I motivi ornamentali del pallone – intrecci di colori vibranti e forme geometriche della tradizione pugliese – raccontano storie antiche e portano un messaggio universale: la speranza e l'armonia come vie per unire un mondo diviso.
Ad amplificare la suggestione di quel momento unico, le melodie ipnotiche della Bassa Musica "Amici Veri" di Molfetta, un gruppo che da anni dona nuova vita alle tradizioni sonore della Puglia. Il loro accompagnamento musicale, profondo e solenne, ha avvolto l'ascesa del pallone in un'atmosfera intima.
Dietro le quinte di questo spettacolo, l'instancabile lavoro dell'associazione "Liberi e Forti" di Sezze, che insieme a Di Rella ha orchestrato un evento che è stato un omaggio a Papa Francesco e una celebrazione della capacità dell'arte e della cultura di farsi linguaggi universali.
Il pallone è diventato un simbolo di preghiera comune, una poesia senza parole.
L'arte dei palloni aerostatici, ereditata dalla tradizione e perfezionata nel tempo, è un'eccellenza che Di Rella ha saputo trasformare in una forma di narrazione universale. Ogni dettaglio del pallone, dalla progettazione alla decorazione, è stato pensato per celebrare la tradizione pugliese e per trasmettere un messaggio di unità e spiritualità che parla a credenti e non.
Roma, ancora una volta, ha accolto un frammento d'Italia che si è fatto dono al mondo. E ieri, nella semplicità di un pallone aerostatico che ruotava sotto gli occhi del Santo Parre, migliaia di persone hanno trovato una scintilla di bellezza e un momento di condivisione.
Un'opera d'arte vivente, progettata per durare il tempo di un respiro e destinata a lasciare un'impronta simbolica. I motivi ornamentali del pallone – intrecci di colori vibranti e forme geometriche della tradizione pugliese – raccontano storie antiche e portano un messaggio universale: la speranza e l'armonia come vie per unire un mondo diviso.
Ad amplificare la suggestione di quel momento unico, le melodie ipnotiche della Bassa Musica "Amici Veri" di Molfetta, un gruppo che da anni dona nuova vita alle tradizioni sonore della Puglia. Il loro accompagnamento musicale, profondo e solenne, ha avvolto l'ascesa del pallone in un'atmosfera intima.
Dietro le quinte di questo spettacolo, l'instancabile lavoro dell'associazione "Liberi e Forti" di Sezze, che insieme a Di Rella ha orchestrato un evento che è stato un omaggio a Papa Francesco e una celebrazione della capacità dell'arte e della cultura di farsi linguaggi universali.
Il pallone è diventato un simbolo di preghiera comune, una poesia senza parole.
L'arte dei palloni aerostatici, ereditata dalla tradizione e perfezionata nel tempo, è un'eccellenza che Di Rella ha saputo trasformare in una forma di narrazione universale. Ogni dettaglio del pallone, dalla progettazione alla decorazione, è stato pensato per celebrare la tradizione pugliese e per trasmettere un messaggio di unità e spiritualità che parla a credenti e non.
Roma, ancora una volta, ha accolto un frammento d'Italia che si è fatto dono al mondo. E ieri, nella semplicità di un pallone aerostatico che ruotava sotto gli occhi del Santo Parre, migliaia di persone hanno trovato una scintilla di bellezza e un momento di condivisione.