9 Musicisti da non dimenticare. <span>Foto Teresa Fiore</span>
9 Musicisti da non dimenticare. Foto Teresa Fiore
Eventi e cultura

Memorie in musica, ieri sera un omaggio ai grandi maestri di Ruvo di Puglia - LE FOTO

Un viaggio tra storia, emozioni e note immortali al Teatro Comunale


Nella incantevole cornice del Teatro Comunale di Ruvo di Puglia, ieri sera 1° febbraio si è svolto un evento di straordinario spessore culturale e commemorativo, destinato a imprimersi nella memoria della città.
"9 Musicisti da non dimenticare", promosso dal Lions Club Ruvo di Puglia Talos Host con il patrocinio del Comune, ha reso un omaggio a nove illustri protagonisti della scena musicale locale, celebrandone l'eredità artistica e spirituale.

La serata, magistralmente orchestrata, ha avuto come protagonisti Enzo Lorusso, i fratelli Amenduni, Giuseppe Summo, Santino Tedone, Francesco Porto, Marino Pellegrini, Franco Sette, Basilio Giandonato e Vincenzo Ciliberti. Straordinari talenti che, pur non essendo più tra noi, continuano a vivere nelle melodie che hanno composto e negli insegnamenti che hanno tramandato. L'evento ha rappresentato un atto d'amore verso il patrimonio musicale ruvese, ponendosi come punto di congiunzione tra il passato e il futuro.

A inaugurare la serata, Grazia Tedone, presidente del Lions Club, che ha dato il benvenuto al pubblico con parole cariche di gratitudine. Hanno fatto seguito gli interventi istituzionali del sindaco Pasquale Chieco e di Giuseppe D'Aprile, secondo vicegovernatore dei Lions del distretto 108 AB, il quale ha sottolineato l'importanza di custodire la cultura musicale come segno distintivo di una comunità. Nel suo discorso, ha ribadito il motto dei Lions Club, "Make your mark" (lasciate un'impronta), evidenziando come eventi di tale calibro contribuiscano a perpetuare la bellezza dell'arte nel tempo. Presenti anche l'assessora Anna Maria Riefolo del Comune di Barletta, e Rocco Lauciello, presidente della Pro Loco di Ruvo di Puglia.

Uno dei momenti più significativi della serata è stata la presentazione del progetto "Orme – Memoria della Musica", nato dalla meticolosa ricerca del maestro Livio Minafra. Questa iniziativa ambiziosa si propone di salvaguardare e tramandare l'immenso patrimonio sonoro della città attraverso una raccolta monumentale di immagini, registrazioni e documenti. Elemento chiave del progetto è la posa di targhe commemorative nei pressi delle abitazioni degli artisti onorati, affinché la loro memoria possa essere tangibilmente integrata nel tessuto urbano e sociale della comunità.

Nel suo intervento, il sindaco Chieco ha sottolineato l'importanza di un'iniziativa di tale respiro, ricordando come la musica abbia da sempre costituito un pilastro identitario per Ruvo di Puglia. Ha poi annunciato con entusiasmo l'istituzione della Casa della Musica nell'ex Convento dei Cappuccini, un polo dedicato alla conservazione e alla produzione musicale che fungerà da archivio storico e spazio creativo per le nuove generazioni di artisti.

L'evento è stato arricchito dall'intensità e dalla maestria dei musicisti ospiti. Il Maestro Livio Minafra, con il suo pianoforte, e Leonardo Di Gioia, alla fisarmonica, hanno regalato un'esperienza sonora di rara profondità. Di particolare impatto è stata l'esecuzione di Lullaby for Ely, una delicata ninna nanna che ha aperto la serata musicale, composta da Di Gioia e dedicata alla figlia di cinque mesi, Elisa. Un momento carico di dolcezza e poesia che ha saputo toccare le corde più intime del pubblico, che ha seguito ogni nota con emozione palpabile.

La scelta del repertorio, una sapiente combinazione di brani evocativi e sonorità avvolgenti, ha reso il concerto un viaggio musicale che ha attraversato epoche e generi.
Minafra, nel suo intervento, ha invitato i presenti a riflettere su una domanda fondamentale: "La memoria è un dovere o un piacere?". Una provocazione che ha suscitato spunti di riflessione, ponendo l'accento sulla necessità di considerare il ricordo non come un mero esercizio nostalgico, ma come un'energia vitale, capace di ispirare e orientare il futuro.

Durante la serata, Livio Minafra ha raccontato le storie straordinarie di questi nove musicisti, facendo emergere il lato umano e artistico di ognuno di loro.
Ha ricordato Marino Pellegrini, barbiere di professione, ma musicista per passione, che con il suo mandolino allietava le feste popolari componendo valzer e mazurche che ancora oggi risuonano nelle tradizioni locali.
Antonio e Alessandro Amenduni, fratelli e maestri di musica, incarnavano l'ideale di una formazione gratuita e accessibile a tutti, lasciando un'eredità musicale che continua a vivere nelle bande cittadine.
Basilio Giandonato, un altro grande maestro, ha lasciato un'impronta indelebile nelle composizioni bandistiche, le cui marce risuonano ancora per le strade della città, permettendo alla sua arte di non svanire nel tempo.
Particolarmente toccante è stato il ricordo di Santino Tedone, primo clarinetto della RAI di Roma, che con il suo talento straordinario ha portato il nome di Ruvo di Puglia sui palcoscenici più prestigiosi d'Italia.
Franco Sette, un altro musicista nato dall'umiltà, esercitava il mestiere di barbiere, ma la sua vera vocazione era la musica, che trasformava ogni momento di vita quotidiana in una sinfonia di note e passione.

Livio Minafra ha anche rilevato come la tradizione musicale ruvese affondi le sue radici in epoche lontane: già nel 1871, in una situazione di grande povertà e difficoltà sociale, fu istituita la figura del maestro di musica, dando così ai giovani della città la possibilità di apprendere un'arte che sarebbe diventata il loro riscatto.

Un sentito ringraziamento è stato rivolto agli organizzatori e allo staff de "La Luna nel Letto", ai due soci del Lions Club Peppino Gasparro e Mariella Stragapede, il cui contributo è stato essenziale per la riuscita della serata. Il Lions Club, con il supporto delle istituzioni locali, ha dato vita a un'iniziativa che onora il passato e getta solide basi per la valorizzazione della musica ruvese negli anni a venire.

Attraverso il racconto delle vite di questi musicisti, delle loro battaglie e del loro amore incondizionato per l'arte, "9 Musicisti da non dimenticare" ha trasformato il Teatro Comunale in un tempio della memoria e della bellezza. Un tributo necessario, un monito affinché la cultura musicale di Ruvo di Puglia continui a risuonare, forte e chiara, nel cuore di chiunque vorrà ascoltarla.
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