Cronaca
Sequestro di droga tra Ruvo e Bitonto. Oltre nove quintali, Due arresti
La scoperta della Squadra Mobile: interrotto il confezionamento di dosi per un milione di euro. In manette un 48enne e un 44enne
Ruvo - venerdì 19 agosto 2022
11.31
Maxi sequestro di droga a Ruvo di Puglia, al confine con Bitonto: gli uomini della Squadra Mobile scovano 900 chilogrammi di marijuana e arrestano il 48enne M.R. e il 44enne B.F., residenti fra le frazioni di Mariotto e di Palombaio, per la detenzione, aggravata dall'ingente quantitativo, ai fini di spaccio, di stupefacenti.
Alle spalle del muretto c'era una stalla abbandonata di circa 70 metri. I due bitontini (il più grande incensurato, l'altro, invece, latitante da giugno) sono stati colti nella flagranza di reato mentre - secondo i poliziotti, che si sono avvicinati con molta prudenza all'obiettivo - stavano pesando, stoccando e infine confezionando numerosi cartoni di marijuana, pronti per essere portati via. Una parte della droga era stata già ripartita in vari scatoloni e buste pronte per essere trasportate. L'immediato intervento, che ha permesso di bloccare i due bitontini, ha consentito agli agenti di riscontrare come nell'intera area fosse stata allestita una vera e propria base logistica di confezionamento e smistamento dello stupefacente: oltre 900 chilogrammi di marijuana, di cui, una parte già ripartita in vari scatoloni, mentre ammassato al suolo vi era ulteriore stupefacente che doveva essere lavorato. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato oltre 1 milione di euro.
Il 48enne è risultato incensurato, mentre l'altro era latitante da giugno: sul 44enne, infatti, pendeva un'ordinanza di arresto per i reati di ricettazione e di resistenza a pubblico ufficiale. Non si esclude, infatti, che l'uomo avesse trovato proprio nella stalla, dove è stato scoperto il deposito della droga, un nascondiglio perfetto. Tanto che all'interno era presente un giaciglio che consentiva ai due di dormire lì, svolgendo, eventualmente, anche attività di guardiania della sostanza illecita.
All'interno della struttura è stato sequestrato anche materiale per il confezionamento quali macchinari per porre le buste sottovuoto, bilance, cassette, generatori elettrici e strumenti atti alla medesima finalità. I due bitontini, espletate le procedure di rito, sono stati portati in carcere, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
La scoperta è avvenuta ieri. In particolare, in questi giorni gli agenti della Questura del capoluogo sono stati impegnati in specifici servizi finalizzati al contrasto della diffusione degli stupefacenti, realizzando dei veri e propri rastrellamenti nell'area della Murgia, zona poco frequentata e quindi potenzialmente utilizzata per la realizzazione di traffici illeciti. Ad insospettire i poliziotti, all'incrocio tra la strada provinciale 36 la 151, un muretto a secco, occultato dalla fitta vegetazione.Alle spalle del muretto c'era una stalla abbandonata di circa 70 metri. I due bitontini (il più grande incensurato, l'altro, invece, latitante da giugno) sono stati colti nella flagranza di reato mentre - secondo i poliziotti, che si sono avvicinati con molta prudenza all'obiettivo - stavano pesando, stoccando e infine confezionando numerosi cartoni di marijuana, pronti per essere portati via. Una parte della droga era stata già ripartita in vari scatoloni e buste pronte per essere trasportate. L'immediato intervento, che ha permesso di bloccare i due bitontini, ha consentito agli agenti di riscontrare come nell'intera area fosse stata allestita una vera e propria base logistica di confezionamento e smistamento dello stupefacente: oltre 900 chilogrammi di marijuana, di cui, una parte già ripartita in vari scatoloni, mentre ammassato al suolo vi era ulteriore stupefacente che doveva essere lavorato. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato oltre 1 milione di euro.
Il 48enne è risultato incensurato, mentre l'altro era latitante da giugno: sul 44enne, infatti, pendeva un'ordinanza di arresto per i reati di ricettazione e di resistenza a pubblico ufficiale. Non si esclude, infatti, che l'uomo avesse trovato proprio nella stalla, dove è stato scoperto il deposito della droga, un nascondiglio perfetto. Tanto che all'interno era presente un giaciglio che consentiva ai due di dormire lì, svolgendo, eventualmente, anche attività di guardiania della sostanza illecita.
All'interno della struttura è stato sequestrato anche materiale per il confezionamento quali macchinari per porre le buste sottovuoto, bilance, cassette, generatori elettrici e strumenti atti alla medesima finalità. I due bitontini, espletate le procedure di rito, sono stati portati in carcere, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.