Politica
Mariatiziana Rutigliani replica a Chieco: «Dal sindaco attacco scomposto e violento. Per la riapertura del Grottone bisogna solo ringraziare la famiglia Jatta»
«Ancora una volta non si perde occasione per aizzare le folle con toni e termini violenti e denigratori e con un linguaggio lontano anni luce da quella che dovrebbe essere la comunicazione istituzionale»
Ruvo - domenica 7 agosto 2022
21.54
Domenica "bollente" per la politica ruvese che domenica mattina, in piena estate agostana, ha dovuto assistere a un durissimo duello a distanza tra il sindaco Pasquale Chieco e la consigliera comunale Mariatiziana Rutigliani.
E' Chieco a dare fuoco alle polveri con quello che in apparenza sembrava essere un innocente post su Facebook dedicato al Museo Jatta e al successo della mostra nel Grottone. Si è capito subito, invece, che l'elogio alla mostra altro non era che una bordata all'indirizzo della consigliera Rutigliani, ribattezzata «la consigliera incendiaria.
Il sindaco attacca a testa bassa l'esponente di Forza Italia, ripesca un vecchio confronto politico andato in scena due anni fa in consiglio comunale e l'accusa di aver fatto all'epoca «terrorismo e di giocare con i sentimenti di una comunità che ha nel "suo" museo uno dei luoghi più amati e identitari».
Nonostante la domenica al mare con la famiglia, la replica di Mariatiziana Rutigliani non si è fatta attendere. La consigliera parla di un attacco da parte del sindaco scomposto e denigratorio, fatto «con l'utilizzo di ricostruzioni e termini degni del peggiore giornaletto di provincia fatti invece su pagina e comunicazione istituzionale».
Rutigliani spiega che circa la riapertura del Museo Jatta non ci sono meriti che il sindaco e l'amministrazione comunale possano attestarsi, «atteso che la collezione è stata resa fruibile a seguito di accordo tra Famiglia Jatta e Sovrintendenza. A seguito di questo accordo parte della collezione assieme a tanti altri beni di proprietà esclusiva della famiglia sono finalmente visibili e fruibili con concessione in comodato d'uso gratuito del "Grottone" . Ed è a questa famiglia che dobbiamo rivolgere unicamente il nostro grazie».
`«Ancora una volta non si perde occasione per aizzare le folle con toni e termini violenti e denigratori e con un linguaggio lontano anni luce da quella che dovrebbe essere la comunicazione istituzionale» dice Rutigliani. «Certo, se un sindaco scrive in questo modo è agevole pensare che sia legittimo ed ammesso. Mi sono limitata all'epoca dei fatti a sollecitare alcune richieste e il malcontento che derivava dalla chiusura del museo e dall'assenza di fruibilità della collezione. Un argomento di consiglio comunale poi portato in sede parlamentare con un'interrogazione».
«Nessuna raccolta firme né petizioni sono state avviate dalla sottoscritta come agevolmente si può verificare atteso che mi piace fare politica e farla nei luoghi ad essa deputati. Ho evidenziato l'allegro spostamento della collezione in altre città con tanto di selfie a fronte di un concreto impegno a mantenere a Ruvo fruibili quei beni per il tempo dei restauri. Anni di chiusura e sempre i soliti nove mesi decantati per i lavori che come vedete a distanza di tre anni sono sempre nove mesi (maggio 2023) Ci si lamenta poi della mia assenza all'apertura del 28 luglio, come se dovessi giustificare come e quando visitare una mostra per la quale a memoria l'opposizione non ha ricevuto alcun invito . Sono felice invece della possibilità concessa dalla famiglia Jatta alla città e ai nostri turisti che "forse" e questa volta me ne prendo i meriti è derivata dal far luce su una assurda lunghissima chiusura che meritava attenzione e soluzioni alternative già da tempo! Ringrazio tutti coloro che stanno esprimendo solidarietà alla sottoscritta per l'attacco ricevuto».
E' Chieco a dare fuoco alle polveri con quello che in apparenza sembrava essere un innocente post su Facebook dedicato al Museo Jatta e al successo della mostra nel Grottone. Si è capito subito, invece, che l'elogio alla mostra altro non era che una bordata all'indirizzo della consigliera Rutigliani, ribattezzata «la consigliera incendiaria.
Il sindaco attacca a testa bassa l'esponente di Forza Italia, ripesca un vecchio confronto politico andato in scena due anni fa in consiglio comunale e l'accusa di aver fatto all'epoca «terrorismo e di giocare con i sentimenti di una comunità che ha nel "suo" museo uno dei luoghi più amati e identitari».
Nonostante la domenica al mare con la famiglia, la replica di Mariatiziana Rutigliani non si è fatta attendere. La consigliera parla di un attacco da parte del sindaco scomposto e denigratorio, fatto «con l'utilizzo di ricostruzioni e termini degni del peggiore giornaletto di provincia fatti invece su pagina e comunicazione istituzionale».
Rutigliani spiega che circa la riapertura del Museo Jatta non ci sono meriti che il sindaco e l'amministrazione comunale possano attestarsi, «atteso che la collezione è stata resa fruibile a seguito di accordo tra Famiglia Jatta e Sovrintendenza. A seguito di questo accordo parte della collezione assieme a tanti altri beni di proprietà esclusiva della famiglia sono finalmente visibili e fruibili con concessione in comodato d'uso gratuito del "Grottone" . Ed è a questa famiglia che dobbiamo rivolgere unicamente il nostro grazie».
`«Ancora una volta non si perde occasione per aizzare le folle con toni e termini violenti e denigratori e con un linguaggio lontano anni luce da quella che dovrebbe essere la comunicazione istituzionale» dice Rutigliani. «Certo, se un sindaco scrive in questo modo è agevole pensare che sia legittimo ed ammesso. Mi sono limitata all'epoca dei fatti a sollecitare alcune richieste e il malcontento che derivava dalla chiusura del museo e dall'assenza di fruibilità della collezione. Un argomento di consiglio comunale poi portato in sede parlamentare con un'interrogazione».
«Nessuna raccolta firme né petizioni sono state avviate dalla sottoscritta come agevolmente si può verificare atteso che mi piace fare politica e farla nei luoghi ad essa deputati. Ho evidenziato l'allegro spostamento della collezione in altre città con tanto di selfie a fronte di un concreto impegno a mantenere a Ruvo fruibili quei beni per il tempo dei restauri. Anni di chiusura e sempre i soliti nove mesi decantati per i lavori che come vedete a distanza di tre anni sono sempre nove mesi (maggio 2023) Ci si lamenta poi della mia assenza all'apertura del 28 luglio, come se dovessi giustificare come e quando visitare una mostra per la quale a memoria l'opposizione non ha ricevuto alcun invito . Sono felice invece della possibilità concessa dalla famiglia Jatta alla città e ai nostri turisti che "forse" e questa volta me ne prendo i meriti è derivata dal far luce su una assurda lunghissima chiusura che meritava attenzione e soluzioni alternative già da tempo! Ringrazio tutti coloro che stanno esprimendo solidarietà alla sottoscritta per l'attacco ricevuto».