Vita di città
Manifesti sessisti, c'è l'ordinanza: «Via entro le 20.00 di oggi»
L'ordinanza si appella al divieto di esposizione di manifesti a salvaguardia della pubblica decenza
Ruvo - martedì 5 febbraio 2019
18.09 Comunicato Stampa
Emessa in queste ore l'ordinanza sindacale che ordina alla ditta proprietaria degli impianti pubblicitari di via Pertini e piazza Libertà, e alla ditta responsabile del messaggio pubblicitario la rimozione immediata dei cartelloni e dei manifesti di contenuto sessista, lesivo della dignità delle donne e indecoroso per la città affissi ieri.
L'ordinanza, ex art. 54, comma 4, D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 - "Divieto di esposizione al pubblico di manifesti, locandine e materiale in genere a contenuto osceno a salvaguardia della pubblica decenza e del decoro urbano", fa riferimento tra l'altro, anche alla "Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza", che contiene il divieto di divulgazione di immagini offensive del pudore o della pubblica decenza e attribuisce alla autorità locale di pubblica sicurezza il potere di sequestro, oltre che alle "Disposizioni concernenti l'affissione e l'esposizione al pubblico di manifesti, immagini, oggetti contrari al pudore o alla decenza", che punisce chiunque fabbrica, introduce, affigge o espone in luogo pubblico immagini destinate alla pubblicità che offendono il pudore o la pubblica decenza, considerati secondo la particolare sensibilità dei minori degli anni diciotto e le esigenze della loro tutela morale, consentendone il sequestro ad opera dell'Autorità giudiziaria previa denuncia al Procuratore della Repubblica territorialmente competente.
La mancata rimozione dei manifesti entro le ore 20.00 di oggi comporterà oltre al sequestro degli impianti, anche le sanzioni previste dal codice penale.
L'ordinanza, ex art. 54, comma 4, D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 - "Divieto di esposizione al pubblico di manifesti, locandine e materiale in genere a contenuto osceno a salvaguardia della pubblica decenza e del decoro urbano", fa riferimento tra l'altro, anche alla "Approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza", che contiene il divieto di divulgazione di immagini offensive del pudore o della pubblica decenza e attribuisce alla autorità locale di pubblica sicurezza il potere di sequestro, oltre che alle "Disposizioni concernenti l'affissione e l'esposizione al pubblico di manifesti, immagini, oggetti contrari al pudore o alla decenza", che punisce chiunque fabbrica, introduce, affigge o espone in luogo pubblico immagini destinate alla pubblicità che offendono il pudore o la pubblica decenza, considerati secondo la particolare sensibilità dei minori degli anni diciotto e le esigenze della loro tutela morale, consentendone il sequestro ad opera dell'Autorità giudiziaria previa denuncia al Procuratore della Repubblica territorialmente competente.
La mancata rimozione dei manifesti entro le ore 20.00 di oggi comporterà oltre al sequestro degli impianti, anche le sanzioni previste dal codice penale.