Attualità
Luci e suoni d'artista, per la Pro Loco «boom» di visitatori
Oltre quattrocento i visitatori registrati dall'Ufficio Informazione Accoglienza Turistica
Ruvo - lunedì 5 dicembre 2016
8.09
Boom di presenze nel lungo weekend appena conclusosi per gli itinerari guidati a tema, coordinati dalla Pro Loco di Ruvo di Puglia all'interno del progetto "Luci e suoni d'artista" promosso dal Comune di Ruvo di Puglia, con il sostegno della Regione Puglia e Puglia Promozione nell'ambito del programma regionale di destagionalizzazione turistica #InPuglia365. Con questa innovativa iniziativa, il sindaco Pasquale Chieco e l'Assessora alle Politiche Culturali e Turistiche Monica Filigrano hanno inaugurato il ricco calendario del Natale 2016 a Ruvo di Puglia. Le associazioni che hanno creduto in questo progetto e che hanno prestato le loro professionalità sono Giovanidee forum, Ruvo solidale, Pro Loco Ruvo di Puglia e Confcommercio. Vittorio Palumbo è il direttore artistico del progetto luci; i rappresentanti delle associazioni Laboratori Tanè e La Capagrossa Coworking hanno curato i workshop aperti ai cittadini per la realizzazione degli arredi luminosi.
Durante il programma, dal 2 al 4 Dicembre, la Pro Loco ha partecipato al progetto gestendo gli itinerari culturali a tema il cui obiettivo è stato quello di valorizzare il ricco patrimonio monumentale della nostra città.
Boom di presenze alla tre giorni che fanno presagire una vivace stagione invernale. Oltre quattrocento i visitatori registrati dall'Ufficio Informazione Accoglienza Turistica; dati che dimostrano l'interesse per l'innovativa iniziativa e per la rinnovata immagine di città turistica lanciata. L'itinerario guidato a tema "Le vie del sacro" ha annoverato la visita alla Cattedrale di Santa Maria Assunta avvolta nel suo fascino millenario e alla chiesa tardobarocca ed il convento di San Michele Arcangelo dove è stato possibile ammirare - in esclusiva - il racconto per immagini della vita di San Francesco recentemente restaurato.
Il percorso epigrafato "Le vie dei nobili" ha racchiuso la visita guidata presso il Palazzo Spada già Rocca, con i suoi cinquecenteschi bassorilievi che traducono in pietra le virtù della buona nobiltà, aperto grazie ai proprietari e suggestivamente illuminato grazie all'apporto del Signor Michele Lamura. La tappa successiva dell'itinerario è stata Palazzo Caputi, con le sue ricche sale decorate ospitanti il Museo del Libro e la Biblioteca Comunale - aperto eccezionalmente grazie all'apporto del Direttore Francesco Picca.
a seguire Palazzo Avitaya, sede comunale, già residenza della nobile famiglia di Castellammare di Stabia; ed infine Palazzo Camerino - riaperto straordinariamente al pubblico grazie alla disponibilità dell'Ing. Francesco Camerino - con i suoi fastosi soffitti allegorici e l'abbagliante bellezza del suo salone principale, dedicato ad Atena, dea della Sapienza.
L'itinerario guidato "Le vie dei vivi e dei morti" ha dato vita ad un un'insolita visita guidata presso uno scenografico museo all'aperto: il cimitero monumentale, aperto in via del tutto eccezionale grazie al supporto di Gildo Rocco Gramegna e del signor Raffaele Campanale. Fuori dalle ordinarie mete turistiche aggirarsi tra le tombe del cimitero ha consentito di scoprire un'arte meno nota, quella delle sculture funerarie eseguite da famosi artisti novecenteschi. In un ambiente senza tempo caratterizzato dalla mescolanza di stili e di marmi, dal liberty al neogotico, lo sguardo si è perso in un susseguirsi di baldacchini, guglie, cupole, cibori, edicole, lanterne, padiglioni e tabernacoli. La visita si è soffermata sugli esterni della cappella Jatta, Fenicia e su quella Caputi visitata anche all'interno grazie all'apporto della famiglia omonima.
"Grande soddisfazione per la buona riuscita di questa iniziativa – affermano il Presidente Pro Loco, Rocco Lauciello e l'Assessora alle Politiche Culturali e Turistiche, Monica Filograno - volevamo che la Città, le sue bellezze, l'arte e i luoghi caratteristici di Ruvo di Puglia fossero svelati a tutti. E si sa che quanto la Città si rivela non è possibile non rimanere incantati". Appuntamenti che hanno coinvolto stavolta più che mai non solo ruvesi, ma anche visitatori giunti dalle province di Bari, Bat e Matera.
Insomma tante le novità che sono andate in scena in questa iniziativa culturale, poetica e di approfondimento storico, nella nostra città, che al tempo stesso, con l'apporto delle Associazioni culturali coinvolte, ha nel suo piccolo aumentato l'offerta turistica.
Il progetto nell'insieme ha consentito ai più di visitare la città da un punto di vista differente, riscoprendola con curiosità, attraverso passeggiate culturali nelle sue strade, nei vicoli, tra i palazzi, le epigrafi e le chiese.
Durante il programma, dal 2 al 4 Dicembre, la Pro Loco ha partecipato al progetto gestendo gli itinerari culturali a tema il cui obiettivo è stato quello di valorizzare il ricco patrimonio monumentale della nostra città.
Boom di presenze alla tre giorni che fanno presagire una vivace stagione invernale. Oltre quattrocento i visitatori registrati dall'Ufficio Informazione Accoglienza Turistica; dati che dimostrano l'interesse per l'innovativa iniziativa e per la rinnovata immagine di città turistica lanciata. L'itinerario guidato a tema "Le vie del sacro" ha annoverato la visita alla Cattedrale di Santa Maria Assunta avvolta nel suo fascino millenario e alla chiesa tardobarocca ed il convento di San Michele Arcangelo dove è stato possibile ammirare - in esclusiva - il racconto per immagini della vita di San Francesco recentemente restaurato.
Il percorso epigrafato "Le vie dei nobili" ha racchiuso la visita guidata presso il Palazzo Spada già Rocca, con i suoi cinquecenteschi bassorilievi che traducono in pietra le virtù della buona nobiltà, aperto grazie ai proprietari e suggestivamente illuminato grazie all'apporto del Signor Michele Lamura. La tappa successiva dell'itinerario è stata Palazzo Caputi, con le sue ricche sale decorate ospitanti il Museo del Libro e la Biblioteca Comunale - aperto eccezionalmente grazie all'apporto del Direttore Francesco Picca.
a seguire Palazzo Avitaya, sede comunale, già residenza della nobile famiglia di Castellammare di Stabia; ed infine Palazzo Camerino - riaperto straordinariamente al pubblico grazie alla disponibilità dell'Ing. Francesco Camerino - con i suoi fastosi soffitti allegorici e l'abbagliante bellezza del suo salone principale, dedicato ad Atena, dea della Sapienza.
L'itinerario guidato "Le vie dei vivi e dei morti" ha dato vita ad un un'insolita visita guidata presso uno scenografico museo all'aperto: il cimitero monumentale, aperto in via del tutto eccezionale grazie al supporto di Gildo Rocco Gramegna e del signor Raffaele Campanale. Fuori dalle ordinarie mete turistiche aggirarsi tra le tombe del cimitero ha consentito di scoprire un'arte meno nota, quella delle sculture funerarie eseguite da famosi artisti novecenteschi. In un ambiente senza tempo caratterizzato dalla mescolanza di stili e di marmi, dal liberty al neogotico, lo sguardo si è perso in un susseguirsi di baldacchini, guglie, cupole, cibori, edicole, lanterne, padiglioni e tabernacoli. La visita si è soffermata sugli esterni della cappella Jatta, Fenicia e su quella Caputi visitata anche all'interno grazie all'apporto della famiglia omonima.
"Grande soddisfazione per la buona riuscita di questa iniziativa – affermano il Presidente Pro Loco, Rocco Lauciello e l'Assessora alle Politiche Culturali e Turistiche, Monica Filograno - volevamo che la Città, le sue bellezze, l'arte e i luoghi caratteristici di Ruvo di Puglia fossero svelati a tutti. E si sa che quanto la Città si rivela non è possibile non rimanere incantati". Appuntamenti che hanno coinvolto stavolta più che mai non solo ruvesi, ma anche visitatori giunti dalle province di Bari, Bat e Matera.
Insomma tante le novità che sono andate in scena in questa iniziativa culturale, poetica e di approfondimento storico, nella nostra città, che al tempo stesso, con l'apporto delle Associazioni culturali coinvolte, ha nel suo piccolo aumentato l'offerta turistica.
Il progetto nell'insieme ha consentito ai più di visitare la città da un punto di vista differente, riscoprendola con curiosità, attraverso passeggiate culturali nelle sue strade, nei vicoli, tra i palazzi, le epigrafi e le chiese.