Territorio
"Luci d’Artista": la Cattedrale di Ruvo tra innovazione e stravolgimento
In una nota, Alessia Di Terlizzi (Lega) esprime le sue perplessità riguardo l’installazione luminosa sulla Concattedrale di Ruvo di Puglia
Ruvo - martedì 19 dicembre 2023
12.59
«Il video-mapping sulla facciata della Concattedrale è solo l'apice del tentativo insulso di allontanare i cittadini ruvesi dal significato più profondo del Natale, a cui assistiamo tacitamente da 7 anni.»
Con queste parole si apre una nota diffusa da Alessia Di Terlizzi, esponente della sezione ruvese della Lega, la quale commenta l'installazione luminosa Stay Human, liberamente ispirata alla penna dello scritto e illustratore australiano Shaun Tan, inserita nell'annuale edizione di Luci d'Artista, che ogni sera proietta sulla storica facciata della Cattedrale di Ruvo Di Puglia.
«"Natale snaturato e senza Dio per un falso rispetto dei non cristiani", per dirlo con le parole di Papa Francesco, posto in atto – continua la Di Terlizzi — da un'oligarchia di intenti che decide arbitrariamente e arrogantemente di appropriarsi persino delle facciate di una Chiesa per uno spettacolo di proiezioni animalesche che, altrove, avrebbe potuto destare anche maggiore fascino e interesse, senza ledere necessariamente le sensibilità di chi ancora oggi ha il coraggio di professarsi credente e seguace di una religione sempre più minata e tacciata di "obsolescenza", in cui invece andrebbero ritrovati proprio quei valori portanti che sembrano essere stati totalmente smarriti dalla società odierna.
Ma ahimè, "innovazione" non è sinonimo di "stravolgimento". Un periodo dell'anno così importante perde quindi la propria identità: le radici di un popolo da sempre legato alle proprie tradizioni vengono sradicate, in favore di un "festival" carnevalesco che, evidentemente, non sapendo più come far parlare di sé, sceglie insolente di farlo violando la sacralità del monumento simbolo della città di Ruvo.
Ma a destare altrettanta preoccupazione è l'alone di silenzio, che si veste di "tacito assenso", nei luoghi delle istituzioni, civili e religiose, a dimostrazione che l'unico vero sopraffatto è unicamente il popolo ruvese, il quale si è tristemente reso conto di non aver più voce. Ci saranno tempi migliori. Ma non è mai il momento di rassegnarsi. Questa è l'ora di alzar la voce perché c'è qualcuno che è esattamente dalla vostra parte.»
Con queste parole si apre una nota diffusa da Alessia Di Terlizzi, esponente della sezione ruvese della Lega, la quale commenta l'installazione luminosa Stay Human, liberamente ispirata alla penna dello scritto e illustratore australiano Shaun Tan, inserita nell'annuale edizione di Luci d'Artista, che ogni sera proietta sulla storica facciata della Cattedrale di Ruvo Di Puglia.
«"Natale snaturato e senza Dio per un falso rispetto dei non cristiani", per dirlo con le parole di Papa Francesco, posto in atto – continua la Di Terlizzi — da un'oligarchia di intenti che decide arbitrariamente e arrogantemente di appropriarsi persino delle facciate di una Chiesa per uno spettacolo di proiezioni animalesche che, altrove, avrebbe potuto destare anche maggiore fascino e interesse, senza ledere necessariamente le sensibilità di chi ancora oggi ha il coraggio di professarsi credente e seguace di una religione sempre più minata e tacciata di "obsolescenza", in cui invece andrebbero ritrovati proprio quei valori portanti che sembrano essere stati totalmente smarriti dalla società odierna.
Ma ahimè, "innovazione" non è sinonimo di "stravolgimento". Un periodo dell'anno così importante perde quindi la propria identità: le radici di un popolo da sempre legato alle proprie tradizioni vengono sradicate, in favore di un "festival" carnevalesco che, evidentemente, non sapendo più come far parlare di sé, sceglie insolente di farlo violando la sacralità del monumento simbolo della città di Ruvo.
Ma a destare altrettanta preoccupazione è l'alone di silenzio, che si veste di "tacito assenso", nei luoghi delle istituzioni, civili e religiose, a dimostrazione che l'unico vero sopraffatto è unicamente il popolo ruvese, il quale si è tristemente reso conto di non aver più voce. Ci saranno tempi migliori. Ma non è mai il momento di rassegnarsi. Questa è l'ora di alzar la voce perché c'è qualcuno che è esattamente dalla vostra parte.»