
Vita di città
Le Quarantane vegliano su Ruvo: il rito antico che segna la Quaresima – LE FOTO
Simboli di penitenza e tradizione, annunciano l’arrivo della Quaresima
Ruvo - giovedì 6 marzo 2025
Ieri, Mercoledì delle Ceneri, Ruvo di Puglia ha rinnovato una delle sue tradizioni più affascinanti e sentite: l'esposizione delle Quarantane, i fantocci vestiti di nero che, sospesi tra i vicoli e le piazze, segnano l'inizio della Quaresima. Un'antica usanza che, ancora oggi, emoziona e unisce la città.
La Quarantana è la personificazione della Quaresima. Con il suo abito scuro e il volto severo, rappresenta la vedova del Carnevale, il periodo di riflessione e sacrificio che segue i giorni di festa e abbondanza. Ogni suo dettaglio racconta una storia:
L'abito nero: simbolo di lutto e raccoglimento spirituale.
Il fuso e la conocchia: rimandano al lavoro quotidiano e al fluire inesorabile del tempo.
L'arancia con sette penne di gallina: le penne, rimosse una per settimana, scandiscono il conto alla rovescia fino alla Pasqua.
L'aringa: ricordo dei tempi in cui, per rispettare il digiuno, si rinunciava alla carne in favore di piatti semplici e poveri.
Le Quarantane restano appese fino al giorno di Pasqua, quando, in un rito spettacolare e liberatorio, vengono fatte esplodere durante la processione del Cristo Risorto. Lo "scoppio delle Quarantane" celebra la fine del periodo di penitenza e il ritorno della gioia pasquale.
Osservando queste enigmatiche figure sospese nell'aria, è impossibile non sentire il legame con il passato. Le Quarantane sono custodi di un'identità antica, testimoni di una fede che, tra storia e leggenda, continua a scandire il tempo della comunità ruvese.