Enti locali
Lavori pubblici, domani la firma del protocollo d'intesa con le sigle sindacali
Il Protocollo andrà ad implementare le norme del nuovo codice degli Appalti
Ruvo - lunedì 19 febbraio 2018
18.10
Domani martedì 20 febbraio alle ore 12 nella Sala Giunta del Comune di Ruvo di Puglia sarà firmato dal Sindaco Pasquale Chieco e dai Segretari Generali Confederali CGIL-CISL-UIL della Provincia di Bari il protocollo d'intesa in materia di concessioni e appalti pubblici di lavori, forniture e servizi.
Ruvo di Puglia è il primo comune dell'area metropolitana, dopo il capoluogo pugliese, a firmare un protocollo per garantire legalità, correttezza, trasparenza, in materia di concessioni e appalti pubblici di lavori, forniture e servizi.
Il Protocollo andrà ad implementare le norme del nuovo codice degli Appalti (Decreto Legislativo n. 50 del 18 aprile 2016) con 18 prescrizioni operative che tendono a ridurre fortemente i criteri di discrezionalità in capo alla stazione appaltante con la regolamentazione del "management risk", di modo che la Pubblica Amministrazione possa analizzare i fattori di rischio corruzione, individuando le contromisure necessarie.
L'introduzione della obbligatorietà per la stazione appaltante, in questo caso il Comune di Ruvo, della clausola sociale da inserire nei cambi di appalto, garantisce continuità occupazionale dei lavoratori interessati da un cambio d'appalto, tramite il loro passaggio alle dipendenze del nuovo operatore. La clausola prevede, tra l'altro, l'obbligo per l'aggiudicatario di dare applicazione ai contratti collettivi di settore stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale dai sindacati comparativamente maggiormente rappresentativi.
Obiettivo del protocollo quindi quello di favorire una competizione giocata sui fattori di innovazione e qualità dell'organizzazione del lavoro, abbattendo precarizzazione e compressione del salario.
Ruvo di Puglia è il primo comune dell'area metropolitana, dopo il capoluogo pugliese, a firmare un protocollo per garantire legalità, correttezza, trasparenza, in materia di concessioni e appalti pubblici di lavori, forniture e servizi.
Il Protocollo andrà ad implementare le norme del nuovo codice degli Appalti (Decreto Legislativo n. 50 del 18 aprile 2016) con 18 prescrizioni operative che tendono a ridurre fortemente i criteri di discrezionalità in capo alla stazione appaltante con la regolamentazione del "management risk", di modo che la Pubblica Amministrazione possa analizzare i fattori di rischio corruzione, individuando le contromisure necessarie.
L'introduzione della obbligatorietà per la stazione appaltante, in questo caso il Comune di Ruvo, della clausola sociale da inserire nei cambi di appalto, garantisce continuità occupazionale dei lavoratori interessati da un cambio d'appalto, tramite il loro passaggio alle dipendenze del nuovo operatore. La clausola prevede, tra l'altro, l'obbligo per l'aggiudicatario di dare applicazione ai contratti collettivi di settore stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale dai sindacati comparativamente maggiormente rappresentativi.
Obiettivo del protocollo quindi quello di favorire una competizione giocata sui fattori di innovazione e qualità dell'organizzazione del lavoro, abbattendo precarizzazione e compressione del salario.