Eventi e cultura
La testimonianza di un esule con gli studenti della Cotugno Carducci Giovanni XXIII, così Ruvo celebra il Giorno del Ricordo
Il sindaco Pasquale Chieco: «e foibe e l’esodo istriano rappresentano due tra le pagine più buie della storia europea»
Ruvo - sabato 11 febbraio 2023
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Nel Giorno del Ricordo Ruvo di Puglia ha ospitato Dionisio Simone, esule giuliano, nato a Pola nel 1940 e che nel '47 lasciò la sua terra in occasione dell'esodo istriano per arrivare in Puglia e stabilirsi a Bari, dove vive ancora oggi. L'uomo ha dialogato con gli ospiti della scuola Cotugno Carducci Giovanni XXIII. Presente anche il sindaco Pasquale Chieco: «La testimonianza di Dionisio Simone ha davvero coinvolto tutti i presenti, a cominciare dai giovani studenti della scuola , che a questa giornata e al Viaggio nella memoria degli esuli del confine orientale hanno dedicato un approfondimento che stasera hanno esposto a noi tutti».
«Ringrazio l'Assessora alla Cultura Monica Filograno, la Dirigente Scolastica Rachele De Palma e le docenti Francesca Sorino e Marianna Minafra per la cura e l'intelligenza con cui hanno preparato questo incontro», commenta il sindaco. «Le foibe e l'esodo istriano rappresentano due tra le pagine più buie della storia europea. Un orrore indicibile. E ricordare i soprusi e i crimini commessi in precedenza dai fascisti nei confronti della popolazione slava non può certo rappresentare un pretesto per diminuire la gravità dei crimini commessi dall'esercito popolare iugoslavo di Tito, ne' lenisce lo sdegno per le uccisioni e le deportazioni della popolazione italiana».
«Ai testimoni, ahimè sempre di meno, l'onere di raccontare. Agli storici il compito di studiare e interpretare il passato. A noi che invece abbiamo l'avventura di vivere il presente tocca però il dovere di non dimenticare quello che è stato affinché non si ripeta.
Nel giorno del ricordo ricordiamoci di quale barbarie sia l'invasione di un paese vicino, del dolore di tutti i profughi: di quelli di ieri, come di quelli di oggi, della bellezza delle differenze, della straordinaria ricchezza che rappresenta la convivenza tra diversi.
Nel giorno del ricordo ricordiamoci delle sofferenze che porta la guerra, ricordiamoci di ripudiare la violenza, ricordiamoci di impegnarci sempre, anche nei momenti più difficili, per costruire la pace, per mantenerla, per consegnarla alle generazioni future».
«Ringrazio l'Assessora alla Cultura Monica Filograno, la Dirigente Scolastica Rachele De Palma e le docenti Francesca Sorino e Marianna Minafra per la cura e l'intelligenza con cui hanno preparato questo incontro», commenta il sindaco. «Le foibe e l'esodo istriano rappresentano due tra le pagine più buie della storia europea. Un orrore indicibile. E ricordare i soprusi e i crimini commessi in precedenza dai fascisti nei confronti della popolazione slava non può certo rappresentare un pretesto per diminuire la gravità dei crimini commessi dall'esercito popolare iugoslavo di Tito, ne' lenisce lo sdegno per le uccisioni e le deportazioni della popolazione italiana».
«Ai testimoni, ahimè sempre di meno, l'onere di raccontare. Agli storici il compito di studiare e interpretare il passato. A noi che invece abbiamo l'avventura di vivere il presente tocca però il dovere di non dimenticare quello che è stato affinché non si ripeta.
Nel giorno del ricordo ricordiamoci di quale barbarie sia l'invasione di un paese vicino, del dolore di tutti i profughi: di quelli di ieri, come di quelli di oggi, della bellezza delle differenze, della straordinaria ricchezza che rappresenta la convivenza tra diversi.
Nel giorno del ricordo ricordiamoci delle sofferenze che porta la guerra, ricordiamoci di ripudiare la violenza, ricordiamoci di impegnarci sempre, anche nei momenti più difficili, per costruire la pace, per mantenerla, per consegnarla alle generazioni future».