Attualità
La Quarantana pronta a bruciare in strada a Ruvo: la storia della moglie del defunto Carnevale
L'origine di una tradizione raccontata dalla Pro Loco
Ruvo - sabato 8 aprile 2023
La domenica di Pasqua a Ruvo di Puglia è caratterizzata dal tradizionale scoppio della "Quarantana", il tradizionale fantoccio che per tutto il periodo di Quaresima pende lungo alcune strade del centro della città. L'iniziativa è promossa dall'associazione Lapecheronza in collaborazione con la Pro Loco UNPLI Ruvo di Puglia APS.
Ma qual è l'origine di questa vecchia signora vestita di nero, con il capo coperto, che porta con sè un ombrello, un'arancia con sette penne di gallina e impugna un fuso? Alcune curiosità sono raccontate proprio dalla Pro Loco di Ruvo di Puglia:
"La pupattola che la leggenda vuole sia identificata come la moglie del defunto Carnevale, veglia per tutto il periodo quaresimale fino al giorno di Pasqua quando, al passaggio della processione della statua del Cristo Risorto, tra l'esultanza cittadina, avviene il rito-spettacolo dello "Scoppio della Quarantana" ponendo fine al periodo di privazione.
"La veste nera simboleggia la penitenza, il fuso è simbolo del lavoro femminile, l'arancia è il segno dell'inverno che va via, le sette penne di gallina, conficcate nel frutto, rappresentano le settimane della quaresima e vengono tolte una ogni settimana sino al giorno di Pasqua. L'aringa infine è il simbolo dell'astinenza poiché in passato, nel periodo quaresimale, sostituiva carne, grassi, uova e latticini".
"Riscoprire questa antica tradizione popolare ha il significato di riappropriarsi di un passato non troppo lontano e di farlo rivivere non solo nella memoria dei nostri padri, ma anche per rivitalizzare le vie del centro della città come luoghi privilegiati di rappresentazione della memoria storica".
Ma qual è l'origine di questa vecchia signora vestita di nero, con il capo coperto, che porta con sè un ombrello, un'arancia con sette penne di gallina e impugna un fuso? Alcune curiosità sono raccontate proprio dalla Pro Loco di Ruvo di Puglia:
"La pupattola che la leggenda vuole sia identificata come la moglie del defunto Carnevale, veglia per tutto il periodo quaresimale fino al giorno di Pasqua quando, al passaggio della processione della statua del Cristo Risorto, tra l'esultanza cittadina, avviene il rito-spettacolo dello "Scoppio della Quarantana" ponendo fine al periodo di privazione.
"La veste nera simboleggia la penitenza, il fuso è simbolo del lavoro femminile, l'arancia è il segno dell'inverno che va via, le sette penne di gallina, conficcate nel frutto, rappresentano le settimane della quaresima e vengono tolte una ogni settimana sino al giorno di Pasqua. L'aringa infine è il simbolo dell'astinenza poiché in passato, nel periodo quaresimale, sostituiva carne, grassi, uova e latticini".
"Riscoprire questa antica tradizione popolare ha il significato di riappropriarsi di un passato non troppo lontano e di farlo rivivere non solo nella memoria dei nostri padri, ma anche per rivitalizzare le vie del centro della città come luoghi privilegiati di rappresentazione della memoria storica".