Vita di città
La morte di Enzo e la rabbia di Michele Ciliberti: «Doveva essere vaccinato per tempo»
Lo sfogo del presidente di Ala di Riserva Onlus di Ruvo di Puglia
Ruvo - lunedì 3 maggio 2021
16.23
Tra le vittime del Covid 19 di Ruvo di Puglia c'è anche Enzo, 46 anni, socio dell'associazione Ala di Riserva Onlus di Ruvo di Puglia.
Enzo era una persona fragile, una persona disabile e non aveva ancora ricevuto il vaccino. «Il Covid non lo ha risparmiato» scrive Michele Ciliberti, presidente dell'associazione, in un post sui social network nel quale manifesta tutto il suo dolore per una così grave perdita.
Un dolore misto a rabbia, come lo stesso Ciliberti spiega. «Il nostro dolore non trova sollievo, anche la nostra rabbia è tanta. Un ragazzo disabile doveva essere tutelato e vaccinato per tempo» lamenta il presidente dell'associazione Ala di Riserva.
«È incredibile come, ancora oggi, molti dei nostri ragazzi non vengano vaccinati tra rimbalzi di responsabilità tra medici curanti, ASL, Comune, Regione, Stato» denuncia Ciliberti che a gran voce ribadisce, lontano da ogni polemica che «quanto accaduto doveva essere evitato attraverso al tutela di soggetti cosiddetti deboli».
Una pagina drammatica di vita cittadina che si aggiunge ad un'altra tragica vicenda che ha coinvolto un altro giovane disabile. «Nei giorni scorsi un altro nostro ragazzo ha perso entrambi i genitori ultra settantenni non ancora vaccinati» racconta Michele Ciliberti, gridando la sua rabbia e il suo dolore.
Enzo era una persona fragile, una persona disabile e non aveva ancora ricevuto il vaccino. «Il Covid non lo ha risparmiato» scrive Michele Ciliberti, presidente dell'associazione, in un post sui social network nel quale manifesta tutto il suo dolore per una così grave perdita.
Un dolore misto a rabbia, come lo stesso Ciliberti spiega. «Il nostro dolore non trova sollievo, anche la nostra rabbia è tanta. Un ragazzo disabile doveva essere tutelato e vaccinato per tempo» lamenta il presidente dell'associazione Ala di Riserva.
«È incredibile come, ancora oggi, molti dei nostri ragazzi non vengano vaccinati tra rimbalzi di responsabilità tra medici curanti, ASL, Comune, Regione, Stato» denuncia Ciliberti che a gran voce ribadisce, lontano da ogni polemica che «quanto accaduto doveva essere evitato attraverso al tutela di soggetti cosiddetti deboli».
Una pagina drammatica di vita cittadina che si aggiunge ad un'altra tragica vicenda che ha coinvolto un altro giovane disabile. «Nei giorni scorsi un altro nostro ragazzo ha perso entrambi i genitori ultra settantenni non ancora vaccinati» racconta Michele Ciliberti, gridando la sua rabbia e il suo dolore.