Eventi e cultura
La Diocesi in prima linea sul referendum contro l’Autonomia Differenziata
Un milione e trecentomila firme consegnate alla Corte di Cassazione per chiedere un referendum abrogativo
Ruvo - martedì 14 gennaio 2025
Il 26 settembre 2024, una straordinaria mobilitazione popolare ha trovato compimento con la consegna di quasi un milione e trecentomila firme alla Cancelleria della Corte di Cassazione. Obiettivo: chiedere un referendum abrogativo della controversa legge Calderoli, approvata nel giugno dello stesso anno e nota come "Autonomia Differenziata".
Questo testo normativo, che prometteva maggiore autonomia per le regioni, ha invece suscitato un acceso dibattito, sollevando profonde questioni etiche, politiche e sociali.
Sin dalle prime fasi di discussione parlamentare, la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) aveva espresso riserve significative, denunciando il rischio di un aumento delle disuguaglianze territoriali e sociali. Tale posizione è stata ribadita anche dalle Associazioni Cattoliche italiane attraverso la lettera aperta "Abbiamo a cuore la democrazia", redatta in occasione della Settimana Sociale di Trieste, a difesa dei valori costituzionali di uguaglianza e coesione nazionale.
La notizia del 12 dicembre 2024, che ha visto l'Ufficio Centrale della Suprema Corte di Cassazione dichiarare legittima la richiesta di referendum, rappresenta una tappa fondamentale in questa battaglia civile. Ora, si attende il pronunciamento della Corte Costituzionale, previsto per gennaio 2025, che stabilirà l'ammissibilità complessiva del quesito referendario.
In questo clima di fermento, la Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi ha scelto di assumere un ruolo attivo nel sensibilizzare la comunità territoriale. L'Azione Cattolica diocesana, fedele ai principi di giustizia sociale e responsabilità civile, promuove due importanti incontri di approfondimento presso l'Auditorium don Tonino Bello della Parrocchia Immacolata di Giovinazzo.
Il primo incontro, che si terrà oggi, 14 gennaio 2025 alle 19.30, avrà come tema "La Costituzione fra unità del Paese e autonomia differenziata", con l'autorevole intervento del dott. Domenico Facchini, esperto in diritto costituzionale.
Il secondo appuntamento, previsto per il 7 febbraio 2025 alla stessa ora, sarà dedicato al tema "Autonomia differenziata tra vocazione dei territori e principi costituzionali", con la partecipazione del prof. Pasquale Bavaro, noto accademico e studioso di diritto pubblico.
La scelta della Diocesi di organizzare questi momenti di confronto si inserisce in una prospettiva che vede la comunità cristiana impegnata nella tutela dei valori democratici e nella promozione della giustizia. Il dibattito sull'Autonomia Differenziata non è infatti una questione meramente tecnica o amministrativa: esso tocca i pilastri fondamentali della convivenza civile, quali l'uguaglianza, la solidarietà e il diritto di accesso a opportunità e risorse per tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L'Azione Cattolica della Diocesi di Molfetta invita la cittadinanza a partecipare numerosa a questi incontri, sottolineando l'importanza di un dialogo consapevole e partecipato. La difesa della Costituzione non è solo un dovere civico, ma anche una testimonianza cristiana di impegno per il bene comune.
L'Autonomia Differenziata rappresenta uno snodo critico per il futuro dell'Italia, capace di incidere profondamente sugli equilibri territoriali, economici e sociali del Paese. La risposta della comunità ecclesiale, che si pone in ascolto delle preoccupazioni dei cittadini, riafferma l'importanza di un'etica pubblica basata sui principi di unità e solidarietà.
Il percorso verso il referendum è ancora lungo e incerto, ma la mobilitazione civile e il contributo culturale offerto dalla Diocesi di Molfetta dimostrano che la democrazia può e deve essere difesa con gli strumenti del dialogo, della riflessione e della partecipazione. Solo così sarà possibile costruire un futuro in cui l'Italia rimanga fedele alla sua vocazione di Paese unito e inclusivo.
Questo testo normativo, che prometteva maggiore autonomia per le regioni, ha invece suscitato un acceso dibattito, sollevando profonde questioni etiche, politiche e sociali.
Sin dalle prime fasi di discussione parlamentare, la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) aveva espresso riserve significative, denunciando il rischio di un aumento delle disuguaglianze territoriali e sociali. Tale posizione è stata ribadita anche dalle Associazioni Cattoliche italiane attraverso la lettera aperta "Abbiamo a cuore la democrazia", redatta in occasione della Settimana Sociale di Trieste, a difesa dei valori costituzionali di uguaglianza e coesione nazionale.
La notizia del 12 dicembre 2024, che ha visto l'Ufficio Centrale della Suprema Corte di Cassazione dichiarare legittima la richiesta di referendum, rappresenta una tappa fondamentale in questa battaglia civile. Ora, si attende il pronunciamento della Corte Costituzionale, previsto per gennaio 2025, che stabilirà l'ammissibilità complessiva del quesito referendario.
In questo clima di fermento, la Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi ha scelto di assumere un ruolo attivo nel sensibilizzare la comunità territoriale. L'Azione Cattolica diocesana, fedele ai principi di giustizia sociale e responsabilità civile, promuove due importanti incontri di approfondimento presso l'Auditorium don Tonino Bello della Parrocchia Immacolata di Giovinazzo.
Il primo incontro, che si terrà oggi, 14 gennaio 2025 alle 19.30, avrà come tema "La Costituzione fra unità del Paese e autonomia differenziata", con l'autorevole intervento del dott. Domenico Facchini, esperto in diritto costituzionale.
Il secondo appuntamento, previsto per il 7 febbraio 2025 alla stessa ora, sarà dedicato al tema "Autonomia differenziata tra vocazione dei territori e principi costituzionali", con la partecipazione del prof. Pasquale Bavaro, noto accademico e studioso di diritto pubblico.
La scelta della Diocesi di organizzare questi momenti di confronto si inserisce in una prospettiva che vede la comunità cristiana impegnata nella tutela dei valori democratici e nella promozione della giustizia. Il dibattito sull'Autonomia Differenziata non è infatti una questione meramente tecnica o amministrativa: esso tocca i pilastri fondamentali della convivenza civile, quali l'uguaglianza, la solidarietà e il diritto di accesso a opportunità e risorse per tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L'Azione Cattolica della Diocesi di Molfetta invita la cittadinanza a partecipare numerosa a questi incontri, sottolineando l'importanza di un dialogo consapevole e partecipato. La difesa della Costituzione non è solo un dovere civico, ma anche una testimonianza cristiana di impegno per il bene comune.
L'Autonomia Differenziata rappresenta uno snodo critico per il futuro dell'Italia, capace di incidere profondamente sugli equilibri territoriali, economici e sociali del Paese. La risposta della comunità ecclesiale, che si pone in ascolto delle preoccupazioni dei cittadini, riafferma l'importanza di un'etica pubblica basata sui principi di unità e solidarietà.
Il percorso verso il referendum è ancora lungo e incerto, ma la mobilitazione civile e il contributo culturale offerto dalla Diocesi di Molfetta dimostrano che la democrazia può e deve essere difesa con gli strumenti del dialogo, della riflessione e della partecipazione. Solo così sarà possibile costruire un futuro in cui l'Italia rimanga fedele alla sua vocazione di Paese unito e inclusivo.