Politica
Criticità al Bilancio, Corte dei conti dà l'ultimatum a Ruvo ma nessuno lo sapeva
Rifondazione attacca: rischio commissariamento entro un mese dal nuovo sindaco
Ruvo - sabato 28 maggio 2016
7.37
Con i conti non si scherza. E questo lo sappiamo bene tutti. Lo sanno di certo a palazzo Avitaja, vista la presenza di una nota della corte dei conti che da aprile ad oggi è stata mai resa pubblica. Una nota che rileva enormi criticità in relazione ai bilanci del 2012 e del 2013. L'allerta è inviata da Rifondazione comunista che in una conferenza stampa ieri ha denunciato soprattutto "l'occultamento" della delibera che recepisce quella nota. Vito Ottombrini sindaco, Maurizio Moscara Segretario generale, Salvatore Di Rella assessore al bilancio e Rosaria Di Tommaso dirigente alla programmazione economica, stando all'accusa di Rifondazione, avrebbero evitato di divulgare la notizia.
Questa la ricostruzione fatta da Rifondazione. Il 2 maggio è arrivata una nota dalla corte dei conti che è stata resa pubblica soltanto pochissimi giorni fa. Mentre imperversa la campagna elettorale, si parla di trasparenza, di programmi e progetti a lungo termine, mentre si millantano opere fatte e da realizzare a breve si tengono nascosti ben più gravi situazioni.
Il comune ha 19 milioni di debiti. Il bilancio è praticamente in dissesto. Entro sessanta giorni il comune deve esplicare un piano di rientro convincente e evitare il possibile dissesto. La sentenza è del 28 aprile. Giunta il 2 Maggio alla pec di Comune è rimasta lì, fino al 25 Maggio. Perché? Il primo giugno, durante il consiglio comunale, l'ultimo di questa amministrazione, si dovrà approvare il bilancio e le misure di rientro.
Misure che non riguardano solo i piani di edilizia residenziale pubblica. L'Ente si deve preoccupare di recuperare cifre enormi. Ad esempio nel 2013 su una somma di circa due milioni e mezzo di euro, ne ha recuperati poco più di 52.000. Si condanna una lenta riscossione dei locali dati in affitto. Così come non sono state riscosse le somme dei canoni della concessionaria delle lampade votive del cimitero. Altra spesa dolente, ad esempio, appare la Ruvo Servizi. L'elenco è lungo e dettagliato. Se non si prendono provvedimenti seri e veloci il rischio è quello del commissariamento ad un mese dalle elezioni.
Questa la ricostruzione fatta da Rifondazione. Il 2 maggio è arrivata una nota dalla corte dei conti che è stata resa pubblica soltanto pochissimi giorni fa. Mentre imperversa la campagna elettorale, si parla di trasparenza, di programmi e progetti a lungo termine, mentre si millantano opere fatte e da realizzare a breve si tengono nascosti ben più gravi situazioni.
Il comune ha 19 milioni di debiti. Il bilancio è praticamente in dissesto. Entro sessanta giorni il comune deve esplicare un piano di rientro convincente e evitare il possibile dissesto. La sentenza è del 28 aprile. Giunta il 2 Maggio alla pec di Comune è rimasta lì, fino al 25 Maggio. Perché? Il primo giugno, durante il consiglio comunale, l'ultimo di questa amministrazione, si dovrà approvare il bilancio e le misure di rientro.
Misure che non riguardano solo i piani di edilizia residenziale pubblica. L'Ente si deve preoccupare di recuperare cifre enormi. Ad esempio nel 2013 su una somma di circa due milioni e mezzo di euro, ne ha recuperati poco più di 52.000. Si condanna una lenta riscossione dei locali dati in affitto. Così come non sono state riscosse le somme dei canoni della concessionaria delle lampade votive del cimitero. Altra spesa dolente, ad esempio, appare la Ruvo Servizi. L'elenco è lungo e dettagliato. Se non si prendono provvedimenti seri e veloci il rischio è quello del commissariamento ad un mese dalle elezioni.