Attualità
L'impegno del Comune di Ruvo contro il gioco d'azzardo tra le venti buone pratiche pugliesi
Il “percorso partecipativo per la prevenzione e il contrasto delle conseguenze" è nella Banca dati regionale
Ruvo - lunedì 18 marzo 2024
12.03 Comunicato Stampa
Il "Percorso partecipativo per la prevenzione e il contrasto delle conseguenze del gioco d'azzardo patologico" promosso dal Comune di Ruvo di Puglia – Assessorato al Benessere e alla Giustizia Sociale è tra le venti buone pratiche pugliesi inserite nella "Banca dati regionale delle Buone Pratiche in ambito sociale". L'elenco è stato ufficializzato nei giorni scorsi.
"Questa notizia – ha detto all'assessore al benessere e alla giustizia sociale Nico Curci - ci rende particolarmente orgogliosi. Il gruppo di valutazione della Regione ha ritenuto il nostro percorso rispondente ai bisogni del territorio e adatto a essere replicato e trasferito anche in altri contesti.
È un riconoscimento che premia un lavoro collettivo iniziato ormai sei anni fa e che sta crescendo giorno dopo giorno implementato dai contributi importanti e dalle azioni realizzate dall'Amministrazione in sinergia con la Cooperativa sociale "Comunità Oasi 2 San Francesco", l'Associazione Comunità C.A.S.A. don Tonino Bello" e tutti i soggetti del pubblico e del privato che hanno sottoscritto il nostro protocollo.
I numeri di Ruvo di Puglia relativi al fenomeno del gioco d'azzardo patologico sono in linea con le medie nazionali, il lavoro che abbiamo inteso fare in questo campo rappresenta, a nostro avviso, un investimento per la serenità della nostra comunità e per la salute futura dei nostri giovani."
"L'inserimento del nostro programma tra le buone pratiche pugliesi – ha detto la consigliera Monica Montaruli, che da assessora, nella precedente consiliatura ha avviato il progetto – conferma la bontà della nostra intuizione.
Come è noto i Comuni non hanno competenze di tipo sanitario, e tuttavia la nostra Amministrazione ha avuto il coraggio di impostare un intervento partendo dalla presa di coscienza di un fenomeno in espansione e scegliendo di coinvolgere e attivare un partenariato ampio e qualificato.
Il fenomeno del gioco d'azzardo patologico è sfuggente, in continua evoluzione e difficilmente decifrabile (si pensi ai continui cambiamenti del gioco d'azzardo online); una delle principali difficoltà nel contrastarlo è che le responsabilità sono molto frammentate e suddivise tra diversi soggetti (dall'aspetto sanitario a quello economico, da quello sociale a quello giuridico).
L'approccio che abbiamo scelto ha tra le sue caratteristiche essenziali l'aver definito un processo articolato che riunisce a uno stesso tavolo chiunque abbia competenza su un particolare aspetto. Altri punti di forza si sono rivelati la stabilità, il radicamento sul territorio e la valorizzazione e l'interazione con un terzo settore qualificato che ha portato nell'Amministrazione competenze specifiche e professionalità di alto profilo. Un contributo ancora oggi fondamentale."
"Questa notizia – ha detto all'assessore al benessere e alla giustizia sociale Nico Curci - ci rende particolarmente orgogliosi. Il gruppo di valutazione della Regione ha ritenuto il nostro percorso rispondente ai bisogni del territorio e adatto a essere replicato e trasferito anche in altri contesti.
È un riconoscimento che premia un lavoro collettivo iniziato ormai sei anni fa e che sta crescendo giorno dopo giorno implementato dai contributi importanti e dalle azioni realizzate dall'Amministrazione in sinergia con la Cooperativa sociale "Comunità Oasi 2 San Francesco", l'Associazione Comunità C.A.S.A. don Tonino Bello" e tutti i soggetti del pubblico e del privato che hanno sottoscritto il nostro protocollo.
I numeri di Ruvo di Puglia relativi al fenomeno del gioco d'azzardo patologico sono in linea con le medie nazionali, il lavoro che abbiamo inteso fare in questo campo rappresenta, a nostro avviso, un investimento per la serenità della nostra comunità e per la salute futura dei nostri giovani."
"L'inserimento del nostro programma tra le buone pratiche pugliesi – ha detto la consigliera Monica Montaruli, che da assessora, nella precedente consiliatura ha avviato il progetto – conferma la bontà della nostra intuizione.
Come è noto i Comuni non hanno competenze di tipo sanitario, e tuttavia la nostra Amministrazione ha avuto il coraggio di impostare un intervento partendo dalla presa di coscienza di un fenomeno in espansione e scegliendo di coinvolgere e attivare un partenariato ampio e qualificato.
Il fenomeno del gioco d'azzardo patologico è sfuggente, in continua evoluzione e difficilmente decifrabile (si pensi ai continui cambiamenti del gioco d'azzardo online); una delle principali difficoltà nel contrastarlo è che le responsabilità sono molto frammentate e suddivise tra diversi soggetti (dall'aspetto sanitario a quello economico, da quello sociale a quello giuridico).
L'approccio che abbiamo scelto ha tra le sue caratteristiche essenziali l'aver definito un processo articolato che riunisce a uno stesso tavolo chiunque abbia competenza su un particolare aspetto. Altri punti di forza si sono rivelati la stabilità, il radicamento sul territorio e la valorizzazione e l'interazione con un terzo settore qualificato che ha portato nell'Amministrazione competenze specifiche e professionalità di alto profilo. Un contributo ancora oggi fondamentale."