Attualità
L'ex pm Michele Ruggiero sospeso: sarà giudice civile a Torino
Il magistrato era stato condannato a gennaio scorso per violenza privata ai danni di alcuni testimoni
Ruvo - domenica 28 maggio 2023
8.04
Una notizia che giunge come un fulmine a ciel sereno negli ambienti istituzionali e giudiziari: l'ex sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, Michele Ruggiero, sarà giudice civile a Torino.
Ruggiero, insieme al suo collega, Alessandro Donato Pesce, attualmente in servizio presso la Procura della Repubblica di Bari, era stato condannato in via definitiva a fine gennaio scorso - rispettivamente a sei mesi e quattro mesi di reclusione - per i reati di violenza privata ai danni di alcuni testimoni. I due pm, quando erano in servizio alla procura di Trani, avevano minacciato, intimidito ed esercitato violenze verbali nei confronti di alcuni testimoni per costringerli a dichiarare il falso.
Ecco alcune frasi delle minacce pronunciate dai due magistrati: «Stai attento a quello che dici», «io le cose le so già e te ne andrai in carcere pure tu», «ti sto sottoponendo a questa specie di chiacchierata interrogatorio che verrà tutta fono registrata per darti la possibilità di salvarti», «tu mo ti puoi alzare, te ne vai e poi ci vedremo tra un mesetto però in una diversa posizione, tu dietro le sbarre e io da un'altra parte... non ti sto impaurendo... ti sto dicendo quello che succederà perché noi sappiamo», «Dal carcere c'è una visuale sul mare stupenda e secondo me a lei col problema che c'ha le fa pure bene».
Ma le cose potrebbero presto cambiare. Il primo giugno si celebrerà, infatti, davanti al Tribunale di Lecce la prima udienza a suo carico per il reato di falso ideologico: l'accusa è di aver falsificato alcuni verbali ai danni dell'allora vice sindaco Giuseppe Di Marzio.
Ruggiero, insieme al suo collega, Alessandro Donato Pesce, attualmente in servizio presso la Procura della Repubblica di Bari, era stato condannato in via definitiva a fine gennaio scorso - rispettivamente a sei mesi e quattro mesi di reclusione - per i reati di violenza privata ai danni di alcuni testimoni. I due pm, quando erano in servizio alla procura di Trani, avevano minacciato, intimidito ed esercitato violenze verbali nei confronti di alcuni testimoni per costringerli a dichiarare il falso.
Ecco alcune frasi delle minacce pronunciate dai due magistrati: «Stai attento a quello che dici», «io le cose le so già e te ne andrai in carcere pure tu», «ti sto sottoponendo a questa specie di chiacchierata interrogatorio che verrà tutta fono registrata per darti la possibilità di salvarti», «tu mo ti puoi alzare, te ne vai e poi ci vedremo tra un mesetto però in una diversa posizione, tu dietro le sbarre e io da un'altra parte... non ti sto impaurendo... ti sto dicendo quello che succederà perché noi sappiamo», «Dal carcere c'è una visuale sul mare stupenda e secondo me a lei col problema che c'ha le fa pure bene».
Ma le cose potrebbero presto cambiare. Il primo giugno si celebrerà, infatti, davanti al Tribunale di Lecce la prima udienza a suo carico per il reato di falso ideologico: l'accusa è di aver falsificato alcuni verbali ai danni dell'allora vice sindaco Giuseppe Di Marzio.