Vita di città
L'eco della scuola. 20 pagine scritte dai ragazzi di scuola media
Lavoro intenso ed entusiasmante che ha coinvolto i ragazzi dei due plessi
Ruvo - venerdì 10 giugno 2016
10.16
Venti pagine fitte fitte, in formato A3, colorate e personalizzate. E' l'eco della scuola, giornale nato tra i banchi dei due plessi della scuola media "Cotugno- Carducci -Giovanni XXIII". Fortemente voluto dalla dirigente Lucia Sallustio, con l'aiuto delle docenti Mariella Afronio e Giovanna D'Aprile, e il professore Luigi Sparapano, il giornale va ad integrare il periodico "Qui Carducci-giovanni XXIII"
Mille copie distribuite alla città, pregne di contenuti e riflessioni interessanti.
I ragazzi si sono occupati di vari argomenti, che partono dalla politica locale, al sociale, a riflessioni sui costumi e gli usi degli adolescenti.
La richiesta di una palestra per il plesso della Cotugno, bloccata a causa degli scavi che hanno rinvenuto reperti archeologici, il crimine informatico, la richiesta di una musicoteca nella città, l'adolescenza e l'esperienza della prima media, sono solo alcuni dei temi affrontati dai ragazzi.
C'è passione, serietà e l'intenzione pratica di creare un società migliore. Un società che aborra le spose bambine, che integra gli stranieri in una comunità prettamente ruvese, che stigmatizza il bullismo e che racconta l'esperienza viva di una mamma di un ragazzo autistico, con un'intervista toccante e profonda.
Un lavoro fatto con perizia e professionalità, che non si limita a sponsorizzare le numerose e valide iniziative scolastiche. Così il progetto del DigitallyClil non si riduce ad un corso di inglese, bensì ad una riflessione sull'inquinamento e sul futuro del pianeta. Ci sono persino articoli in francese e spagnolo, riflessioni sull'italiano, scaturite dall'incontro con il luminare Francesco Sabatini, e percorsi storici che vanno dal medioevo al fascismo.
Che cosa pensano pensano i ragazzi, che cosa imparano e come vengono formati? Come affrontano questa difficile parte della loro vita? Leggendo tra queste pagine si può scoprire parte del loro mondo e rimanerne stupiti.
Venti pagine di rilievo, che vogliono essere un ponte tra casa e scuola, tra genitori ed alunni, e vanno a colmare le risposte lasciate a metà alla domanda "Che cosa avete fatto oggi a scuola?"
Mille copie distribuite alla città, pregne di contenuti e riflessioni interessanti.
I ragazzi si sono occupati di vari argomenti, che partono dalla politica locale, al sociale, a riflessioni sui costumi e gli usi degli adolescenti.
La richiesta di una palestra per il plesso della Cotugno, bloccata a causa degli scavi che hanno rinvenuto reperti archeologici, il crimine informatico, la richiesta di una musicoteca nella città, l'adolescenza e l'esperienza della prima media, sono solo alcuni dei temi affrontati dai ragazzi.
C'è passione, serietà e l'intenzione pratica di creare un società migliore. Un società che aborra le spose bambine, che integra gli stranieri in una comunità prettamente ruvese, che stigmatizza il bullismo e che racconta l'esperienza viva di una mamma di un ragazzo autistico, con un'intervista toccante e profonda.
Un lavoro fatto con perizia e professionalità, che non si limita a sponsorizzare le numerose e valide iniziative scolastiche. Così il progetto del DigitallyClil non si riduce ad un corso di inglese, bensì ad una riflessione sull'inquinamento e sul futuro del pianeta. Ci sono persino articoli in francese e spagnolo, riflessioni sull'italiano, scaturite dall'incontro con il luminare Francesco Sabatini, e percorsi storici che vanno dal medioevo al fascismo.
Che cosa pensano pensano i ragazzi, che cosa imparano e come vengono formati? Come affrontano questa difficile parte della loro vita? Leggendo tra queste pagine si può scoprire parte del loro mondo e rimanerne stupiti.
Venti pagine di rilievo, che vogliono essere un ponte tra casa e scuola, tra genitori ed alunni, e vanno a colmare le risposte lasciate a metà alla domanda "Che cosa avete fatto oggi a scuola?"