Politica
Irene Turturo si dimette dal consiglio: «Prendo le distanze dall'amministrazione»
Scossone in consiglio comunale. Chieco: «Sono molto dispiaciuto»
Ruvo - sabato 16 novembre 2019
10.35
La frizione si trasforma in rottura e la consigliera comunale Irene Turturo, eletta nel Partito Democratico e poi confluita in AppDem, decide che è tempo di lasciare i banchi della massima assise cittadina e proseguire l'impegno politico fuori dalle istituzioni.
Nel corso del consiglio comunale celebratosi ieri è stata data lettura di una missiva nella quale la consigliera comunale ha annunciato le sue dimissioni motivandole con parole che evidenziano uno stato di malessere interno alla maggioranza di centrosinistra.
Turturo non usa mezze misure per definire l'esperienza amministrativa dalla quale si è defilata e che aveva «convintamente ho sostenuto sin dalla nascita perché sicura che avesse un leader capace di segnare il passo».
«Un percorso che a tre anni e mezzo di distanza ha svuotato la politica di sinistra a Ruvo, ha portato al commissariamento il Partito Democratico di cui non si capisce se il Sindaco sia o meno espressione, ha diviso le persone che da sempre, a mia memoria, si sono ritrovate a elaborare un pensiero di accoglienza e sviluppo della mia città. Questa amministrazione ha sottratto più di quanto pensa di aver aggiunto, per il mio modo di intendere la politica» scrive l'ormai ex consigliera comunale.
L'accusa più pesante verso l'amministrazione comunale è quella di averle consentito di svolgere le sue prerogative di consigliera comunale
«La distanza che esiste fra quello che questa Amministrazione narra e la realtà dei fatti è per me diventata troppa e, pertanto, inaccettabile. L'aver ricoperto il ruolo di consigliera, senza essere messa nelle condizioni di esercitarlo, per me è stato incredibile. Questo non perché io non ho voluto coinvolgermi nelle attività amministrative, come sostiene il Sindaco, ma perché il consigliere a oggi in questa Amministrazione non ha spazi, strumenti e metodi di natura politica per farlo. La massima assise comunale considerata forcella di una macchina voluta, costruita e guidata da altri» ha scritto Irene Turturo.
E ha concluso: «Il mio impegno politico continuerà nella sede che in questo momento per me è la più nobile, la comunità ruvese».
Il sindaco Pasquale Chieco, che ha riferito di non voler commentare le parole dell'ex consigliera comunale, si è detto «dispiaciuto», attribuendo le dure dichiarazioni ad «uno stato d'animo non sereno». «Ci sarà tempo e modo di riflettere con gli altri consiglieri e con maggioranza anche in vista degli importanti appuntamenti che attendono la città da qui alla fine della consiliatura» ha riferito il primo cittadino.
Nel corso del consiglio comunale celebratosi ieri è stata data lettura di una missiva nella quale la consigliera comunale ha annunciato le sue dimissioni motivandole con parole che evidenziano uno stato di malessere interno alla maggioranza di centrosinistra.
Turturo non usa mezze misure per definire l'esperienza amministrativa dalla quale si è defilata e che aveva «convintamente ho sostenuto sin dalla nascita perché sicura che avesse un leader capace di segnare il passo».
«Un percorso che a tre anni e mezzo di distanza ha svuotato la politica di sinistra a Ruvo, ha portato al commissariamento il Partito Democratico di cui non si capisce se il Sindaco sia o meno espressione, ha diviso le persone che da sempre, a mia memoria, si sono ritrovate a elaborare un pensiero di accoglienza e sviluppo della mia città. Questa amministrazione ha sottratto più di quanto pensa di aver aggiunto, per il mio modo di intendere la politica» scrive l'ormai ex consigliera comunale.
L'accusa più pesante verso l'amministrazione comunale è quella di averle consentito di svolgere le sue prerogative di consigliera comunale
«La distanza che esiste fra quello che questa Amministrazione narra e la realtà dei fatti è per me diventata troppa e, pertanto, inaccettabile. L'aver ricoperto il ruolo di consigliera, senza essere messa nelle condizioni di esercitarlo, per me è stato incredibile. Questo non perché io non ho voluto coinvolgermi nelle attività amministrative, come sostiene il Sindaco, ma perché il consigliere a oggi in questa Amministrazione non ha spazi, strumenti e metodi di natura politica per farlo. La massima assise comunale considerata forcella di una macchina voluta, costruita e guidata da altri» ha scritto Irene Turturo.
E ha concluso: «Il mio impegno politico continuerà nella sede che in questo momento per me è la più nobile, la comunità ruvese».
Il sindaco Pasquale Chieco, che ha riferito di non voler commentare le parole dell'ex consigliera comunale, si è detto «dispiaciuto», attribuendo le dure dichiarazioni ad «uno stato d'animo non sereno». «Ci sarà tempo e modo di riflettere con gli altri consiglieri e con maggioranza anche in vista degli importanti appuntamenti che attendono la città da qui alla fine della consiliatura» ha riferito il primo cittadino.