Cronaca
In malattia ma faceva il meccanico, condannato agente penitenziario di Ruvo di Puglia
Tre anni di reclusione per lui, 2 anni e 11 mesi anche per il medico ruvese che aveva prodotto certificati falsi
Ruvo - venerdì 17 luglio 2020
14.53
Tutto ha avuto inizio quando i carabinieri in borghese si presentarono nella sua officina meccanica fingendosi clienti. Era il 2015 quando per l'agente penitenziario D.P. di Ruvo di Puglia, ma in servizio a Padova, fu inserito nel registro degli indagati con ipotesi di truffa.
Come riporta in data odierna il Gazzettino di Padova, per lui è scattata la condanna a tre anni di reclusione, emessa dal giudice monocratico Laura Alcaro, al culmine delle indagini svolte a Padova sugli agenti della penitenziaria e sui medici condotte dal pubblico ministero Sergio Dindi.
Indagato insieme al medico 71enne G.T., anche lui di Ruvo, il poliziotto della penitenziaria di 51 anni era finito alla sbarra per avere prodotto falsi certificati medici truffando lo Stato. Per il medico la condanna è stata di due anni e undici mesi.
Stando a quanto emerso dalle indagini, l'agente ruvese, in servizio al carcere "Due Palazzi" di Padova, dal 2012 al 2015 aveva ottenuto la possibilità di restare a casa nella sua città natale in malattia per una lombosciatalgia, per centinaia di giorni. Invece di restare a letto, però, esercitava la professione di meccanico nella sua officina, dove era stato colto in flagranza dai carabinieri in borghese.
L'agente, con la complicità del medico, ha così indotto in errore gli organi amministrativi del penitenziario ottenendo il pagamento di emolumenti da lui non dovuti, procurando un danno alla pubblica amministrazione.
Come riporta in data odierna il Gazzettino di Padova, per lui è scattata la condanna a tre anni di reclusione, emessa dal giudice monocratico Laura Alcaro, al culmine delle indagini svolte a Padova sugli agenti della penitenziaria e sui medici condotte dal pubblico ministero Sergio Dindi.
Indagato insieme al medico 71enne G.T., anche lui di Ruvo, il poliziotto della penitenziaria di 51 anni era finito alla sbarra per avere prodotto falsi certificati medici truffando lo Stato. Per il medico la condanna è stata di due anni e undici mesi.
Stando a quanto emerso dalle indagini, l'agente ruvese, in servizio al carcere "Due Palazzi" di Padova, dal 2012 al 2015 aveva ottenuto la possibilità di restare a casa nella sua città natale in malattia per una lombosciatalgia, per centinaia di giorni. Invece di restare a letto, però, esercitava la professione di meccanico nella sua officina, dove era stato colto in flagranza dai carabinieri in borghese.
L'agente, con la complicità del medico, ha così indotto in errore gli organi amministrativi del penitenziario ottenendo il pagamento di emolumenti da lui non dovuti, procurando un danno alla pubblica amministrazione.