
Religioni
In fase di allestimento l’esposizione della Pietà di Ruvo di Puglia - LE FOTO
La statua ottocentesca della Madonna della Pietà tra le processioni più toccanti della Settimana Santa ruvese
Ruvo - martedì 15 aprile 2025
Terminato il Settenario, la chiesa del Purgatorio si è trasformata in un vero e proprio cantiere per l'allestimento della rituale esposizione del simulacro della Pietà. La statua, amata e venerata da generazioni, ha vissuto un primo momento intimo con la vestizione con gli abiti solenni, da parte di pochissime consorelle e devote, in attesa della processione del Sabato Santo.
Realizzata nel 1898 dal maestro cartapestaio Giuseppe Manzo, artista leccese tra i più noti del suo tempo, la Madonna della Pietà di Ruvo è un capolavoro di umanità e dolore. Maria, vestita a lutto, tiene tra le braccia il corpo senza vita di suo Figlio, appena deposto dalla croce. Il volto sollevato verso il cielo, gli occhi pieni di una domanda muta, le mani aperte in un gesto di accoglienza e disperazione: tutto in questa scultura sembra parlare, sussurrare, gridare.
Sul petto della Madonna un'iscrizione silenziosa ma carica di memoria: "Mauro Minafra fu Antonio 1901", il nome del devoto che contribuì a donare l'opera alla comunità, completata proprio in quell'anno. Da allora, ogni Sabato Santo, la Pietà esce in processione, portata a spalla da quaranta portatori della Confraternita del Purgatorio – che la custodisce sotto il titolo di Maria SS. del Suffragio – e accompagnata dalle marce funebri della banda, in un'atmosfera carica di emozione.
La processione attraversa le vie del centro, dove ogni pietra, ogni balcone, ogni sguardo sembra trattenere il fiato. Non ci sono parole, solo silenzi condivisi, passi cadenzati e lacrime che scorrono invisibili. Il rientro in chiesa, previsto intorno alle 22, apre le porte alla Veglia Pasquale, chiudendo un cerchio di dolore e speranza.
Restaurata l'ultima volta nel 2004, la Pietà è oggi più che mai simbolo di un'identità che resiste, che si rinnova nel segno della fede e dell'arte. È una madre che non smette di piangere, ma che proprio in quel pianto custodisce la promessa della resurrezione.
Ruvo di Puglia si stringe attorno a lei, alla sua sofferenza muta e immensa. E mentre le luci si abbassano e le campane tacciono, la città attende. In silenzio. Con il cuore aperto.
Realizzata nel 1898 dal maestro cartapestaio Giuseppe Manzo, artista leccese tra i più noti del suo tempo, la Madonna della Pietà di Ruvo è un capolavoro di umanità e dolore. Maria, vestita a lutto, tiene tra le braccia il corpo senza vita di suo Figlio, appena deposto dalla croce. Il volto sollevato verso il cielo, gli occhi pieni di una domanda muta, le mani aperte in un gesto di accoglienza e disperazione: tutto in questa scultura sembra parlare, sussurrare, gridare.
Sul petto della Madonna un'iscrizione silenziosa ma carica di memoria: "Mauro Minafra fu Antonio 1901", il nome del devoto che contribuì a donare l'opera alla comunità, completata proprio in quell'anno. Da allora, ogni Sabato Santo, la Pietà esce in processione, portata a spalla da quaranta portatori della Confraternita del Purgatorio – che la custodisce sotto il titolo di Maria SS. del Suffragio – e accompagnata dalle marce funebri della banda, in un'atmosfera carica di emozione.
La processione attraversa le vie del centro, dove ogni pietra, ogni balcone, ogni sguardo sembra trattenere il fiato. Non ci sono parole, solo silenzi condivisi, passi cadenzati e lacrime che scorrono invisibili. Il rientro in chiesa, previsto intorno alle 22, apre le porte alla Veglia Pasquale, chiudendo un cerchio di dolore e speranza.
Restaurata l'ultima volta nel 2004, la Pietà è oggi più che mai simbolo di un'identità che resiste, che si rinnova nel segno della fede e dell'arte. È una madre che non smette di piangere, ma che proprio in quel pianto custodisce la promessa della resurrezione.
Ruvo di Puglia si stringe attorno a lei, alla sua sofferenza muta e immensa. E mentre le luci si abbassano e le campane tacciono, la città attende. In silenzio. Con il cuore aperto.