Attualità
Il sindaco Chieco: «Un altro 8 marzo, ma c'è ancora molto da fare»
Le parole con le quali il primo cittadino di Ruvo riflesse questo ennesimo 8 marzo
Ruvo - mercoledì 8 marzo 2023
19.46
aAnche il sindaco di Ruvo di Puglia dedica una personale riflessione alla Giornata internazionale della Donna: ecco le sue parole affidate a un post Facebook sulla sua pagina.
Un altro 8 marzo, un'altra occasione per tutte e tutti per fermarsi a riflettere sul mondo in cui viviamo, per capire a che punto siamo nella costruzione di una società giusta, in grado di dare a ogni persona pari opportunità.
Un altro 8 marzo, un'altra occasione per tutte e tutti per fermarsi a riflettere sul mondo in cui viviamo, per capire a che punto siamo nella costruzione di una società giusta, in grado di dare a ogni persona pari opportunità.
Un altro 8 marzo per dirci che no, che ancora non ci siamo, che c'è ancora molto da fare.
Come l'anno scorso, come in tanti 8 marzo passati.
Certo, nel nostro paese qualcosa è successo: per la prima volta è donna la Presidente del Consiglio, per la prima volta è donna la presidente della Corte Suprema di Cassazione, per la prima volta è donna la segretaria del primo partito della sinistra.
Anche qui, a Ruvo di Puglia, nel nostro piccolo, ci sono tre donne in giunta su cinque componenti, ci sono sei Consigliere Comunali, cinque Aree Amministrative su nove del nostro Comune sono dirette da donne, è donna la Segretaria Generale.
A tutte loro e al loro impegno la nostra città deve molto.
Segnali.
Ma la mia esperienza quotidiana mi conferma che è nella società, nella vita di tutti i giorni, che le cose non cambiano ancora.
È sempre alle donne che vengono chiesti i maggiori sacrifici, sono sempre le donne a trovarsi davanti a scelte obbligate.
Le ragazze afghane a cui gli uomini impediscono di andare a scuola e di lavorare, le donne iraniane a cui gli uomini impongono abbigliamento e comportamenti, le migranti africane abusate durante il viaggio, nei campi di concentramento in Libia e infine sui marciapiedi delle città europee, sono una emergenza mondiale che ci riguarda in prima persona, ma sono anche la metafora di quello che succede - con altri parametri e con altre proporzioni – vicino a noi.
Il mio pensiero per questo 8 marzo 2023 va ancora una volta alle donne, alle ragazze e alle bambine ruvesi; dalla vostra partecipazione e dal vostro coinvolgimento nella società ruvese passano la qualità della nostra comunità, la nostra crescita come collettività, il nostro futuro.
In questi giorni abbiamo dedicato alla #GiornataInternazionaledellaDonna numerosi appuntamenti in tutta la città.
Mi rivolgo particolarmente alle ragazze e alle bambine della nostra città: trasformate desideri e speranze in progetti e programmi, anche ambiziosi, e a questi dedicate l'impegno che serve per realizzarli.
Certo, è possibile che dobbiate lavorare più dei vostri coetanei maschi per raggiungere un obiettivo, ma questo non vi scoraggi, non accontentatevi, piuttosto mettetevi al lavoro con dedizione, sfidatevi, studiate, soprattutto studiate, non lasciate che siano altri a orientare la vostra vita; non esistono lavori che una donna non può fare, non esistono obiettivi che una donna non può raggiungere.
Città è un sostantivo femminile.
Buon 8 marzo a tutte e tutti noi.
NB: Nella foto il ritratto di Mahsa Amini, la ragazza curda-iraniana arrestata e uccisa dal regime di Teheran per aver indossato il velo in modo scorretto. Il ritratto fa parte della potentissima mostra "La strage dei fiori" visitabile in questi giorni a Palazzo Caputi.